Concetti Chiave
- Leonardo da Vinci, nato a Vinci nel 1452, è celebrato come un innovatore e un genio artistico del Rinascimento, con una carriera iniziata nella bottega del Verrocchio a Firenze.
- L'Ultima Cena, situata nel refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano, è un capolavoro che cattura le reazioni degli apostoli al tradimento annunciato da Gesù, con un'architettura dipinta che integra lo spazio reale.
- La tecnica dello stucco encausto e l'uso dei colori ad olio nell'Ultima Cena conferiscono all'opera vivacità, sebbene l'umidità ne abbia causato il deterioramento col tempo.
- La Vergine delle rocce rappresenta l'incontro tra san Giovannino e Gesù, con una fusione totale tra personaggi e natura, creando un effetto atmosferico palpabile e una prospettiva che suggerisce l'eternità.
- Leonardo perfeziona il suo sfumato e l'uso della luce scenica nella Vergine delle rocce, ispirato dai greti d'argilla di Arezzo, aggiungendo profondità e teatralità alla composizione.
Leonardo
- Ricordato che un uomo che ha precorso i tempi.
- Nacque a Vinci, piccolo borgo medievale nella bassa Valdarno, nel 1452. Borgo situato nel cuore della Toscana del ‘500, cuore pulsante dell’arte europea.
- Definito da Giorgio Vasari: ‘In un corpo solo bellezza, grazia e virtù; in una maniera che dovunque si volge quel tale ciascuna sua azione è tanto divina che lasciandosi dietro tutti gli altri uomini, manifestamente si fa conoscere per cosa largita da Dio e non acquistata per arte umana’.
- Uomo bello e prestante.
- L’adolescenza artistica di Leonardo è segnata da Firenze, a 17 anni entra in una delle più importanti botteghe del tempo, quella del Verrocchio, dove si trova accanto discepoli come Botticelli o il Perugino.
- Andrea Verrocchio, nel dipingere un San Giovanni intento a battezzare Cristo, ha l’idea di lasciare al giovane Leonardo la pittura di un angelo.
- Gru, macchina volante, elicottero, mitragliera, carro armato, dalla mano di Leonardo esplode un mondo di innovazioni agli occhi dei suoi contemporanei.

L’Ultima Cena
- A Milano, nel refettorio di Santa Maria Delle Grazie.
- Opera stupenda, che toglie il fiato, in cui Leonardo Da Vinci avrebbe congelato il momento in cui Gesù avrebbe detto ai suoi apostoli “Uno di voi mi tradirà”.
- Si riescono a vedere tutte le reazioni, una per una, di tutti i discepoli. Reazioni scomposte e impaurite, Chi sapeva qualcosa e Chi di loro lo tradirà.
- L’architettura dipinta continua quella reale del refettorio, in modo da conferire continuità spaziale tra l’una e l’altra, anche se il punto di vista è più alto di quello dello spettatore, per consentire la vista degli oggetti sulla tavola.
- Utilizzo dello stucco encausto che conferisce all’opera, grazie anche all’uso di colori ad olio, pienezza e vivacità.
- La deterioratezza dell’affresco è dovuta all’umidità formatasi dal calore emesso nella stanza retrostante, allora dedicata alla cucina.
- La produzione di quest’opera ci lascia un aneddoto curioso: Leonardo non riusciva a terminare l’affresco non riuscendo ad immaginare ne il volto di Cristo ne quello di Giuda, uno perché lo considerava troppo sacro e un altro perché non riusciva ad immaginare il volto di chi avrebbe tradito Gesù.
Vergine delle rocce
- Entro una grotta buia, aperta in fondo su un paesaggio roccioso e selvaggio, è rappresentato l’incontro tra san Giovannino e il piccolo Gesù durante il ritorno dalla fuga in Egitto.
- Grande novità rispetto all’arte del Quattrocento è la totale fusione tra i personaggi e la natura, la creazione di uno spazio atmosferico in cui lo spessore dell’aria umida sembra quasi palpabile e la sua dispersione in un orizzonte infinito.
- Il paesaggio avvolto nella nebbia e reso tramite la prospettiva aerea sembra lontano sia nello spazio sia nel tempo e sembra suggerire l’eternità del pensiero divino.
- Leonardo porta qui a perfezione il suo celebre sfumato e la teatralità scenica dei personaggi in primo piano come illuminati dalle luci sceniche e dalle rocce costituenti lo sfondo.
- Le rocce sono i greti d’argilla presso Arezzo che colpirono molto Leonardo in una sua visita al luogo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza di Leonardo da Vinci nel contesto artistico del Rinascimento?
- Quali innovazioni tecniche ha introdotto Leonardo nell'opera "L'Ultima Cena"?
- Quali difficoltà ha incontrato Leonardo nel completare "L'Ultima Cena"?
- In che modo "Vergine delle rocce" rappresenta un'innovazione rispetto all'arte del Quattrocento?
- Qual è l'ispirazione dietro il paesaggio di "Vergine delle rocce"?
Leonardo da Vinci è ricordato come un uomo che ha precorso i tempi, nato a Vinci nel 1452, e descritto da Giorgio Vasari come dotato di bellezza, grazia e virtù divine. La sua adolescenza artistica è stata influenzata da Firenze, dove ha lavorato nella bottega del Verrocchio.
"L'Ultima Cena" è un'opera che cattura le reazioni degli apostoli al momento in cui Gesù annuncia il tradimento. Leonardo ha utilizzato lo stucco encausto e colori ad olio per dare pienezza e vivacità, e ha creato continuità spaziale tra l'architettura dipinta e quella reale del refettorio.
Leonardo ha avuto difficoltà a terminare l'affresco perché non riusciva a immaginare il volto di Cristo, considerato troppo sacro, e quello di Giuda, il traditore di Gesù.
"Vergine delle rocce" introduce una fusione totale tra i personaggi e la natura, creando uno spazio atmosferico con aria umida palpabile e un orizzonte infinito, suggerendo l'eternità del pensiero divino. Leonardo perfeziona qui il suo sfumato e la teatralità scenica.
Il paesaggio di "Vergine delle rocce" è ispirato dai greti d'argilla presso Arezzo, che colpirono molto Leonardo durante una sua visita, e rappresenta un paesaggio avvolto nella nebbia tramite la prospettiva aerea.