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Concetti Chiave

  • Prima dell'Unità d'Italia, ogni regione italiana era caratterizzata da correnti artistiche distintive, come il neoclassicismo nel Lazio e il realismo in Toscana.
  • A Firenze, giovani artisti delusi dall'Accademia si riunivano nei bar, come il Bar Michelangelo, promuovendo un approccio antiaccademico e favorevole all'Unità d'Italia.
  • Questi artisti, noti come Macchiaioli, si ispiravano a temi di cronaca e vita quotidiana, rivoluzionando sia il contenuto che la tecnica pittorica attraverso la "macchia".
  • La tecnica della macchia, senza linee e disegni, rispettava la percezione retinica e anticipava l'impressionismo francese.
  • Nonostante il termine "macchiaioli" fosse inizialmente dispregiativo, questi artisti parteciparono alla prima mostra d'arte nazionale del 1861, rimanendo incompresi durante la loro vita.

Macchiaioli

Prima dell’Unità d’Italia, ogni regione presentava ed era caratterizzata da delle correnti artistiche differenti: nel Lazio si diffonde il movimento del neoclassicismo, nel Veneto e nella Campania il paesaggismo, nella Lombardia il romanticismo, soprattutto a Milano, e in Toscana il realismo. A Firenze in particolare, grazie alla libertà e all’apertura mentale e all’ambiente moderno e vivo, i giovani diventarono delusi dall’Accademia e dal metodo di dipingere da essa propugnato, quindi spesso questi ragazzi saltavano le lezioni dell'Accadeia per esplorare la città e radunarsi soprattutto nei bar del capoluogo, particolarmente popolare divenne il Bar Michelangelo.

Questi giovani ragazzi erano accumunati quindi da alcuni aspetti fondamentali:
- Erano tutti antiaccademici, volevano dipingere in comunione e non erano d'accordo con le regole che venivano insegnate, da loro considerate ormai troppo antiche e lontane dalla loro realtà;
- Erano tutti favorevoli all’Unità d’Italia, spesso i giovani del tempo erano infatti animati da spiriti patriottici che li portarono ad unirsi a Giuseppe Garibaldi nella sua impresa;
Questi giovani recuperarono i temi ispiratori dai fatti di cronaca e di vita quotidiana, quindi temi del loro presente. Tuttavia non rivoluzionarono solo il contenuto, ma anche la tecnica pittorica, coerente con il realismo dipinto: utilizzano la tecnica della macchia, senza linee e senza disegni. Rispettando infatti la reale percezione della retina, colgono l'organizzazione spaziale attraverso macchie e differenze cromatiche.
Nel 1861 parteciparono alla prima mostra d'arte nazionale, esponendo le proprie opere nella stessa stanza, un critico coniò il termine "macchiaioli" in senso dispregiativo definendoli "dilettanti che non rispettano le regole". Questi giovani artisti rimasero incompresi per tutta la vita, anche se questa loro tecnica anticipa l'impressionismo francese.

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