Concetti Chiave
- Paolo Caliari, known as Veronese, was a prominent artist of the late Italian Renaissance, influenced by the flourishing artistic environment of Verona and his apprenticeship under Antonio Badile.
- Veronese's style is characterized by vibrant and luminous colors, a strong narrative element, and masterful use of perspective, reflecting the opulence desired by his patrons.
- The "Wedding at Cana" showcases Veronese's ability to depict complex scenes with expressive clarity, featuring a harmonious blend of sacred and profane elements.
- The painting's architectural composition demonstrates the artist's skill in creating a classical setting, with monumental Doric columns and a central courtyard.
- Veronese skillfully incorporates 132 figures into the painting, including contemporary artists like Titian and Tintoretto, highlighting the vibrant social scene of Venice.
In questo appunto viene riportata la descrizione della celebre opera dipinta dal Veronese nel corso dell'anno 1563 dal titolo noto come Nozze di Cana. Inoltre come approfondimento viene descritta la biografia del Veronese e il suo stile artistico.
Biografia del Veronese
Paolo Caliari, detto il Veronese, nacque nel 1528 a Verona, che allora faceva parte della Repubblica di Venezia. È uno degli artisti più importanti del secondo Cinquecento italiano: egli concepisce la natura come visione fantastica o come idilliaco contesto per la vita degli uomini. Verona, durante la giovane età del pittore, è una città fiorente dal punto di vista artistico, che stimolerà la formazione di Veronese: il luogo conosce le esperienze più avanzate che si estendono tra Venezia, Mantova e Parma, ma è anche influenzata dalle innovazioni dell’arte centro-italiana. Inoltre, l’Antico ha una grande importanza a Verona, realtà urbana caratterizzata da significative testimonianze archeologiche. Alla tenera età di tredici anni comincia il suo apprendistato presso la bottega del pittore Antonio Badile, dove elaborerà il suo stile, che si porterà avanti tutta la vita. Nel 1551 si trasferisce a Venezia per la sua prima commessa della Chiesa di San Francesco della Vigna. Fin dagli esordi, Veronese ottiene committenze prestigiose in area veneta e in particolare a Venezia, dove entrerà a far parte della Scuola Veneziana, nota per l’uso del colore e per le splendide composizioni. Nel 1553 arriva a lavorare a Palazzo Ducale e nel 1555 inizia la decorazione della Chiesa di San Sebastiano, che sarà la sua impresa più vasta e significativa. L’anno dopo viene premiato per le pitture della Libreria Marciana. Per gli affreschi della villa Barbaro a Maser, il Veronese collaborerà con Palladio e si avvicinerà al classicismo. Dagli anni sessanta del Cinquecento si dedicherà quasi esclusivamente alle Cene, dove l’esaltazione cromatica quasi spregiudicata gli valsero un processo al Santo Uffizio. Morì a Venezia nel 1588.
Stile del Veronese
Lo stile di Veronese appartiene al manierismo veneziano, ma le sue tavolozze delle tinte chiare e luminose, messe in stretto rapporto con l’ambiente, vanno molto al di là, sprigionando effetti spettacolari. Un’ulteriore particolarità si riconosce nella vena narrativa che lo porta a dipingere con splendore ed eleganza espressiva scene vaste e articolate, realizzate per soddisfare le esigenze di sfarzo e lusso dei suoi committenti. Il virtuosismo prospettico è strumento importantissimo nelle sue opere: gli permette di concepire effetti visivi di notevole suggestione e stupore, che coinvolgono a pieno l’osservatore. È una pittura ampiamente decorativa, con evidenti influssi manieristici, ma fortemente libera ed indipendente, soprattutto nell’uso del colore, sempre intenso e fastoso.
