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Concetti Chiave

  • Michelangelo fu incaricato da Giulio II di creare un monumento funebre, inizialmente progettato con 40 statue di marmo di Carrara.
  • Il progetto fu interrotto per realizzare il soffitto della Cappella Sistina, ma Michelangelo tornò al monumento dopo la morte del papa.
  • Nel 1540, gli eredi di Giulio II chiesero a Michelangelo di completare una versione ridotta dell'opera, terminata nel 1544.
  • Il monumento finale fu reso frontale e includeva la statua di Mosè, la cui posa fu modificata per esprimere vigore fisico.
  • La tomba di Giulio II, con la statua di Mosè, si trova attualmente nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma.

Indice

  1. Michelangelo e il monumento funebre
  2. La Cappella Sistina e il compromesso
  3. Modifiche alla statua di Mosè

Michelangelo e il monumento funebre

Nel 1506 Michelangelo fu richiamato a Roma da Giulio II, non per realizzare la Cappella Sistina, ma per realizzare un'opera scultorea: il monumento funebre di Giulio II. In quell'anno, entusiasta, stese il progetto complessissimo della tomba che consisteva in una struttura a 360°, che presentava 40 statue di marmo di Carrara. Dopo aver scelto i blocchi di pietra iniziò la realizzazione di una decina di statue, fra cui quella di Mosè.

La Cappella Sistina e il compromesso

A questo punto il papa gli chiese se avesse potuto sospendere la realizzazione del monumento per dare la precedenza alla Cappella Sistina. Michelangelo rifiutò categoricamente e tornò a Firenze. Il papa lo pregò di tornare e si piegò alle sue volontà: gli concesse di portare avanti la statua ma almeno avrebbe dovuto realizzare il soffitto della Cappella Sistina, fulcro religioso del vaticano. Michelangelo accettò, ma Giulio II poco dopo morì, trascurò così per decenni il monumento funebre fino a quando, intorno al 1540 gli eredi di Giulio II gli proposero di realizzare una versione ridotta dell'opera, che fu terminata nel 1544, per dare una sepoltura dignitosa al pontefice.

Modifiche alla statua di Mosè

Michelangelo decise allora di rendere il monumento frontale e di utilizzare solamente qualcuna delle statue già realizzate, fra cui quella di Mosè che era stato inizialmente concepito frontale; decise così di modificare la statua conferendogli energia fisica: sembra che si stia alzando. Gli gira la testa ed è quindi costretto a rinunciare a una parte della barba, per la restante utilizza l'effetto della barba trattenuta. Modifica anche l'assetto delle gambe, concepite inizialmente dritte, garantendo il divenire, l'instabilità. In questo modo conferisce alla statua potenza e vigore fisico. Adesso l'opera si trova in San Pietro in Vincoli.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il progetto originale del monumento funebre di Giulio II ideato da Michelangelo?
  2. Michelangelo progettò un monumento funebre complesso con una struttura a 360° e 40 statue di marmo di Carrara, tra cui quella di Mosè.

  3. Perché Michelangelo sospese la realizzazione del monumento funebre per lavorare alla Cappella Sistina?
  4. Michelangelo sospese il lavoro sul monumento funebre perché il papa Giulio II gli chiese di dare la precedenza alla Cappella Sistina, accettando di realizzare il soffitto dopo un compromesso.

  5. Quali modifiche apportò Michelangelo alla statua di Mosè nel monumento funebre?
  6. Michelangelo modificò la statua di Mosè rendendola frontale, conferendole energia fisica e vigore, cambiando l'assetto delle gambe e l'effetto della barba per dare un senso di movimento e instabilità.

Domande e risposte