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Concetti Chiave

  • Francisco de Zurbarán, nato in Extremadura nel 1598, è noto per il suo forte sentimento religioso e il suo stile pittorico innovativo.
  • Zurbarán lavorò principalmente per ordini monastici come francescani, domenicani, certosini e geronimiti, spostandosi tra città spagnole importanti.
  • Il suo stile pittorico si distingue per un naturalismo vibrante, con un uso del colore che rifugge le atmosfere tenebrose della pittura barocca.
  • La tela "San Serapione" del 1628 mostra il martirio del santo con un potente realismo, esprimendo pietà attraverso un saio monacale che nasconde il corpo.
  • La rappresentazione della luce nella pittura di Zurbarán contrasta con il buio, simbolizzando la fede e il riscatto contro la morte.

Indice

  1. Le origini di Francisco de Zurbarán
  2. L'arte e i committenti di Zurbarán
  3. San Serapione: un'opera di verismo
  4. Il simbolismo nella tela di San Serapione

Le origini di Francisco de Zurbarán

Francisco de Zurbarán nasce a Fuente de Cantos, in Spagna, nella regione sud-occidentale dell’Estremadura, nel 1598. Proveniente da una famiglia di modeste origini, poco o nulla sappiamo della sua prima formazione, avvenuta principalmente a Siviglia, dove conobbe Velázquez, quasi suo coetaneo, del quale divenne anche amico e collaboratore.

L'arte e i committenti di Zurbarán

Particolari furono i committenti dell’artista Zurbarán. Le opere furono commissionate dai potenti ordini monastici dei francescani, dei domenicani e soprattutto dei certosini e dei geronimiti (Ordine monastico ispirato a San Gerolamo che ebbe grande diffusione in Spagna nel XVII secolo). Per tale motivo si recò nelle città sedi di importanti enti ecclesiastici, come Siviglia, Cordova, Jerez e Guadalupe. Sorretto da un fortissimo sentimento religioso, l’artista lavorò in modo solitario e personalissimo, guadagnandosi la fama di grande innovatore della pittura spagnola. Il suo naturalismo vibrante, infatti, rifugge dalle atmosfere tenebrose care invece alla pittura barocca, privilegiando sempre il colore anche nella realizzazione dei mezzi toni e delle parti in ombra. Muore a Madrid nel 1664.

Francisco de Zurbarán: vita, opere e simbolismo nella pittura spagnola articolo

San Serapione: un'opera di verismo

San Serapione è una tela del 1628 che rappresenta San Serapione dopo il martirio. Il Santo martire, forse originario di Alessandria d’Egitto, venne ucciso durante le persecuzioni di Settimio Severo, agli inizi del III secolo. Zurbarán con questa tela dimostra con chiarezza il livello di verismo e di espressività a cui era già arrivata la sua pittura. L’artista restituisce con grande pietà la crudezza del martirio nascondendo il corpo devastato di Serapione sotto un ampio saio monacale. Le braccia, tese da due corde lungo le ideali diagonali del dipinto, sembrano infatti appartenere a un corpo slogato e disarticolato, la qual cosa accresce il senso di pietà e partecipazione al quale la visione ci spinge. La testa mollemente reclinata, così come il cartiglio stropicciato sulla destra, dipinto come se fosse stato appuntato con uno spillo alla superficie stessa della tela, rimandano a un’indagine meticolosa e quasi ossessiva della realtà.

Il simbolismo nella tela di San Serapione

La complessa panneggiatura della veste, giocata attraverso tutte le graduazioni più luminose degli ocra e dei bruni, ribalta il significato caravaggesco della luce, isolando solennemente il personaggio contro uno sfondo non in penombra ma compattamente nero. In questo modo l’umile saio del martire sembra quasi animarsi di vita propria, diventando il simbolo del riscatto della fede (la chiarezza delle luci, appunto) contro il nero assoluto della morte e dell’assenza di divinità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la formazione di Francisco de Zurbarán?
  2. Francisco de Zurbarán nacque a Fuente de Cantos, in Spagna, nel 1598 e si formò principalmente a Siviglia, dove conobbe Velázquez.

  3. Quali furono i principali committenti delle opere di Zurbarán?
  4. I principali committenti delle opere di Zurbarán furono i potenti ordini monastici dei francescani, dei domenicani, dei certosini e dei geronimiti.

  5. Come viene rappresentato San Serapione nella tela di Zurbarán del 1628?
  6. San Serapione è rappresentato con grande pietà, con il corpo devastato nascosto sotto un ampio saio monacale, e le braccia tese da corde, accentuando il senso di pietà e partecipazione.

Domande e risposte