Concetti Chiave
- Michelangelo dipinse il Giudizio Universale nella Cappella Sistina tra il 1536 e il 1541, commissionato da papa Paolo III per riaffermare l'importanza della Chiesa.
- Nell'opera, Cristo è rappresentato come un giudice arrabbiato, affiancato dalla Madonna, mentre vari personaggi, tra cui santi, si arrampicano sulle nuvole.
- Il dipinto suscitò scalpore per la rappresentazione di molti nudi, successivamente coperti da Daniele Volterra, noto come il Braghettone.
- Michelangelo inserì un controverso ritratto di Biagio da Cesena, un cardinale corrotto, tra i dannati, raffigurato con orecchie d'asino e morso da un serpente.
- Le posizioni di San Biagio e Santa Caterina furono modificate a causa della posizione compromettente di Biagio su Caterina.
Michelangelo e la cappella sistina
Michelangelo tornò fra il 1536 e il 1541 per decorare la parete di fondo della Cappella sistina. L'opera fu commissionata da papa Paolo III Farnese, colui che diede inizio al Concilio di Trento, difatti il suo intento era quello di riconferire importanza alla Chiesa, ormai corrotta. Il soffitto rappresenta l'origine della Chiesa, le pareti laterali la sua vita e la parete di fondo la conclusione di tutto; quindi, nella cappella sistina, vi è una sintesi di tutta la storia della Chiesa.
Il giudizio universale
L'immagine è molto potente: vi è un Cristo giudice, molto arrabbiato, affiancato dalla Madonna, che guarda con aria dimessa i beati. Attorno ai due personaggi ve ne sono una miriade che si arrampicano sulle nuvole, fra questi vi sono degli uomini della Chiesa facilmente riconoscibili, fra di questi San Lorenzo, con la graticola, San Bartolomeo, sguaiato. Sulla pelle sguiata di Bartolomeo, Michelangelo si è autoritratto. La gestualità di Cristo è differente rispetto a quella rappresentata da Giotto: in questa versione è rivolto verso i dannati e simbolicamente alza le braccia per gettarli all'inferno.
Scandalo e modifiche
Il fatto che Michelangelo avesse rappresentato molti soggetti nudi fece molto scalpore, infatti sono stati aggiunti dei drappi per coprire le nudità da Daniele Volterra, soprannominato il Braghettone. Ma ciò che fece più scalpore è che, fra i dannati, nelle vesti di Minosse, Michelangelo rappresentò Biagio da Cesena, un cardinale molto corrotto. Addirittura è avvolto da un serpente che gli morde i genitali e presenta le orecchie di un asino. Non appena il cardinale vide l'opera, chiese a Paolo III di modificarla, ma costui si rifiutò. Fu inoltre modificata la posizione di San Biagio, riconoscibile per i pettini da caldatore, e di Santa Caterina, riconoscibile per la ruota, perchè Biagio era piegato su Caterina.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico della decorazione della Cappella Sistina?
- Come viene rappresentato Cristo nel Giudizio Universale di Michelangelo?
- Quali furono le reazioni e le modifiche apportate all'opera di Michelangelo?
La decorazione della Cappella Sistina rappresenta una sintesi della storia della Chiesa: il soffitto simboleggia l'origine, le pareti laterali la vita, e la parete di fondo la conclusione.
Cristo è raffigurato come un giudice arrabbiato, con gesti che differiscono da quelli di Giotto, rivolto verso i dannati e simbolicamente alza le braccia per gettarli all'inferno.
L'opera suscitò scandalo per i molti soggetti nudi, portando Daniele Volterra ad aggiungere drappi per coprirli. Inoltre, Michelangelo rappresentò il cardinale Biagio da Cesena tra i dannati, il che causò ulteriori polemiche.