Concetti Chiave
- L'affresco del Giudizio Universale, realizzato tra il 1536 e il 1541, fu commissionato a Michelangelo da Clemente VII e completato sotto Paolo III.
- La creazione dell'opera richiese modifiche strutturali alla Cappella Sistina, inclusa la distruzione di affreschi del 1400 e la chiusura di due finestre.
- L'affresco si distingue per una disposizione spaziale vasta e priva del razionalismo presente nelle scene della Genesi, con uno sfondo blu marino acceso.
- Michelangelo enfatizza un senso tragico, allontanandosi dallo studio realistico dell'anatomia, mostrando il contrasto tra salvati e dannati.
- Cristo è raffigurato come giudice, circondato da santi e angeli che portano simboli della Passione, mentre i salvati appaiono preoccupati per l'ira divina.
Indice
Realizzazione e contesto storico
L’affresco raffigurante il Giudizio Universale venne realizzato circa 20 anni dopo rispetto a quello della volta della Cappella Sistina, presumibilmente fra il 1536 e il 1541. L’opera venne commissionata a Michelangelo da Clemente VII ma in realtà venne realizzata durante il pontificato di papa Paolo III. Per la sua realizzazione fu necessario distruggere alcune affrescature risalenti al 1400, chiudere due finestre e coprire due lunette affrescate facenti parte della volta. L’organizzazione dello spazio, particolarmente vasto, quasi 14 metri x 12, avviene senza il forte senso di razionalismo che aveva invece accompagnato la creazione delle scene della Genesi. L’impressione che molti studiosi d’arte hanno avuto nell’osservare la parete è quella di assistere a una visione, anche grazie allo sfondo di un acceso azzurro marino.
Differenze artistiche e tematiche
Anche il sentimento dell’artista che lo accompagna nella realizzazione dell’opera è profondamente diverso rispetto a quello dell’affresco della Volta : non abbiamo più l’interesse per lo studio realistico dell’anatomia umana, ma il senso tragico che conduce l’esistenza del mondo verso la sua conclusione.
Rappresentazione e simbolismo
Coloro che hanno ricevuto la salvezza dell’anima, dal corpo appesantito e in alcuni punti dipinto quasi in maniera rozza, situati nella porzione sinistra, sembrano essere sconvolti mentre vengono trasportati verso l’alto. Di contrasto, nella parte destra, i dannati vengono spinti verso il basso da creature infernali; taluni cercano di raggiungere invano il Paradiso ma vengono respinti dagli angeli , altri vengono raccolti da Caronte, simile alla descrizione dantesca. Cristo viene rappresentato come un giudice, circondato da una schiera di santi e due gruppi di angeli, trasportanti gli elementi della Passione: la croce, la corona di spine e la colonna della flagellazione. Il volto dei salvati non è tranquillo ma preoccupati per l’ira di Dio nel giudizio universale.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico della realizzazione del Giudizio Universale di Michelangelo?
- Quali sono le differenze artistiche e tematiche tra il Giudizio Universale e la volta della Cappella Sistina?
- Come viene rappresentato il simbolismo nel Giudizio Universale?
L'affresco del Giudizio Universale fu realizzato tra il 1536 e il 1541, circa 20 anni dopo la volta della Cappella Sistina, su commissione di Clemente VII ma completato sotto papa Paolo III. Per la sua creazione, furono distrutte alcune affrescature del 1400 e chiuse due finestre.
A differenza della volta, il Giudizio Universale non si concentra sullo studio realistico dell'anatomia umana, ma esprime un senso tragico della fine del mondo. L'organizzazione spaziale è meno razionale, creando un'impressione di visione.
Nel Giudizio Universale, i salvati appaiono sconvolti mentre ascendono, mentre i dannati sono spinti verso il basso da creature infernali. Cristo è raffigurato come giudice, circondato da santi e angeli con simboli della Passione, e i volti dei salvati esprimono preoccupazione per l'ira di Dio.