Concetti Chiave
- Il Tondo Doni di Michelangelo rappresenta la Sacra Famiglia, commissionato da Agnolo Doni per il suo matrimonio con Maddalena Strozzi.
- Michelangelo rompe con gli schemi tradizionali, creando una composizione dinamica e tridimensionale che si allontana dai canoni del Quattrocento e dallo sfumato leonardesco.
- Il dipinto utilizza il chiaroscuro e colori brillanti, anticipando le tecniche che Michelangelo impiegherà nella Cappella Sistina.
- La torsione della Madonna è il fulcro della composizione, con un movimento elicoidale che suggerisce un'azione in divenire.
- La scena presenta significati allegorici: i nudi rappresentano l'umanità prima di Gesù, mentre la Sacra Famiglia simboleggia l'umanità dopo la sua nascita, divise da un muretto simbolico.
Indice
La commissione del Tondo Doni
L’opera, che raffigura la Sacra Famiglia, è detta Tondo Doni perché fu commissionata dal ricco mercante fiorentino Agnolo Doni in occasione delle sue nozze con Maddalena Strozzi nel 1504 e fu terminata intorno al 1507.
Michelangelo riprese un tema iconografico tradizionale, ma creò una composizione completamente nuova, allontanandosi sia dagli schemi geometrici del Quattrocento sia dallo sfumato leonardesco.
Descrizione della scena principale
La scena presenta in primo piano la Madonna seduta su un prato mentre si volta verso la propria destra ad afferrare il piccolo Gesù che le viene porto da San Giuseppe.
Alle loro spalle, un muretto grigio li separa da san Giovannino, posto subito al di là, e da una serie di figure nude più arretrate che siedono su un costone roccioso semicircolare. In lontananza si vede un paesaggio semplice e poco definito.Tecniche pittoriche e plasticismo
Il chiaroscuro e il colore, steso netto, senza sfumature, esaltano il plasticismo e la tridimensionalità delle figure, in una sorta di trasportazione pittorica della scultura.
Il pittore sperimenta sul colore, brillante e luminoso, introducendo tonalità nuove e anticipando così la volta della Cappella Sistina.
Dinamismo e significato allegorico
La composizione ruota intorno al movimento di torsione della Madonna, vera protagonista del quadro. La composizione si trasforma in una costruzione dinamica a salire in senso elicoidale, che parte dalle gambe di Maria in primo piano e sale in alto al Bambino. Tale dinamicità è rafforzata dal fatto che la scena si presenta “in divenire”, ovvero ci spinge a immaginare il movimento precedente a quello successivo della Madonna, con il Bambino che verrà posto sul grembo della madre.
La scena si sviluppa su piani differenti, corrispondenti a precisi significati allegorici. I nudi rappresentano l’umanità prima della nascita di Gesù. La Sacra Famiglia, in primo piano, simboleggia l’umanità dopo la nascita di Gesù. Il muretto divide a metà, in senso orizzontale, lo spazio e separa simbolicamente le due epoche dell’umanità, prima e dopo Gesù. San Giovannino, colui che battezzerà Gesù, in mezzo, è il tramite tra le due epoche.
Domande da interrogazione
- Perché l'opera è chiamata Tondo Doni?
- Quali innovazioni stilistiche ha introdotto Michelangelo nel Tondo Doni?
- Qual è il significato allegorico della composizione del Tondo Doni?
L'opera è chiamata Tondo Doni perché fu commissionata dal mercante fiorentino Agnolo Doni in occasione delle sue nozze con Maddalena Strozzi nel 1504.
Michelangelo ha creato una composizione completamente nuova, allontanandosi dagli schemi geometrici del Quattrocento e dallo sfumato leonardesco, utilizzando un chiaroscuro netto e colori brillanti per esaltare la tridimensionalità delle figure.
La composizione rappresenta l'umanità prima e dopo la nascita di Gesù, con i nudi che simboleggiano l'umanità pre-cristiana e la Sacra Famiglia che rappresenta l'umanità post-cristiana, separati simbolicamente da un muretto.