Concetti Chiave
- Il "Miracolo dello schiavo" di Tintoretto, noto anche come "Miracolo di San Marco", rappresenta un episodio in cui San Marco libera miracolosamente uno schiavo.
- L'opera è caratterizzata da una scenografia teatrale con un punto di vista ribassato, che coinvolge lo spettatore direttamente nella scena.
- Tintoretto ambienta la scena in una Venezia contemporanea, evidenziata da dettagli come l'abbigliamento dei personaggi.
- L'influenza di Michelangelo è visibile nel dinamismo delle pose, mentre la luce veneziana mette in risalto le anatomie dei personaggi.
- San Marco appare dall'alto come una presenza angelica, con la luce che illumina l'aureola e le sue membra, rendendolo il fulcro del miracolo rappresentato.
Il miracolo di San Marco
Il titolo alternativo di quest'opera famosa di Tintoretto è “Miracolo di San Marco”, e fu una delle prime opere dedicate al santo e venne commissionato dalla Scuola Grande di San Marco. Decide in particolare di dipingere un episodio in cui il patrono libera uno schiavo dalla dipendenza di un aristocratico veneziano, lo schiavo credeva infatti in San Marco e spesso lo pregava interrompendo il lavoro, quindi il padrone lo porta in piazza per punirlo ma le sue funi si sciolgono e le armi si spezzano, indicando quindi l’intervento miracoloso del santo.
La scena e l'influenza architettonica
La scena è ambientata all'esterno, il punto di vista risulta ribassato, come se il corpo si trovasse anche sotto i nostri piedi, la costruzione è teatrale con la penombra sui lati e la luce al centro, la Venezia rappresentata è contemporanea come si nota ad esempio dai vestiti. Tuttavia Tintoretto viene influenzato da Palladio in elementi classici architettonici.
L'apparizione di San Marco
San Marco entra in scena dall’alto ma nessuno lo vede perché è una presenza angelica e miracolosa, la luce mette anche in penombra il suo volto per poi illuminare l’aureola, le gambe e le braccia. Si nota un linguaggio fiorentino di Michelangelo nel dinamismo delle pose e dei gesti, ma anche il linguaggio veneziano per la luce che evidenzia le anatomie.