Concetti Chiave
- La Scuola di Atene celebra la ricerca razionale e rappresenta filosofi e matematici classici all'interno di un edificio prospettico, probabilmente ispirato ai progetti di Bramante.
- La presenza di Platone e Aristotele al centro dell'affresco simboleggia il dualismo delle loro teorie, con Platone orientato verso il mondo delle idee e Aristotele verso l'empirico.
- L'opera incarna l'intenzione della Chiesa di integrare la filosofia greca con la tradizione cristiana occidentale, evidenziando inclusione piuttosto che esclusione.
- Dettagli come il libro tenuto da Aristotele, l'Etica Nicomachea anziché la Metafisica, sottolineano l'importanza attribuita a specifiche opere filosofiche.
- Ritratti di figure contemporanee come Michelangelo e Leonardo, presenti nell'affresco, riflettono l'ambizione di Giulio II di unire genio artistico e idee ecclesiastiche.
Indice
La scuola di Atene e la filosofia
La Scuola di Atene è invece il grande dipinto che accompagna la filosofia. Se la Disputa celebra la verità rivelata, la Scuola di Atene esalta la ricerca razionale. L’affresco, inquadrato da un arco dipinto, rappresenta i più celebri filosofi e matematici dell’antichità intenti nel dialogare tra loro, all’interno di un immaginario edificio classico, rappresentato in perfetta prospettiva.
L'architettura e l'eredità greca
è probabile che a realizzare lo sfondo architettonico sia stato Bramante: noi infatti possediamo il cartone originale in cui lo sfondo manca. Interessante è il fatto che la nuova architettura sembri ispirarsi ai progetti per la nuova Basilica di San Pietro di Bramante. Tramite quest’opera, inoltre, si intende mostrare la volontà della Chiesa di proteggere ed ereditare la filosofia greca.
Il dualismo di Platone e Aristotele
La coppia centrale di figure rappresenta infatti Platone e Aristotele, i due filosofi più importanti. Aristotele è rappresentato sempre con il palmo della mano rivolto verso il basso e quindi verso la dimensione terrene, empirica, mentre Platone punta il dito verso il cielo, ad indicare il mondo delle idee. Viene quindi messo in scena il dualismo delle loro teorie, che è ovviamente una semplificazione. Potrebbe sembrare anche sconvolgente che “l’empio Platone” non sia qui considerato come un eretico ma come un pensatore. Questo però fa proprio parte del progetto di restauratio imperii di Giulio II.
Inclusione della tradizione classica
Assistiamo di conseguenza ad una Chiesa che si fa carico della migliore eredità della tradizione classica perché si mescoli con quella occidentale cristiana. Non è un progetto di esclusione, ma di inclusione. Non è un’opera proiettata nel passato, poichè questo passato va mediato con il presente. Vediamo ad esempio come sia Platone sia Aristotele tengano in mano un libro. Il primo ha però il Timeo, mentre Aristotele l’Etica Nicomachea. Il fatto che quest’ultimo non tenga il mano la Metafisica è piuttosto sconvolgente: evidentemente l’ideatore dell’opera attribuiva la stessa importanza alle due opere rappresentate.
Ritratti e ambizioni artistiche
In primo piano c’è un personaggio che non era presente nel cartone originario e che è probabilmente un ritratto di Michelangelo, un omaggio. Da tenere presente il fatto che negli stessi anni Michelangelo stava lavorando alla volta della Cappella Sistina. A destra, invece, c’è l’autoritratto di Raffaello, mentre per Platone l’artista si avvale di un ritratto di Leonardo.
Quest’opera ci dà perfettamente la misura dell’ambizione di Giulio II, cosa che viene meno nella Cappella Sistina, in cui vediamo il genio di Michelangelo ma non le idee del Papa.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato principale dell'affresco "La Scuola di Atene"?
- Come sono rappresentati Platone e Aristotele nell'affresco?
- Quali elementi architettonici e artistici sono presenti nell'opera?
"La Scuola di Atene" esalta la ricerca razionale e rappresenta i più celebri filosofi e matematici dell'antichità in dialogo, simboleggiando l'inclusione della filosofia greca nella tradizione cristiana occidentale.
Platone è raffigurato con il dito puntato verso il cielo, indicando il mondo delle idee, mentre Aristotele ha il palmo rivolto verso il basso, verso la dimensione empirica, rappresentando il dualismo delle loro teorie.
L'affresco include un immaginario edificio classico in perfetta prospettiva, probabilmente ispirato ai progetti di Bramante per la Basilica di San Pietro, e presenta ritratti di Michelangelo e Leonardo, con un autoritratto di Raffaello.