Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Madonna Benois, dipinta da Leonardo da Vinci tra il 1478 e il 1482, è attualmente esposta al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo dal 1914.
  • Quest'opera segna una svolta stilistica per Leonardo, che inizia a distaccarsi dagli schemi tradizionali del primo Rinascimento, concentrandosi su scene più intime e genuine.
  • La composizione è caratterizzata da una scena semplice e intima: la Madonna gioca con il Bambino, entrambi ritratti con dettagli realistici, senza sfondi complessi o simbolismi eccessivi.
  • Leonardo introduce elementi innovativi, come l'uso dello sfumato per rappresentare la psicologia dei personaggi e l'assenza di un trono per la Vergine, che è seduta su una semplice panca.
  • Il dipinto, sebbene incompiuto, ha influenzato artisti successivi, ispirando opere come la Madonna dal garofano di Raffaello.

Indice

  1. Storia e contesto dell'opera
  2. Stile e innovazioni di Leonardo
  3. Dettagli e simbolismo del dipinto
  4. Influenza e incompiutezza dell'opera

Storia e contesto dell'opera

L’opera, chiamata anche “Madonna del fiore”, prende il nome dalla famiglia che per molto tempo ne fu proprietaria. Realizzata da Leonardo dal 1478 al 1482, ora, dal 1914, è esposta al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo. È stata l’ultima e la più importante opera acquistata dall’Ermitage Imperiale prima della rivoluzione.

Stile e innovazioni di Leonardo

Leonardo aveva poco più di venti anni e lavorava ancora nella bottega del Verrocchio. Tuttavia il dipinto mostra che egli stava già acquistando uno stile tutto suo. In esso, l’autore ha scelto uno dei motivi più ricorrenti nella pittura del primo Rinascimento, in cui la Madonna viene rappresentata nei suoi momenti più intimi, senza che la maternità sia corredata da tutta complessità simbolica legata alla teologia che, invece, caratterizza le grandi tele destinate a un altare. Siamo anche lontani dalle Vergini statiche, sia esteriormente che interiormente, che non lasciano trasparire come nella Madonna Benois la gioia della maternità. Certamente, la giovane madre che gioca con un fiore insieme al Bambino è del tutto nuova per l’epoca. Lo spazio pittorico è occupato interamente dai due personaggi e non si notano dei particolari che potrebbero disturbarne la visione. Infatti, invece di un fondale carico di personaggi o altri soggetti, esiste un solo elemento decorativo: una finestra che si apre verso l’esterno, segno che la scena si svolte all’interno e dalla quale s’intravede un cielo azzurro in contrasto con il colore scuro della stanza.

Dettagli e simbolismo del dipinto

La Madonna porge al figlio, seduto su un cuscino fra le sue ginocchia, un fiore di crocifera, di cui tiene nella mano sinistra un piccolo cespuglio. Il suo aspetto è quello di una bambina, elegante nell'acconciatura e nell'abbigliamento, piena di allegria e vivacità; il Bambino, molto naturale nella sua posa, è attratto dal fiore.

La Madonna, dall’aspetto molto giovane, si lascia sfuggire un sorriso, dettaglio abbastanza inconsueto, e appare divertita nell’osservare i primi tentativi del Bambino che cerca di coordinare i movimenti e lo sguardo. Il centro dell’opera è costituito dall’incrocio delle mani dei due protagonisti; l’oggetto del gioco è un fiore “crucifero”, cioè a quattro petali, un dettaglio, delicato simbolo della Croce e del destino che attende il bambino. Nel dipingere il piccolo Gesù, Leonardo non ha ricalcato gli schemi tradizionali; sappiamo che aveva osservato i bambini da piccoli per riprenderne, senza abbellimento, le proporzioni, i lineamenti e perfino alcuni aspetti goffi che nel dipinto fanno sorridere la Madonna. Ed è proprio quest’aspetto che ci fa capire come Leonardo cominciasse ad allontanarsi dai pittori fiorentini della sua generazione come Botticelli o Ghirlandaio o Perugino. In questi ultimi, il segno grafico è prezioso ma innaturale, mentre in Leonardo il segno si confonde con lo sfumato attraverso cui l’artista rappresenta il cambiamento dell’atmosfera e soprattutto la psicologia dei personaggi.

Influenza e incompiutezza dell'opera

Il dipinto rimase incompiuto; infatti, la finestra è priva della veduta – e il pittore tramite esso ha scardinato la precedente tradizione iconografica poiché la Vergine non è in trono, ma seduta su una semplice panca e le figure sono ritratte in un interno oscuro.

Una curiosità: la tela servì d’ispirazione a Raffaello per la sua Madonna dal garofano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del fiore nella "Madonna Benois"?
  2. Il fiore, un "crucifero" a quattro petali, è un delicato simbolo della Croce e del destino che attende il bambino, rappresentando un elemento di gioco tra la Madonna e il Bambino.

  3. In che modo Leonardo da Vinci si distacca dagli altri pittori della sua generazione con quest'opera?
  4. Leonardo si distacca dai pittori come Botticelli, Ghirlandaio e Perugino attraverso l'uso dello sfumato, che rappresenta il cambiamento dell’atmosfera e la psicologia dei personaggi, invece di un segno grafico prezioso ma innaturale.

  5. Qual è l'ambientazione della scena nella "Madonna Benois"?
  6. La scena si svolge all'interno, con una finestra che si apre verso l’esterno, mostrando un cielo azzurro in contrasto con il colore scuro della stanza, senza particolari che disturbano la visione.

  7. Quali sono le caratteristiche della Madonna nel dipinto di Leonardo?
  8. La Madonna appare giovane, elegante, piena di allegria e vivacità, con un sorriso inconsueto mentre osserva divertita i tentativi del Bambino di coordinare i movimenti e lo sguardo.

  9. Come ha influenzato la "Madonna Benois" altri artisti?
  10. La "Madonna Benois" ha ispirato Raffaello per la sua "Madonna dal garofano", mostrando l'influenza dell'opera di Leonardo su altri artisti del Rinascimento.

Domande e risposte