Concetti Chiave
- La "Creazione di Adamo" di Michelangelo rappresenta Dio come una figura imponente sostenuta da angeli, mentre Adamo appare perfettamente anatomicamente, tranquillo e in avvicinamento a Dio.
- Il dipinto celebra l'atto creativo, con Dio circondato da drappeggi che formano la sagoma di un cervello, simbolizzando l'intelligenza divina.
- Michelangelo si trasferì a Firenze per lavoro su progetti architettonici per i Medici, su richiesta di papa Leone X, nipote di Lorenzo il Magnifico.
- Nel "Giudizio Universale", Michelangelo raffigura Dio che divide il cielo, con figure che ascendono o cadono verso l'inferno, esprimendo il caos e la paura.
- L'opera del "Giudizio Universale" è caratterizzata da una rappresentazione drammatica e potente del destino umano secondo la visione cristiana del mondo.
La potenza della creazione
La pittura appare viva ed efficace, Dio risulta forte ed imponente nel suo ingresso, sorretto da alcuni angeli che lo spingono con fatica, mentre Adamo è un uomo anatomicamente perfetto, quieto e leggero, appoggiato su una roccia che tende all’avvicinamento con Dio ma non riesce e questo mostra la differenza tra Dio e l’uomo. Avviene una celebrazione dell’atto creativo in cui Dio sembra essere circondato dai drappeggi che creano la forma del cervello.
Michelangelo a Firenze
Per un paio di anni si trasferisce poi a Firenze sotto indicazione di papa Leone X perché era nipote di Lorenzo il Magnifico e per la famiglia De Medici realizzò due progetti architettonici.
Nel 1536 Michelangelo ritornò a Roma e lavorò nella Cappella Sistina con la realizzazione del Giudizio Universale: l’unico soggetto è Dio che squarcia il cielo in due con gente che tende verso l’alto e altri che crollano verso il basso e si dirigono verso l’inferno con Caronte.