Concetti Chiave
- Leonardo da Vinci si distingue per il suo approccio moderno alla pittura, evidenziato nel "Battesimo di Cristo", dove introduce dinamismo e movimento rispetto allo stile arcaico del suo maestro Verrocchio.
- L'Adorazione dei Magi dimostra la capacità di Leonardo di rappresentare una vasta gamma di sentimenti attraverso pose e gesti dei soggetti, creando un'interazione unica con l'atmosfera circostante.
- Durante il soggiorno a Milano, Leonardo realizza capolavori come la "Dama con l'Ermellino", caratterizzata da una tecnica che esalta dettagli e sensualità con un gioco di luci e ombre tipico dell'arte fiamminga.
- L'"Ultima Cena" evidenzia i limiti tecnici dell'affresco, utilizzando una tecnica mista che, sebbene innovativa, porta a una futura degradazione dell'opera a causa della sua instabilità.
- La "Gioconda" incarna l'arte di Leonardo attraverso l'uso della prospettiva aerea, sfumature delicate e un enigmatico gioco di espressioni e dettagli, catturando l'essenza del mistero e della profondità emotiva.
Indice
L'inizio di Leonardo
Leonardo da Vinci nasce a Vinci nel 1452 e inizia il proprio apprendimento dell’arte nella bottega del Verrocchio.
È proprio lì dentro che avverrà per Leonardo il superamento del maestro. Un dipinto di prova per lui fu il Battesimo di Cristo dipinto in parte da Verrocchio e in parte da Leonardo. Spicca il modo in cui il futuro grande artista ha dipinto l’angelo all’estrema sinistra che appare diverso rispetto alle altre figure dell’opera dipinte dal Verrocchio. Mentre il maestro applica la sua tecnica arcaica dove i corpi di Gesù e il Battista appaiono fermi, immobili, incollati al terreno con anche delle linee di contorno per definire i corpi, da Vinci, al contrario, applica e definisce quello che sarà il suo modo di dipingere cioè ‘moderno: il corpo dell’angelo appare di spalle ma con la testa girata quasi a voler cercare lo spettatore e questo crea un effetto di dinamicità e appunto grande movimento; da evidenziare è anche la sfumatura della veste dell’angelo.
L'adorazione dei Magi
Sono molteplici le sue opere ma alcune hanno qualcosa di speciale tanto da definire il modo di dipingere di Leonardo: uno dei tanti esempi può essere l’Adorazione dei Magi. Esso presenta una grande varietà di sentimenti sia visivi che gestuali da parte dei Magi e la cosa sorprendente è appunto che ogni soggetto sembra presentare un sentimento interiore diverso dagli altri. Del resto la figura principale è Maria con Gesù bambino dipinti, insieme anche ai Magi, con un colore bianco-marroncino: questo è dato dalla volontà dell’artista di mischiare le figure con l’atmosfera circostante.
Opere a Milano
Ma appunto come detto in precedenza, sono tanti i capolavori che possiamo prendere in considerazione come le sue opere durante il suo soggiorno sotto la corte di Milano: la Dama con L’Ermellino e L’Ultima Cena. Nella Dama con l’Ermellino si possono evidenziare le classiche rappresentazioni dei ritratti da parte di Antonello da Messina e dei pittori fiamminghi: i tratti evidenziatori dell’arte fiamminga sono il classico sfondo scuro son una luce che illumina la figura evidenziando i suoi precisi dettagli e la sua sensualità.
Tecnica dell'ultima cena
Molto più complesso e curioso è l’Ultima cena. Leonardo non era stato preparato a dipingere un affresco e questo lo si può notare dallo stato in cui verserà in futuro. La tecnica è diversa rispetto ai classici affreschi: usò una tecnica mista ad olio che gli permetteva di avere particolari effetti pittorici (come se fosse su tela) ma il composto, su gesso secco, subirà le conseguenze di una sicura rovina dell’opera, dato anche dall’atmosfera dell’ambiente che non permise al composto di aderire bene alla parete. Infine anche in questa opera possiamo di nuovo evidenziare i ‘moti dell’animo degli apostoli tranne Giuda.
Prospettiva aerea
Da Vinci utilizzava spesso una tecnica, un effetto, una prospettiva cioè quella aerea. Questa prospettiva si basa su una delle tante osservazioni della natura da parte di Leonardo: notò che l’aria e la lontananza potevano rendere meno visibile per esempio le montagne, tanto da cambiare anche il colore. Leonardo utilizzò questa tecnica nella Gioconda, con le montagne in lontananza, rappresentandole con un effetto molto più sfumato per quanto riguarda i contorni e le dipinse di un colore che andava sull’azzurro, colore che utilizzava sempre con questa prospettiva.
Il mistero della Gioconda
Abbiamo nominato prima uno dei dipinti più belli di Leonardo da Vinci, definito capolavoro per quello che riuscì a rappresentare all’interno di esso. Possiamo dire che rappresenta uno vero e proprio schema del suo modo di dipingere: abbiamo l’effetto dinamico rappresentato dalla postura contrapposta della donna e dal modo in cui sono posizionate le mani, la sinistra semichiusa mentre la destra è come se cerca di tenerla ferma; l’uso della sua sfumatura sul viso ma soprattutto sulle sue vesti, sfumature ottenute su contorni non molto definiti e con l’uso o delle dita o di un particolare panno; l’uso della prospettiva aerea per lo sfondo della figura soggetto, rappresentato dalla natura e in lontananza dalla classica rappresentazioni delle montagne azzurre e sfumate; l’opera si concentra sul mistero dell’effetto sentimentale sia interiore ed esteriore della donna che appare con un sorriso molto enigmatico e con occhi, quello di sinistra sembra essere di una donna più giovane rispetto a quello di destra, anch’essi enigmatici. Questo era, è e sarà per sempre Leonardo da Vinci.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il primo dipinto in cui Leonardo da Vinci ha superato il suo maestro Verrocchio?
- Quali sono alcune delle tecniche distintive utilizzate da Leonardo da Vinci nei suoi dipinti?
- Quali opere di Leonardo da Vinci sono considerate capolavori durante il suo soggiorno a Milano?
- Come ha influenzato la natura l'approccio di Leonardo alla pittura?
- Quali elementi rendono la "Gioconda" un capolavoro di Leonardo da Vinci?
Il primo dipinto in cui Leonardo ha superato Verrocchio è stato il "Battesimo di Cristo", dove ha dipinto l'angelo all'estrema sinistra con un effetto di dinamicità e movimento, in contrasto con lo stile arcaico del maestro.
Leonardo da Vinci ha utilizzato tecniche come la sfumatura per creare effetti di movimento e dinamismo, la prospettiva aerea per rappresentare la distanza e l'atmosfera, e una tecnica mista ad olio per particolari effetti pittorici.
Durante il suo soggiorno a Milano, i capolavori di Leonardo includono "La Dama con l'Ermellino" e "L'Ultima Cena", entrambe opere che mostrano la sua maestria nell'uso della luce, del dettaglio e dell'espressione emotiva.
Leonardo ha osservato la natura e ha notato come l'aria e la distanza influenzano la visibilità e il colore degli oggetti, applicando queste osservazioni nella sua tecnica di prospettiva aerea, come visibile nella "Gioconda".
La "Gioconda" è un capolavoro per il suo effetto dinamico, l'uso della sfumatura, la prospettiva aerea, e il mistero del sorriso enigmatico e degli occhi della donna, che esprimono un effetto sentimentale sia interiore che esteriore.