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Concetti Chiave

  • Andrea Mantegna, pittore padovano, ha viaggiato e lavorato in città come Roma, Firenze e Verona, influenzando le sue opere.
  • Nel dipinto "Orazione nell’Orto", Mantegna rappresenta Gesù in preghiera con simboli della passione, mostrando una Gerusalemme stilizzata con elementi di altre città italiane.
  • Il "San Sebastiano" di Mantegna è caratterizzato da un'espressione intensa e un'ambientazione di rovine, differenziandosi dal San Sebastiano di Antonello da Messina.
  • Il "Cristo Morto" evidenzia l'uso della prospettiva per creare profondità, con figure divine rappresentate realisticamente e un corpo di Cristo stilizzato per mostrare il torace e la testa.
  • Le opere di Mantegna, come il "Cristo Morto", dimostrano l'interesse per la prospettiva e il classicismo, elementi distintivi del suo stile artistico.

Indice

  1. Andrea Mantegna e l'arte classica
  2. San Sebastiano: espressione e ambientazione
  3. Il Cristo Morto e la prospettiva

Andrea Mantegna e l'arte classica

Andrea Mantegna è stato un pittore padovano, particolarmente legato all’arte classica.

Da Padova, dove era situata la sua bottega, si spostò in città come Roma, Firenze e Verona, città che egli rappresentò nelle sue pitture.
L’Orazione nell’Orto è un dipinto a tempera su tavola, realizzato da Andrea Mantegna, raffigurante il passo evangelico in cui Gesù si trova nell’orto degli ulivi mentre prega Dio, prima che venga tradito da Giuda.

Nel dipinto Gesù è raffigurato inginocchiato e rivolto verso un angelo, che tiene in mano i simboli della passione (croce, colonna, lancia, spugna).

Le rocce, così come il resto dell’ambientazione, non sembrano particolarmente realistiche.

Gli Apostoli, posti al di sotto di Gesù, sembrano incastrati uno con l’altro, così come sembrano esserlo le rocce.

Seguendo l’andamento del fiume, in secondo piano si notano Giuda e dei soldati, che sono in cammino verso Gesù.

La cittadina posta sulla collina dietro i soldati dovrebbe rappresentare Gerusalemme, ma vi sono alcuni elementi di altre città, come l’Arena di Verona, il Campanile di S. Marco o una Colonna Istoriata di Roma.

Anche Giovanni Bellini realizzò un’opera come questa.

San Sebastiano: espressione e ambientazione

Il San Sebastiano è un dipinto a tempera su tavola di Andrea Mantegna, in cui è rappresentato il Santo è legato ad una colonna, che ha un capitello figurato (con cherubini) con abaco mistilineo, di un monumento in rovina.

A differenza del San Sebastiano di Antonello da Messina, questo è molto più espressivo, ha un corpo diverso (maggiore muscolatura, meno giovanile, ferite causare dalle frecce) ed è posto in un’ambientazione diversa.

Lo sguardo del Santo è rivolto verso l’alto e quindi verso Dio per chiedere aiuto.

Sebastiano poggia su una serie di rovine, quelle dell’arco, distrutto, presente alla sua destra; vi sono anche i resti di un’altra statua, come si nota dalla presenza di un piede con un sandalo ed un pezzo di tunica.

Vi è del fogliame vario tra le rovine e la colonna, cosa che indica il trascorrere del tempo (l’edera e simili col tempo si espandono).

In basso a destra sono raffigurati i due arcieri che hanno scoccato le frecce.

Dietro il Santo vi è uno sperone con degli Edifici Classici, sopra i quali vi è una Fortezza, sopra quest’ultima vi è una città mutata.

Il Cristo Morto e la prospettiva

Il Cristo Morto è un dipinto a tempera su tela di Andrea Mantegna, in cui viene rappresentato il momento in cui il Cristo è posto su una lastra in pietra con un sudario, dopo che era stato deposto dalla croce.

Alla sinistra di Cristo vi sono la Madonna, San Giovanni e la Maddalena, non raffigurate in modo idealistico, nonostante siano delle figure divine.

La lastra su cui è posto Gesù è sul rossiccio con delle venature bianche; in alto a destra vi è un contenitore contenente l’unguento che veniva messo sui corpi dopo la morte.

L’opera ha un gran senso di profondità grazie alla Prospettiva, ma il corpo non è del tutto realistico: è rappresentato più grande del normale e quasi rialzato, però l’artista realizza il corpo in quel modo perché se no ci sarebbero stati i piedi in primo piano, così invece viene mostrato il torace e la testa, rialzata da un cuscino.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Andrea Mantegna e quali città influenzarono la sua arte?
  2. Andrea Mantegna era un pittore padovano legato all'arte classica, che lavorò in città come Roma, Firenze e Verona, influenzando le sue opere.

  3. Qual è il tema principale del dipinto "Orazione nell’Orto"?
  4. "Orazione nell’Orto" raffigura il passo evangelico in cui Gesù prega nell'orto degli ulivi prima di essere tradito da Giuda, con elementi simbolici della passione.

  5. In cosa si differenzia il "San Sebastiano" di Mantegna rispetto a quello di Antonello da Messina?
  6. Il "San Sebastiano" di Mantegna è più espressivo, con un corpo muscoloso e ferite visibili, ambientato tra rovine, a differenza della versione di Antonello da Messina.

  7. Quali elementi di prospettiva e realismo sono presenti nel "Cristo Morto"?
  8. Nel "Cristo Morto", Mantegna utilizza la prospettiva per creare profondità, ma il corpo di Cristo è rappresentato più grande e rialzato per mostrare meglio il torace e la testa.

  9. Quali città sono rappresentate nel dipinto "Orazione nell’Orto"?
  10. Nel dipinto "Orazione nell’Orto", la città sullo sfondo dovrebbe rappresentare Gerusalemme, ma include elementi di altre città come l’Arena di Verona e il Campanile di S. Marco.

Domande e risposte