Concetti Chiave
- Masaccio, mentre lavorava alla Cappella Brancacci, realizzò un importante polittico per la Chiesa del Carmine a Pisa nel 1426, ora in parte perduto.
- La Madonna con il Bambino e quattro angeli mostra una composizione complessa, ispirata alla Maestà di Giotto, ma aggiornata con tecniche rinascimentali.
- La prospettiva e l'uso della luce permettono un'innovativa orchestrazione spaziale, con angeli che collegano il primo piano allo sfondo.
- La Vergine appare naturale grazie alla torsione del busto e l'inclinazione del capo, mentre il Bambino mangia l'uva, un dettaglio realistico.
- L'opera integra prospettiva brunelleschiana e architettura classica nel trono, con colonnine corinzie e decorazioni antiche, enfatizzando il contrasto luce-ombra.
Indice
Il polittico di Pisa
Mentre era impegnato nel ciclo della Cappella Brancacci, a Masaccio venne affidata l'esecuzione di un grande e importante polittico per la Chiesa del Carmine a Pisa (il pittore lo realizzò nel 1426), un'opera smembrata nel tardo Cinquecento e in parte perduta.
La composizione della tavola centrale
La tavola centrale, dedicata alla Madonna con il Bambino e quattro angeli, presenta una composizione molto complessa e articolata, derivata dal grande prototipo della Maestà di Giotto ma concepita secondo i più moderni criteri rinascimentali basati su un uso sapiente della prospettiva e della luce. La scena si snoda in profondità partendo dai due angeli musicanti in basso (variante del modello giottesco), che collegano, attraverso lo scorcio del liuto a sinistra, il primo piano con il secondo formato dalla predella del trono e dalle ginocchia fortemente aggettanti della Vergine, dietro la quale si apre la nicchia dello schienale marmoreo. In posizione ulteriormente arretrata, a dimostrazione della complessità dell'orchestrazione spaziale, si scorgono altri due angeli. Il punto di vista è posto dal basso verso l’alto e tiene conto del luogo di osservazione dello spettatore, ai piedi dell’altare.
Dettagli della Vergine e del Bambino
La Vergine ha un’espressione assorta e pacata, mentre la leggera torsione del busto, l’inclinazione del capo e la posizione delle gambe ne movimentano la figura e la rendono più naturale, come naturale è il Bambino che mangia avidamente l'uva guardando davanti a sé. La prospettiva brunelleschiana è ormai pienamente assimilata, come emerge dallo scorcio dell’aureola del Bambino - accorgimento che compare per la prima volta in pittura - e dalla costruzione del trono, vera e propria architettura con elementi classici: colonnine corinzie, rosette e decorazioni riprese dai sarcofagi tardo antichi nel basamento. Il contrasto luce-ombra è fondamentale nella definizione dello spazio e nella resa tridimensionale del trono e dei personaggi, come dimostrano per esempio le gambe della Vergine, che, pur coperte dal pesante panneggio blu, emergono aggettanti come in una statua a tutto tondo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del polittico realizzato da Masaccio per la Chiesa del Carmine a Pisa?
- Come si distingue la "Madonna con il Bambino e quattro angeli" di Masaccio rispetto ai modelli precedenti?
- Quali elementi architettonici e stilistici caratterizzano il trono nella "Madonna con il Bambino e quattro angeli"?
Il polittico, realizzato da Masaccio nel 1426, rappresenta un'opera significativa per la sua complessità compositiva ed espressiva, anche se è stato smembrato nel tardo Cinquecento e in parte perduto.
La composizione si distingue per l'uso moderno della prospettiva e della luce, derivata dalla Maestà di Giotto ma reinterpretata secondo i criteri rinascimentali, con una complessa orchestrazione spaziale e un punto di vista dal basso verso l'alto.
Il trono è costruito come una vera architettura con elementi classici, come colonnine corinzie e decorazioni riprese dai sarcofagi tardo antichi, e il contrasto luce-ombra è fondamentale per la resa tridimensionale.