Concetti Chiave
- Leonardo reinterpreta l'Epifania, discostandosi dall'iconografia tradizionale e scegliendo un approccio simbolico.
- I Magi sono raffigurati non in corteo, ma in una folla agitata, con la Madonna al centro come fulcro di linee curve.
- L'opera trasforma l'Epifania in un fenomeno emozionante che mette in moto la realtà e manifesta il divino.
- La natura e l'umanità si intrecciano, con un furor che si esprime in lotte e impeti di affetti.
- Il movimento incompiuto delle figure riflette il conflitto di infinite forze e un'unità disarmante.
Leonardo e l'epifania simbolica
In quest'opera Leonardo affronta uno dei temi più ricorrenti della pittura fiorentina del Quattrocento, l'Epifania, interpretandola in chiave simbolica e discostandosi dall'iconografia tradizionale.
Le figure dei Magi sono disposte intorno alla sacra apparizione e non giungenti in corteo, poste in una ressa di persone agitate. Scompare l'elemento capanna e la Madonna viene posta al centro dell'opera, ma non troneggia: è un semplice insieme di linee curve che funge da fulcro alla massa di figure circostanti.
Epifania come fenomeno divino
L'Epifania si trasforma da mero concetto a fenomeno che sorprende, turba, emoziona e in cui si manifesta il divino, si mette in moto tutta la realtà (a destra un giovane invita la gente a guardare volgendosi verso l'esterno, a sinistra un vecchi china il capo e riflette).
La natura e il mondo umano si legano nel fenomeno. Il furor si riflette tanto nelle figure più lontane, dove appare come lotta di guerrieri, sia in quelle più vicine, come incontenibile impeto di affetti e di moti.
Conflitto e unità disarmante
Il movimento delle figure, però, è incompiuto perché nella realtà nulla è compiuto e tutto si risolve in un conflitto di infinite forze. E' come se tutti fossero pervasi dal furor e nei loro gesti dessero vita ad un'unità disarmante simile ad una figura con tante mani protese.