Concetti Chiave
- Leonardo Da Vinci utilizza la tecnica dello sfumato per fondere figure e paesaggi, creando transizioni morbide di luce e colore.
- La prospettiva aerea di Leonardo rappresenta l'effetto atmosferico, con colori meno nitidi e contorni sfumati in base alla distanza.
- Leonardo cerca la perfezione proporzionale nelle sue opere, applicando la sezione aurea per ottenere equilibrio visivo.
- Diversamente da altri artisti come Botticelli, Leonardo evita linee nette a favore di contorni sfumati e graduali.
- Nell'Annunciazione, Leonardo utilizza la sezione aurea per bilanciare le proporzioni tra le parti del dipinto.
Tecnica dello sfumato
Molti precedenti artisti erano soliti utilizzare nelle loro opere una linea netta e decisa che racchiude un oggetto o una figura, come fece per esempio Botticelli, al contrario, Leonardo non lo fa. Ovviamente inizialmente esegue un disegno ben definito, ma poi sfuma appunto i contorni delle sue figure, con delle leggere ed impercettibili gradazioni di luce e colore, rendendoli meno netti e pronunciati. Questa è la tecnica dello sfumato, ed è una delle tecniche pittoriche da lui maggiormente utilizzate, dal momento che gli permette in qualche modo a legare la figura con il paesaggio, rendendolo quasi parte integrante di esso.
Prospettiva aerea di Leonardo
La seconda tecnica che amava utilizzare era quella della prospettiva aerea, che gli permette di rappresentare gli effetti degli strati atmosferici più lontani. Leonardo capisce che l’aria non è un mezzo completamente trasparente, non a caso, più si guarda lontano, meno i colori saranno nitidi, più i contorni saranno sfumati, più sbiaditi saranno gli oggetti e maggiore sarà la colorazione di azzurro.
Proporzione perfetta nelle opere
Leonardo cercava sempre la proporzione perfetta, ideale, non solo nelle sue figure, ma anche in quella che è la composizione delle sue opere. Possiamo per esempio ritrovarla nel dipinto dell’Annunciazione, dove fa uso della sezione aurea, una proporzione nella quale un segmento è diviso in modo che la parte minore stia a quello maggiore, come quest’ultimo stia all’intero segmento.