Concetti Chiave
- Nel Quattrocento fiorentino, Donatello influenzò stili artistici distinti: un naturalismo virtuoso e un classicismo imitativo, mitigati da un linguaggio sobrio e ornamentale.
- Iacopo della Quercia, scultore senese, combinò elementi tardogotici e classici nel Monumento funerario di Ilaria del Carretto, esprimendo delicatezza e naturalismo.
- La figura di Ilaria nel monumento è rappresentata con dettagli realistici e simbolici, come il cagnolino ai suoi piedi, simbolo di fedeltà coniugale.
- Nanni di Banco, contemporaneo di Donatello, si distinse per un classicismo solenne, come dimostrato nel gruppo scultoreo dei Quattro santi coronati.
- Il gruppo dei Quattro santi coronati mostra una disposizione innovativa e attenzione all'anatomia, evocando la monumentalità delle statue romane.
Indice
L'influenza di Donatello a Firenze
Nei primi tre decenni del Quattrocento, a Firenze, il rivoluzionario percorso artistico di Donatello suscitò differenti reazioni: da una parte generò uno stile naturalistico, ricco di virtuosismi e attento al dato reale, come in Iacopo della Quercia; dall’altra diede vita a un classicismo di stretta imitazione dei modelli antichi, come in Luca della Robbia e Nanni di Banco. Tutti questi artisti, sull’esempio di Ghiberti, mitigarono gli “estremismi" di Donatello e, fondendo un linguaggio sobriamente classico con un moderato gusto ornamentale di derivazione gotica, permisero la diffusione dei motivi rinascimentali.
Iacopo della Quercia e il classicismo
Iacopo della Quercia (1371 circa-1438) è senz’altro lo scultore non fiorentino più importante della prima metà del Quattrocento. Senese, si formò in ambito tardogotico, ma si dimostrò interessato anche al nuovo classicismo diffusosi a Firenze. Ne è testimonianza il Monumento funerario di llaria del Carretto(1406-07), commissionato dal signore di Lucca Paolo Guinigi in memoria della giovanissima moglie. Il motivo della defunta sdraiata è tratto dai monumenti tardogotici, mentre il sarcofago è di chiara matrice classica, con la successione di putti che reggono festoni. L'artista ha scolpito la figura di llaria con commovente delicatezza e grande naturalismo: la giovane, elegantemente vestita, ha le mani intrecciate sul grembo e pare addormentata, mentre i tratti del viso sono distesi e quasi sorridenti; la delicata lavorazione del marmo sottolinea la morbidezza delle pieghe della stoffa, l’affossamento causato dal peso della testa sul doppio cuscino, la vivacità del cagnolino ai piedi della defunta, simbolo di fedeltà coniugale. La composizione è sobria e ispirata ai valori dell’Umanesimo, di cui questo monumento è stato spesso considerato il primo esempio scultoreo.
Nanni di Banco e i Quattro santi
II fiorentino Nanni di Banco (1380 circa-1421) si formò presso il cantiere di Santa Maria del Fiore. Nei primi anni del Quattrocento entrò in società con Donatello, di cui condivise gli ideali e le sperimentazioni, ma dal quale si distinse per un più marcato classicismo e una maggiore solennità. Il suo capolavoro è il gruppo scultoreo con i Quattro santi coronati, eseguito tra il 1412 e il 1416 per un tabernacolo esterno di Orsanmichele. Secondo un’impostazione innovativa, i quattro martiri sono disposti a semicerchio entro la nicchia: la posizione costringe le figure a un diverso rapporto con la luce - le statue esterne sono più illuminate, più in ombra quelle interne, sottolineando la loro collocazione nello spazio. I santi appaiono come quattro togati romani, monumentali e solenni come statue antiche.
I volti, austeri e nobili, si ispirano ai busti degli imperatori romani, mentre i corpi mostrano grande dimestichezza con l’anatomia, con i loro panneggi morbidi e naturali.
Domande da interrogazione
- Quali furono le reazioni al percorso artistico di Donatello nei primi decenni del Quattrocento a Firenze?
- Qual è l'importanza del Monumento funerario di Ilaria del Carretto?
- In che modo Nanni di Banco si distinse da Donatello?
- Quali elementi caratterizzano il gruppo scultoreo dei Quattro santi coronati di Nanni di Banco?
Il percorso artistico di Donatello suscitò reazioni diverse: da un lato, uno stile naturalistico e virtuoso come quello di Iacopo della Quercia; dall'altro, un classicismo che imitava i modelli antichi, come in Luca della Robbia e Nanni di Banco.
Il Monumento funerario di Ilaria del Carretto, realizzato da Iacopo della Quercia, è un esempio di fusione tra elementi tardogotici e classicismo, con una rappresentazione delicata e naturalistica della defunta, considerato il primo esempio scultoreo ispirato ai valori dell'Umanesimo.
Nanni di Banco si distinse da Donatello per un marcato classicismo e una maggiore solennità, come dimostrato nel suo capolavoro, il gruppo scultoreo dei Quattro santi coronati, caratterizzato da una disposizione innovativa e un'ispirazione ai busti degli imperatori romani.
Il gruppo scultoreo dei Quattro santi coronati è caratterizzato da una disposizione a semicerchio che crea un diverso rapporto con la luce, figure monumentali e solenni come statue antiche, e volti ispirati ai busti degli imperatori romani, con un'attenzione all'anatomia e panneggi naturali.