Concetti Chiave
- La Cena in casa Levi di Veronese fu commissionata nel 1573 dai domenicani per il refettorio del convento veneziano, ma il titolo fu cambiato per volere della Santa Inquisizione.
- L'opera è ambientata sotto un loggiato classico con tre serliane e un ordine gigante corinzio, e presenta una prospettiva centrale che coinvolge lo spettatore.
- La scena si apre su una veduta di città con edifici classici e un cielo al tramonto, arricchita da dettagli realistici come figure che si affacciano e nuvole nel cielo.
- Oltre cinquanta figure, tra cui Cristo e gli apostoli, sono rappresentate in un clima di festa, con una mescolanza di classi sociali e abiti contemporanei.
- Cristo, al centro della composizione, è evidenziato come nodo centrale, mentre l'allegoria del sacrificio eucaristico è rappresentata dall'agnello tagliato da san Pietro.
Indice
La commissione e l'ambientazione
Nel 1573 i domenicani del convento veneziano dei Santi Giovanni e Paolo commissionarono a Veronese una grande Ultima cena per il refettorio, poi mutata nel titolo in Cena in casa Levi per costrizione della Santa Inquisizione che non aveva approvato il taglio innovativo della rappresentazione. La cena è ambientata sotto un loggiato classico composto da una sequenza di tre serliane divise da un ordine gigante corinzio, con angeli nei pennacchi e accessibile da due scalinate laterali.
La prospettiva e lo sfondo
La prospettiva centrale è concepita secondo un punto di fuga all'altezza dello spettatore. La loggia, che ha l'aspetto di un'architettura effimera da teatro, si apre su una veduta di città con edifici classici concepita come scenografia dipinta. Rendono più vitale e realistico questo sfondo le figure che si affacciano dal palazzo a sinistra e il cielo al tramonto solcato di nubi.
I personaggi e la scena
Sotto l'arcata centrale siedono Cristo tra Pietro e Giovanni e ai lati gli altri apostoli, intervallati da numerosi servitori e convitati, in tutto oltre cinquanta figure. I personaggi rappresentano tutte le fasce sociali: dai dignitari, come l'uomo togato in rosso di fronte a Cristo, ai nobili, i ricchi borghesi, la gente comune, i paggi di colore, i nani, i fanciulli, fino ai lanzichenecchi a destra, ognuno affaccendato o in dialogo con il proprio gruppo e assolutamente estraneo alla scena principale. L'evento è attualizzato e reso vivo non solo dall'ambientazione, ma anche dai ricchi abiti contemporanei e dal clima di festa e confusione, ad accrescere la quale intervengono anche alcuni animali e le suppellettili sparse.
L'allegoria e il sacrificio
Nonostante i mille particolari che catturano l'attenzione, la scena ha comunque un ampio respiro; Cristo, nodo centrale del tema e fulcro della composizione, si staglia isolato al centro contro il cielo luminoso e al di sopra della candida tovaglia, entro uno spazio volutamente lasciato più libero rispetto ai lati. In questa cena è presente l'allegoria del sacrificio eucaristico nella forma dell'agnello, che viene tagliato da san Pietro.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico della "Cena in casa Levi" di Veronese?
- Come è strutturata la scena della "Cena in casa Levi"?
- Quali elementi rendono la "Cena in casa Levi" un'opera vivace e realistica?
La "Cena in casa Levi" fu commissionata nel 1573 dai domenicani del convento veneziano dei Santi Giovanni e Paolo. Originariamente concepita come un'Ultima cena, il titolo fu cambiato per imposizione della Santa Inquisizione a causa del suo approccio innovativo.
La scena è ambientata sotto un loggiato classico con tre serliane e un ordine gigante corinzio. La prospettiva centrale è progettata per un punto di fuga all'altezza dello spettatore, con una veduta di città sullo sfondo e figure che animano l'ambientazione.
L'opera è resa vivace dai ricchi abiti contemporanei, dal clima di festa e confusione, e dalla presenza di oltre cinquanta figure di diverse fasce sociali, animali e suppellettili sparse. Cristo è il fulcro della composizione, isolato al centro, mentre l'allegoria del sacrificio eucaristico è rappresentata dall'agnello tagliato da san Pietro.