Nozze di Cana
La grande tela delle Nozze di Cana di Veronese ad oggi si trova al museo del Louvre di Parigi, ed è grande 677x991. In questa opera emerge la capacità di Veronese di saper rappresentare con chiarezza espressiva, episodi complessi e articolati. La tela fu commissionata all’artista nel giugno del 1562, ed era destinata alla parete di fondo del refettorio del monastero benedettino di San Giorgio Maggiore a Venezia, appena rinnovato da Palladio. Nel 1797 la tela fu smontata dalla parete in diversi pezzi, sotto comando di Napoleone, per poi essere ricomposta al Louvre.
Il dipinto mostra il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino, durante un matrimonio a Cena. L’atto compiuto da parte di Gesù, è descritto nel Vangelo di Giovanni come primo miracolo pubblico di Cristo, ed è rappresentato attraverso un dialogo tra il passato e il presente, tra sacro e profano.
La complessa articolazione della scena architettonica “all’antica” e gli elementi di arredo, descritti con attenzione, dimostrano il prestigio dei committenti. L’architettura è classica: vi sono due vasti colonnati ai lati del dipinto e al centro si apre un cortile sormontato da una zona rialzata. Il cielo, azzurro e con poche nuvole bianche, è tagliato da una torre anch’essa classica.
La cena del quadro Nozze di Cana di Veronese, in primo piano, avviene in uno spazio aperto, nel quale vi sono monumentali colonne doriche trabeate. Al centro si trovano dei musicisti, due dei quali, secondo la tradizione, rappresenterebbero Veronese (l’uomo vestito di bianco con la viola da gamba) e Tiziano (l’uomo vestito di rosso con il contrabbasso). Davanti a quest’ultimi si trovano due cani bianchi legati e fermi. Sullo sfondo, dietro una balaustra posta al piano rialzato, si intravedono città in un’armoniosa atmosfera creata da colonnati corinzi. Tra le ben centotrentadue figure che compongono il dipinto in abbigliamento lussuoso ed elegante, è possibile riconoscere i vari personaggi di rilievo della Venezia del tempo, ma anche artisti contemporanei al pittore, come Tiziano, Tintoretto, e allo stesso Veronese, come detto in precedenza.
Al centro della tavolata dell'opera Nozze di Cana di Veronese siede Cristo accanto alla madre, entrambi calmi e composti. Gesù ha lo sguardo rivolto verso l’osservatore della tela e la sua figura è illuminata e monumentale, e sembra essere distaccata da tutta la sala.
La scena narrata, dunque, è il pretesto per rendere tutta la ricchezza dello spazio rappresentato, espanso in una realtà luministica; il virtuosismo del pittore nella resa della realtà si realizza offrendo all’osservatore uno quadro generale raffinatissimo della vita dell’aristocrazia veneziana alla metà del Cinquecento.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di Verona nella formazione artistica del Veronese?
- Quali sono le caratteristiche distintive dello stile artistico del Veronese?
- Dove si trova attualmente la tela delle Nozze di Cana e quale fu il suo destino storico?
- Quali elementi architettonici e personaggi sono rappresentati nelle Nozze di Cana?
- Come viene rappresentato Cristo nell'opera Nozze di Cana?
Verona, durante la giovinezza del Veronese, era una città artisticamente fiorente, influenzata dalle esperienze avanzate di Venezia, Mantova e Parma, e dalle innovazioni dell'arte centro-italiana, che stimolarono la sua formazione.
Lo stile del Veronese è caratterizzato da una tavolozza di tinte chiare e luminose, una vena narrativa espressiva, virtuosismo prospettico, e un uso intenso e fastoso del colore, che lo rendono parte del manierismo veneziano ma con una forte indipendenza.
La tela delle Nozze di Cana si trova attualmente al museo del Louvre di Parigi. Fu smontata e trasferita lì nel 1797 sotto il comando di Napoleone.
L'opera presenta un'architettura classica con colonnati dorici e corinzi, e include personaggi di rilievo della Venezia del tempo, artisti contemporanei come Tiziano e Tintoretto, e lo stesso Veronese.
Cristo è rappresentato al centro della tavolata, accanto alla madre, con uno sguardo rivolto verso l'osservatore, illuminato e monumentale, distaccato dal resto della sala, simbolizzando il dialogo tra sacro e profano.