Concetti Chiave
- Il Manierismo è uno stile artistico che si sviluppa dopo la morte di Raffaello, evolvendo gli stilemi rinascimentali in maniera originale e ardita.
- Questo movimento si esprime attraverso pittura, scultura e architettura, portando all'estremo le tecniche rinascimentali e utilizzando colori innaturali e disarmonia.
- Il termine "Manierismo" deriva da Giorgio Vasari, che sottolinea l'importanza di imitare non solo la natura, ma anche lo stile dei maestri del Rinascimento maturo.
- Il Manierismo fu apprezzato dagli aristocratici ma osteggiato dallo stato pontificio, in particolare durante il Concilio di Trento, a causa della sua distanza dagli ideali della Controriforma.
- Rosso Fiorentino, Pontormo e Parmigianino sono tra i più importanti esponenti del Manierismo, noti per la loro innovativa e rivoluzionaria interpretazione artistica.
Indice
Origini e definizione del Manierismo
Il Manierismo è uno stile costola dello stile rinascimentale che si sviluppa e canonicamente si fa partire dalla morte del Raffaello.
Esso non riguarda soltanto le arti figurative ma si esprime al meglio sia in pittura, sia in scultura, sia in architettura.
Il termine Manierismo deriva da una riflessione del Vasari il quale dice che "non si può solo imitare (in arte) la natura ma anche la "maniera" dei padri del Rinascimento maturo (Michelangelo, Leonardo e Raffaello). Da tale riflessione fu coniato successivamente dagli storici dell'arte il termine Manierismo.
Caratteristiche distintive del Manierismo
I pittori manieristi, però (per fortuna), non furono soltanto imitatori degli artisti principali del Rinascimento maturo ma anche loro stessi grandi artisti portando alle estreme conseguenze gli stilemi rinascimentali: la loro pittura risulta quindi originale, ardita e rivoluzionaria (termine che ingloba in sé l'uso che fanno gli artisti manieristi di colori innaturali, la disarmonia di quest'arte e la rottura del gusto canonico che rende la suddetta arte quasi perversa: tutto ciò sembra avvicinare il Manierismo all'arte del '900).
Opposizione e censura del Manierismo
Il movimento manierista, però, non ebbe vita facile a suo tempo: amato dagli aristocratici che risultavano meno omologati dei borghesi, fu però fortemente osteggiato dallo stato pontificio che discusse in proposito durante il Concilio di Trento (1563) indetto a favore della Controriforma a seguito delle 95 tesi di Lutero (1517). All'interno del Concilio si dibatté quindi intorno alla pittura: fu pubblicato infatti all'epoca, un testo del Cardinal Paleotti ("Discorso sulle immagini sacre et profane) che criticava aspramente le immagini manieriste poiché "l'arte sacra deve generare pietà e devozione". A causa del Concilio di Trento e del sopracitato testo del Cardinal Paleotti, i manieristi furono censurati poiché non seguivano i canoni dello stato pontificio.
I più grandi nomi del periodo manierista risultano essere Rosso Fiorentino, Pontormo e Parmigianino.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la definizione del Manierismo?
- Quali sono le caratteristiche distintive del Manierismo?
- Perché il Manierismo fu oggetto di opposizione e censura?
Il Manierismo è uno stile derivato dal Rinascimento, sviluppatosi dopo la morte di Raffaello. Non si limita alle arti figurative, ma si esprime anche in pittura, scultura e architettura. Il termine deriva da una riflessione di Vasari sull'imitazione della "maniera" dei maestri del Rinascimento maturo.
I pittori manieristi non furono solo imitatori, ma artisti originali che portarono gli stilemi rinascimentali a estremi, creando un'arte originale, ardita e rivoluzionaria. Utilizzavano colori innaturali e rompevano con il gusto canonico, avvicinando il Manierismo all'arte del '900.
Il Manierismo fu osteggiato dallo stato pontificio e discusso durante il Concilio di Trento, che criticava le immagini manieriste per non generare pietà e devozione. Il Cardinal Paleotti pubblicò un testo che criticava l'arte manierista, portando alla censura degli artisti che non seguivano i canoni pontifici.