Concetti Chiave
- Filippo Lippi introduce uno stile pittorico rivoluzionario eliminando l'uso di colori puri, influenzando artisti come Leonardo da Vinci.
- L'opera "Madonna con il bambino e angeli" è caratterizzata da panneggi leggeri e trasparenti che conferiscono naturalezza alla scena.
- Realizzata nel 1465, l'opera è conservata nella galleria degli Uffizi a Firenze e rappresenta un'importante espressione di concentrazione spirituale.
- Il sorriso del cherubino e la sua interazione con lo spettatore mettono in rilievo la sensibilità umana nel lavoro di Lippi.
- Filippo Lippi, morto nel 1469, esprime nell'opera le sue contraddizioni tra religiosità e amore per la bellezza terrena.
Indice
Stile rivoluzionario di Filippo Lippi
Nella Madonna col bambino e gli angeli, l’artista Filippo Lippi sopprime l’uso di colori puri, aprendo la strada ad uno stile della pittura completamente diverso e rivoluzionario. Questo stile infatti verrà ripreso da altri artisti come per esempio Leonardo da Vinci, il quale inserirà Paesaggi a volo di uccello posti oltre la cornice della finestra. La visione diventa così molto naturale grazie anche ai panneggi che si arricciano leggerissimi, in modo morbido e mettendo in risalto le trasparenze della stoffa.
Dettagli dell'opera e significato
L’opera fu realizzata dall’artista nel 1465 ed è conservata oggi nella galleria degli Uffizi a Firenze. È un elemento rilevante dell’opera la concentrazione spirituale che caratterizza il personaggio della Madonna nel tema del matrimonio mistico, essa viene infatti addolcita dal sorriso del cherubino Che si trova al suo fianco e accanto al bambino. Il cherubino viene raffigurato mentre ha lo sguardo rivolto verso lo spettatore, ma al contempo stesso egli sorregge Gesù insieme al compagno della madonna, di cui si intravedono il volto e le dita. Il bambino si sporge in modo tenero nell’abbracciare la madre; in questa scena si può intravedere quella sensibilità per la realtà umana che è propria delle figure che vengono raffigurate dall’artista Filippo Lippi.
Contraddizioni di Filippo Lippi
L'artista morì a Spoleto nel 1469, poco dopo la realizzazione di quest’opera e dopo aver manifestato tutte le sue contraddizioni di uomo religioso amante della bellezza terrena.