Concetti Chiave
- Piero della Francesca è noto per la sua ricerca di un'arte basata su precisione matematica e semplicità geometrica, combinando liturgia e verità umana nelle sue opere.
- "Il Battesimo di Cristo" di Piero enfatizza l'armonia attraverso la sezione aurea, con elementi come la colomba centrale e la luce che definisce forme e paesaggi.
- Ne "La Vera Croce", l'artista usa simbolismo e geometria per narrare la leggenda aurea, creando scene che suggeriscono corrispondenze e un senso di sacralità.
- Il dipinto "Battista e Montefeltro" unisce dettagli fiamminghi e iconografia classica per rappresentare i due sposi come figure complementari, enfatizzando virtù e dettagli personali.
- Piero della Francesca armonizza influenze diverse, come la plasticità di Masaccio e i colori di Beato Angelico, per un approccio intellettuale alla pittura.
Indice
Arte e precisione matematica
Inserito tra gli interpreti del clima intellettuale urbinate: ricerca di un’arte di precisione matematica e priva di ornamenti.
Già nei dipinti giovanili c’è un’attenzione alla struttura prospettica e ritmica delle composizioni, semplificazione geometrica delle forme anche umane, liturgia e verità umana coesistono, luce schiarisce le ombre e colma i colori.
Simbolismo e armonia nella pittura
Ora a Londra; era nello scomparto centrale di un trittico dalla cornice gotica destinato all’abbazia di San Sepolcro. Cristo immobile occupa asse centrale, lungo il quale si allineano la ciotola con l’acqua e la colomba, Spirito Santo. L’albero divide il campo pittorico in due parti che stanno tra loro in un rapporto determinato dalla sezione aurea che dà armonia organica, isolando i 3 angeli sulla sinistra che si tengono per mano: concordia, così come il palmo verso il basso dell’angelo a sinistra, il quale insieme ai personaggi orientali sullo sfondo, allude riunificazione tra le chiese d’oriente e d’occidente. Le tinte contrastano reciprocamente. Luce: (padre) piove dall’alto annulla ombre e contorni definendo le membra e paesaggio. Immagine pacata e rigorosa: convinzione che il creato sia governato da una perfezione indiscutibile, ribadita nella struttura della tavola: quadrato formato da 2 rettangoli sovrapposti sormontati da semicerchio con al suo centro la colomba. Da Masaccio prende la plasticità, ma rifiuta l’attualizzazione delle scene sacre. Non richiede un coinvolgimento emotivo, piuttosto un approccio intellettuale. Affascinato da colori di Beato Angelico e ombre di Veneziano. Trova un accordo tra approccio analitico (Fiandre, Van Eick) e sintetico (Italia, Uccello).
Leggenda aurea e simbolismo
Storia tratta da un testo: leggenda aurea. Tre registri, 10 scene senza intelaiatura architettonica, non c’è andamento cronologico, ma in modo da suggerire corrispondenze: collegamenti simbolici: a destra la battaglia di Costantino contro Massenzio dall'altra la battaglia tra il re persiano e Eraclio. Ci sono due scene di intuizione nella fascia mediana: legno di Salomone che sarà utilizzato per la crocifissione, trova il punto e chiedi di sotterrare il legno. Donne: simbolo di chiesa mediatrici. Racconta le vicissitudini del legno della Croce.
Geometria e divisione spaziale
Silenzio, pace, sacralità
A sx regina di Saba: in legno sarebbe stato per la crocifissione: lo dice a Salomone.
Geometria: colonna divide in due parti uguali
Alberi: dividono la parete in parti verticali
Specchiature marmoree: separate da una cornice bianca
Dietro gentiluomini con cavalli: (ricordo stili di Paolo Uccello e Gentile da Fabriano); arricchiscono ambiente
Incontro: sotto il portico: lastre marmoree scanalate architrave tripartito
Linea d'orizzonte molto bassa
Regina di Saba, dame silenziose, spettatrici
Utilizzo dello stesso cartone per riportare sulla parete i volti
Pittura semplice, razionale: luce, prospettiva, geometria non crea ombre nette o violente; essa avvolge tutto virgola, equa
Sogno di Costantino e dettagli
Sogno di Costantino: il sogno premonitore (attraverso la croce tu vincerai) è il soggetto e dà forma al notturno. Angelo: formato di luce presenta la croce a Costantino: la luce mette in evidenza il volume della tenda e rischiara la notte ormai chiara.
1456 1476
Olio su tavola
Prima era al libro
Cura del dettaglio: fiammingo
Unione di sguardi: forse voluto da lui per ricordare la moglie morta per il parto: l'unione è ripresa dal paesaggio (estensione del possesso del Ducato di Urbino) che è continuo nelle due facce
Iconografia e virtù
Lui: spiegato, verruche, rughe, naso deforme per un duello, profilo: parte migliore perché l'occhio destro non c'era più
Lei capigliatura ricercata, elegante, fronte altissima, luminosa, abito elegante ricamato, gioielli, pallida perché è morta. È presente l'iconografia dei trionfi, ripresa dall’ antichità classica virgola che la usava per la celebrazione di concetti o figure illustri in forma allegorica. Essa è cristianizzata dalla presenza delle virtù che insieme alle iscrizioni caratterizzano ancora una volta due sposi come diversi e complementari: davanti a Federico siedono le quattro virtù cardinali e cavalli bianchi: forza, davanti a Battista le tre virtù teologali ed unicorni: castità.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio artistico di Piero Della Francesca?
- Quali sono le caratteristiche principali del dipinto "Il Battesimo di Cristo"?
- Come viene rappresentata la storia della Vera Croce?
- Qual è il significato del dipinto "Battista e Montefeltro"?
- Quali influenze artistiche si notano nei lavori di Piero Della Francesca?
Piero Della Francesca è noto per la sua ricerca di un'arte di precisione matematica e priva di ornamenti, con un'attenzione particolare alla struttura prospettica e ritmica delle composizioni, e una semplificazione geometrica delle forme.
"Il Battesimo di Cristo" è caratterizzato da una composizione armonica basata sulla sezione aurea, con Cristo al centro, una luce che annulla le ombre, e un approccio intellettuale piuttosto che emotivo.
La storia della Vera Croce è rappresentata attraverso tre registri e dieci scene che suggeriscono corrispondenze simboliche, senza un ordine cronologico, e con un uso di geometria e luce che avvolge le scene.
"Battista e Montefeltro" rappresenta l'unione tra i due sposi attraverso dettagli curati e simboli allegorici, con un paesaggio continuo che simboleggia l'estensione del Ducato di Urbino e la presenza delle virtù che caratterizzano i due come diversi e complementari.
Piero Della Francesca è influenzato dai colori di Beato Angelico, le ombre di Veneziano, e trova un accordo tra l'approccio analitico delle Fiandre e quello sintetico italiano, come dimostrato nei suoi dipinti.