Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Tiziano è celebre non solo per i suoi dipinti sacri e profani, ma anche come ritrattista con circa 250 ritratti di personaggi.
  • Ogni ritratto di Tiziano è unico, riflettendo l'interazione personale e l'analisi psicologica del soggetto.
  • Spesso Tiziano lavorava senza il modello presente, basandosi su schizzi o ritratti precedenti.
  • "L'uomo dal guanto" del 1523 è un ritratto di un ignoto, forse un ambasciatore, dal carattere malinconico e schivo.
  • Il ritratto di Pietro Aretino del 1545 rappresenta il carattere audace e intelligente dell'amico di Tiziano.

Indice

  1. Tiziano e la sua arte ritrattistica
  2. Ritratti celebri di Tiziano
  3. L'inglese e la sua penetrazione psicologica

Tiziano e la sua arte ritrattistica

Tiziano non è stato soltanto l’autore di famosi quadri di tipo sacro o profano. Egli è stato anche uno fra più famosi ritrattisti; infatti nella sua carriera di artista ha dipinto circa 250 personaggi. Molti di questi sono stati dipinti più volte, ma mai nello stesso modo perché ogni volta l’artista reagisce differentemente di fronte allo stimolo che gli proviene dal soggetto. Tiziano analizza l’aspetto fisico del personaggio e con il linguaggio pittorico science a scavare nel pi profondo del suo animo per farne riaffiorare la psicologia ed i sentimenti. Succede anche che l’artista non abbia davanti a sé il modello e che lavori solo riferendosi ad uno schizzo fatto rapidamente in precedenti circostanze oppure addirittura un ritratto, a volte mediocre, fatto da un altro artista.

Ritratti celebri di Tiziano

Fra i ritratti più noti abbiamo:


• Il ritratto d’uomo, detto anche


L’uomo dal guanto, dipinto nel 1523, è un ignoto, dall’atteggiamento vagamente malinconico. Potrebbe trattarsi di un ambasciatore di Venezia alla corte di Carlo V. Il giovane, dal volto delicato, sembra avere un carattere schivo perché evitato lo sguardo diretto con l’osservatore. Delle mani, una regge l’abito e l’altra è abbandonata dolcemente, forse per indicare il carattere forte e dolce nello stesso tempo.

L'inglese e la sua penetrazione psicologica

Il ritratto d’uomo, detto L’inglese o L’uomo dagli occhi glauchi, è del 1545. Senz’altra si tratta di una persona nobile che le cui sembianze vengono rese da un gioco di colori scuri ravvivati dal colletto bianco della camicia e dai polsini. Tiene gli occhi fissi su qualcuno che gli sta parlando. Essi sono glauchi e forniscono al personaggio una grande penetrazione psicologica.
Pietro Aretino è stato dipinto anch’esso nel 1545. Nel dipingerlo, Tiziano coglie dell’amico il carattere irruente, aggressivo, forse cinico, però nello stesso momento anche con un’intelligenza pronta. La sua fierezza e la sua audacia sono rese dai bagliori di luce, dalla posizione e soprattutto dalle proporzioni del busto che occupa quasi tutta della superficie del quadro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio di Tiziano nel dipingere i ritratti?
  2. Tiziano analizza l'aspetto fisico del soggetto e utilizza il linguaggio pittorico per esplorare la psicologia e i sentimenti del personaggio, reagendo ogni volta in modo diverso allo stimolo del soggetto.

  3. Quali sono alcuni dei ritratti più noti di Tiziano?
  4. Tra i ritratti più noti di Tiziano ci sono "L'uomo dal guanto", "Il ritratto d'uomo" detto anche "L'inglese", e "Pietro Aretino".

  5. Come Tiziano rappresenta il carattere di Pietro Aretino nel suo ritratto?
  6. Tiziano rappresenta il carattere di Pietro Aretino come irruente, aggressivo e cinico, ma anche intelligente, utilizzando bagliori di luce e proporzioni del busto per esprimere la sua fierezza e audacia.

Domande e risposte