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Concetti Chiave

  • Il Giudizio Universale di Michelangelo, commissionato da papa Paolo III nel 1534, rappresenta il ritorno di Cristo per giudicare l'umanità, un tema centrale nella religione cristiana.
  • L'affresco fu collocato in modo anomalo dietro l'altare della Cappella Sistina, demolendo decorazioni preesistenti e murando finestre per far spazio all'opera monumentale.
  • Michelangelo eliminò la tradizionale inquadratura rinascimentale, dipingendo i corpi degli eletti e dei dannati su uno sfondo azzurro, ruotanti intorno a Cristo, simile a un Ercole senza barba.
  • L'opera, completata in cinque anni senza collaboratori, copre 180 metri quadrati e presenta numerose correzioni per armonizzare le diverse fasi di esecuzione.
  • L'affresco subì critiche per i numerosi nudi, portando a interventi di censura, tra cui l'aggiunta di mutande, e fu restaurato per recuperare i colori originali oscurati dal fumo delle candele.

Indice

  1. Il giudizio universale
  2. Michelangelo e la cappella Sistina
  3. Reazioni e restauri

Il giudizio universale

Secondo la religione cristiana il Giudizio Universale rappresenta il momento in cui Cristo ritorna per la seconda volta sulla Terra per giudicare l’umanità, come riferito dal Vangelo di Matteo. Al suo cospetto i morti risorgeranno e verranno giudicati con i vivi, per poi essere destinati al paradiso o all’inferno.

Michelangelo e la cappella Sistina

Nel 1534 Michelangelo ricevette l’incarico da papa Paolo III Farnese di dipingere il Giudizio Universale nella parete di fondo della Cappella Sistina, lo stesso luogo dove vent’anni prima aveva affrescato la volta.
Michelangelo collocò il vasto progetto dietro l’altare, un’anomalia rispetto alla tradizione medievale che di solito inseriva questo tema all’ingresso della chiesa per ammonire i fedeli. Per far posto all’affresco fu necessario demolire le decorazioni preesistenti di Perugino e dello stesso Michelangelo, murando le due finestre della parete. Michelangelo eliminò la tradizionale inquadratura architettonica di tipo rinascimentale. I corpi degli eletti e dei dannati sono dipinti su un fondo azzurro, vuoto e indefinito, e ruotano da sinistra verso destra, come un turbine, intorno al centro compositivo dell’opera, costituito dalla figura di Cristo. L’artista lo immagina simile a un Ercole senza barba, con al suo fianco, quasi intimorita, la Vergine. Gesù viene raffigurato con il braccio destro alzato, come in un gesto collerico, mentre con la mano sinistra chiama gentilmente a sé i beati. Nelle due lunette rappresenta i simboli della passione: la colonna della flagellazione, la corona di spine e la croce, portati in volo dagli angeli apteri (senza ali).L’affresco venne portato a termine da Michelangelo (senza l’aiuto di collaboratori) dopo cinque anni di intenso lavoro, coprendo una superficie di 180 metri quadrati. Si contano numerose correzioni e aggiunte. Molte rifiniture, oggi perdute, servirono a evitare una percezione troppo brusca dello stacco, e quindi della differenza di esecuzione, tra le 450 giornate di lavoro.

Reazioni e restauri

La sconvolgente novità formale dell’opera e la presenza ossessiva dei nudi non fu sempre compresa dai contemporanei: un muro di ostilità si levò contro l’affresco e i difensori della morale più rigida proposero addirittura di distruggerlo. Questo portò alla decisione di rifare alcune figure, come nel caso di San Biagio e di Santa Caterina d’Alessandria, o di coprire altre nudità del dipinto . L’incarico di «mettere le brache», cioè le mutande, ai nudi di Michelangelo, fu affidato al pittore Daniele da Volterra(1509-1566) che venne per questo soprannominato «Il Braghettone». Nei secoli l’annerimento causato dal fumo delle candele aveva oscurato l’affresco, rendendolo quasi illeggibile, ma un lungo e accurato restauro ha recuperato i colori originari e in parte rimosso alcune parti rifatte o coperte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del Giudizio Universale nella religione cristiana?
  2. Il Giudizio Universale rappresenta il momento in cui Cristo ritorna sulla Terra per giudicare l'umanità, decidendo il destino eterno di ogni individuo, come descritto nel Vangelo di Matteo.

  3. Dove Michelangelo ha collocato il Giudizio Universale e perché è considerata un'anomalia?
  4. Michelangelo ha collocato il Giudizio Universale dietro l'altare della Cappella Sistina, un'anomalia rispetto alla tradizione medievale che lo posizionava all'ingresso della chiesa per ammonire i fedeli.

  5. Quali sono le caratteristiche principali dell'affresco di Michelangelo?
  6. L'affresco è caratterizzato da un fondo azzurro vuoto, corpi che ruotano intorno a Cristo, e simboli della passione nelle lunette. Michelangelo ha eliminato l'inquadratura architettonica rinascimentale e ha completato l'opera senza collaboratori.

  7. Come è stata affrontata la censura dell'opera di Michelangelo?
  8. La censura ha portato a modifiche e coperture delle nudità, affidate a Daniele da Volterra, soprannominato "Il Braghettone". Un restauro successivo ha recuperato i colori originali e rimosso alcune parti rifatte.

Domande e risposte