Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La scultura rinascimentale enfatizza l'individualità e l'umanità, distaccandosi dalla rigidità gotica per rappresentare l'uomo in modo realistico.
  • Donatello, con opere come il bronzo equestre di Gattamelata e la statua di S. Giorgio, esprime tratti individuali marcati e una vivida rappresentazione della realtà.
  • Pollaiolo e Jacopo della Quercia mostrano come il Rinascimento affronta la morte con serenità e solennità, evidenziando dettagli anatomici e bellezza nelle sculture funebri.
  • I busti femminili di Laurana, come il ritratto di Eleonora di Aragona, esprimono purezza stilistica attraverso la semplicità delle forme e l'assenza di decorazioni superflue.
  • Il monumento equestre al Colleoni di Verrocchio e le opere di Michelangelo, come il Mosè e i Prigioni, esemplificano la tensione dinamica e la forza interiore nella scultura rinascimentale.

Indice

  1. La scultura rinascimentale
  2. Donatello e le sue opere
  3. Pollaiolo e la morte nel Rinascimento
  4. Jacopo della Quercia e Ilaria del Carretto
  5. Laurana e i busti femminili
  6. Verrocchio e il monumento al Colleoni
  7. Michelangelo e le sue opere

La scultura rinascimentale

La scultura del Rinascimento, come del resto anche la pittura, interpreta ed esalta l’uomo in tutte le sue componenti. Essa riproduce i suoi atteggiamenti e le sue espressioni da cui arriviamo a capire il carattere, i desideri e la volontà del modello che l’artista intende riprodurre. Per questo motivo la scultura rinascimentale si distacca notevolmente da quella gotica. Le sculture gotiche esprimono una convezione religiosa della vita e danno poco valore al singolo individuo: da ciò deriva l’impressione di rigidezza. Invece, lo scultore rinascimentale intende rappresentare proprio l’individuo vivo, fatto di materia e di spirito, cioè l’uomo che aspira a Dio, ma che vive sulla terra e che è preso da gioie e da dolori.

Donatello e le sue opere

Un esempio di tale affermazione ci può essere fornita dal bronzo equestre di Donatello, raffigurante il condottiero Gattamelata. Nel volto dell’uomo individuiamo i potenti tratti individuali di un uomo rinascimentale, di un dominatore sicuro di sé, diffidente e molto astuto, fortemente deciso a raggiungere il suo scopo ad ogni costo. Donatello è anche l’autore della scultura, risalente al 1436 che rappresenta il profeta Abacuc, collocata nel Museo di Santa Maria Novella. Essa prova che lo scultore non si adatta ad alcuna limitazione della sua arte perché rinuncia a ogni ricerca di belle forme per scolpire un personaggio eccezionalmente vivo e reale; infatti, per esempio, la testa calva del profeta sottolinea l’espressione pensosa del volto. Significativa è anche la statua, sempre di Donatello, risalente al 1416, e che rappresenta S. Giorgio. Tutta la figura esprime nobiltà e azione: i lineamenti del viso sono marcati e volitivi. La statua è esposta nel Museo del Bargello a Firenze.

Pollaiolo e la morte nel Rinascimento

Allo stesso periodo appartiene il monumento funebre del papa Sisto V, scolpito dal Pollaiolo. Anche nella morte, il volto del Pontefice conserva un aspetto molto rigoroso; d’altra parte il Pollaiolo fu attratto particolarmente dallo studio anatomico del corpo umano. Da notare anche la ricchezza dell’ornato che caratterizza la tiara.

Jacopo della Quercia e Ilaria del Carretto

Nel Rinascimento, la morte non viene mai concepita con atteggiamento di paura come nel Medioevo, bensì essa è dominata da un pensiero sereno e solenne. Un esempio di questo concetto ci è dato dal sarcofago di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia, conservato nella cattedrale di Lucca. La leggenda racconta che il popolo della città, mentre si accingeva a distruggere la tomba di Ilaria per odio contro il marito Paolo Guinigi, si arrestò davanti alla bellezza della scultura che rappresentava la giovane donna serenamente assopita.

Laurana e i busti femminili

Degni di nota sono anche i busti femminili scolpiti dal Laurana. Fra questi, il più famoso è il ritratto di Eleonora di Aragona del 1468, esposto a Palermo, nel Museo Nazionale. La scultura emana un’espressione di grande purezza poiché lo scultore elimina ogni particolare della decorazione che potrebbe essere superfluo. La cuffia, per esempio, è scolpita in modo perfettamente aderente alla testa e questo crea continuità fra la linea del volto e quello della nuca.

Verrocchio e il monumento al Colleoni

Nel 1488, il Verrocchio realizza il monumento equestre al Colleoni. Il volto del cavaliere non è un ritratto, ma una maschera dall’aspetto feroce che guarda in direzione del nemico per impaurirlo con il solo sguardo. Il cavallo e il cavaliere sono presa da un movimento in avanti e i particolari anatomici dell’uomo e dell’animale hanno questo scopo; infatti, sotto la pelle del cavallo, si scorgono i tendini che vibrano e le vene gonfie.

Michelangelo e le sue opere

Nel passare in rassegna la scultura rinascimentale non possiamo tralasciare le opere di Michelangelo e in modo particolare il Mosè e almeno uno dei Prigioni. La statua del Mosè, in marmo, fu ultimata nel 1516 ed è collocata a Roma, nella chiesa di San Pietro in Vincoli. Dalla figura del volto traspare una grande forza morale e un’energia grandiosa, come ci appare dalla descrizione della Bibbia. A Firenze, all’Accademia delle Belle Arti, è esposto un Prigione che in origine faceva parte del progetto per la tomba del papa, Giulio II. L’opera è incompiuta, ma per questo, il personaggio sembra essere animato da una grande forza interiore che lo spinge a liberarsi dal blocco di marmo in cui, in parte, è ancora imprigionato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale differenza tra la scultura rinascimentale e quella gotica?
  2. La scultura rinascimentale esalta l'individuo e le sue espressioni, mentre quella gotica si concentra su una visione religiosa della vita, dando poco valore al singolo individuo.

  3. Quali sono alcune delle opere più significative di Donatello menzionate nel testo?
  4. Le opere significative di Donatello includono il bronzo equestre di Gattamelata, la scultura del profeta Abacuc e la statua di S. Giorgio.

  5. Come viene rappresentata la morte nella scultura rinascimentale rispetto al Medioevo?
  6. Nel Rinascimento, la morte è concepita con un pensiero sereno e solenne, a differenza del Medioevo dove era vista con paura.

  7. Qual è l'importanza del sarcofago di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia?
  8. Il sarcofago di Ilaria del Carretto è un esempio di bellezza scultorea che ha fermato la distruzione da parte del popolo, mostrando una giovane donna serenamente assopita.

  9. Quali caratteristiche distinguono il monumento equestre al Colleoni di Verrocchio?
  10. Il monumento equestre al Colleoni presenta un cavaliere con una maschera feroce e un cavallo in movimento, con dettagli anatomici che esprimono forza e dinamismo.

Domande e risposte