Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Venere dormiente di Giorgione, completata nel 1510, è un esempio chiave dello stile veneziano del periodo, caratterizzato da soggetti sensuali.
  • Originariamente includeva una figura di Cupido, rimossa nel 1843, e la posizione della figura è conosciuta come "posa odalisca", popolare nei ritratti di Venere.
  • Il dipinto mostra Venere dormiente in una natura sensuale, suggerendo un'armonia tra la figura e l'ambiente naturale circostante.
  • L'opera utilizza un contrasto cromatico tra le tonalità calde del paesaggio e i colori freddi delle lenzuola, con possibili contributi di Tiziano.
  • La collaborazione tra Giorgione e Tiziano evidenzia una fusione di stili, con Tiziano che potrebbe aver completato il paesaggio e altre parti dell'opera.

Indice

  1. L'origine dell'opera
  2. Stile e ispirazione artistica
  3. Dettagli del dipinto
  4. Interpretazione e simbolismo
  5. Collaborazione con Tiziano
  6. Confronto con Tiziano

L'origine dell'opera

L’opera è stata realizzata nel 1510 e attualmente è conservata alla Gemäldegalerie di Dresda. Il committente fu la famiglia Marcello, che sosteneva di discendere dalla Gens Iulia, che a loro volta potevano contare fra gli antenati lo stesso Enea, figlio di Venere.

Stile e ispirazione artistica

Giorgione ha sfruttato il nuovo stile in uso a Venezia in quegli anni attraverso soggetti sensuali. La Venere dormiente è un esempio calzante. La figura distesa era originariamente accompagnata da una piccola figura di Cupido, ma essa fu eliminata nel 1843. Una simile posa era molto popolare: Conosciuta anche come la posa odalisca, è stato il modo con cui gli artisti hanno dipinto le donne (in particolare Venere) per centinaia di anni, forse temendo la controversia che sarebbe nata, dipingendo una donna - anche se una dea - in una posa più erotica. Molti pittori si sono ispirati a Giorgione: il Bronzino, Artemisia Gentileschi, Velasquez, fino a Ingres. Manet, con Olympia è stato il primo pittore a mostrare un nudo di donna che guarda direttamente lo spettatore, senza alcuna vergogna nella sua posa provocatoria e nella sua esibizione della sessualità.

Dettagli del dipinto

Giorgione ha collocato la Venere su tutta la larghezza del dipinto. Allunga un braccio dietro la testa, formando un prolungamento del corpo, le cui dolci curve riprendono le colline lussureggianti e dai dolci pendii del paesaggio alle spalle e suggeriscono un certo rapporto tra la donna raffigurata e la natura.

Interpretazione e simbolismo

La posa raffigura Venere in una natura sensuale; tuttavia il fatto che sembri dormire suggerisce che l’intento non sia chiaramente sessuale, poiché essa non si sta preparando per uno sguardo maschile. Lo stato rilassato in cui si trova, con una mano che le culla la testa e l'altra che le copre delicatamente l'inguine, suggerisce un'unità del suo corpo con la natura. La sensualità di Venere è accresciuta dalle sue labbra rosse, dal velluto rosso intenso e dal drappeggio di raso bianco su cui giace il suo corpo dall’aspetto morbido e sensuale. È significativo che stia dormendo, quindi la questione del decoro viene aggirata. Il suo sonno implica il sogno e il trasporto della figura in un altro mondo. Così il dipinto può essere interpretato come un'evocazione poetica di un idillio classico. Infatti, vicino al corpo disteso, si notano dei piccoli fiori di campo che alcuni critici hanno ipotizzato che potessero essere degli anemoni, un fiore legato alla storia di Venere e Adone. Questo dettaglio ci porta a pensare che Venere stia sognando il suo amante; inoltre la posizione della mano sul pube lascia sottintendere che essa sta sognando di vivere un appagamento sensuale.

Benché l'opera d'arte utilizzi tonalità prevalentemente calde, a simboleggiare il calore e la bellezza della natura, le lenzuola su cui è sdraiata la donna sono di un colore argento, piuttosto freddo. È un netto contrasto non solo con le ricche sfumature rosse del lenzuolo sotto testa della dea, ma anche con la tavolozza dei colori del dipinto nel suo insieme. Ciò potrebbe ragionevolmente far supporre che certe colorazioni siano state un'aggiunte successivamente di Tiziano.

Collaborazione con Tiziano

Diverse opere di grande bellezza legate a Giorgione coinvolgono la collaborazione di un altro maestro. Nella Venere dormiente una parte significativa fu assunta da Tiziano, soprattutto nel paesaggio mentre la figura distesa è generalmente considerata essere opera di Giorgione. Il disegno è solo accennato, perché i contorni delle figure sono sfocati per produrre una transizione graduale tra la carne modellata e la superficie circostante. Ma i bordi sono comunque leggibili e formano una forma appiattita a losanga, pallida, simile a un collage che giace vicino al piano dell'immagine, un dispositivo preferito rispetto alla giustapposizione di luci e ombre per evocare un'illusione di tridimensionalità. Giorgione ha sfruttato appieno il potenziale sensuale sia del mezzo che del soggetto. C'è un'aria decisamente erotica nella giovane donna totalmente incosciente, la cui carne pallida è in contrasto con il panno di seta.

Confronto con Tiziano

Se confrontiamo con la Venere di Urbino di Tiziano le differenze tra i due diventano evidenti poiché Tiziano ha ripreso quasi testualmente da Giorgione la posa e il tipo di figura. Se la Venere dormiente fu effettivamente completata da Tiziano, come spesso si presume, l'effetto complessivo rimane strettamente connesso allo stile di Giorgione, e si potrebbe anche supporre che cada cronologicamente verso la fine della sua breve carriera, poiché si dovrebbe supporre che sia stato lasciato incompiuto alla sua morte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la storia dietro la commissione della "Venere dormiente" di Giorgione?
  2. L'opera fu commissionata dalla famiglia Marcello, che sosteneva di discendere dalla Gens Iulia, collegata a Enea, figlio di Venere.

  3. Quali sono le caratteristiche principali della posa di Venere nel dipinto?
  4. Venere è raffigurata distesa, con un braccio dietro la testa e l'altra mano che copre delicatamente l'inguine, suggerendo un'unità con la natura e una sensualità non esplicitamente sessuale.

  5. Qual è il significato dei fiori di campo nel dipinto?
  6. I fiori di campo, ipotizzati come anemoni, sono legati alla storia di Venere e Adone, suggerendo che Venere stia sognando il suo amante e un appagamento sensuale.

  7. Qual è il ruolo di Tiziano nella realizzazione della "Venere dormiente"?
  8. Tiziano ha contribuito significativamente al paesaggio del dipinto, mentre la figura distesa è generalmente attribuita a Giorgione.

  9. Come si confronta la "Venere dormiente" di Giorgione con la "Venere di Urbino" di Tiziano?
  10. Sebbene Tiziano abbia ripreso la posa e il tipo di figura da Giorgione, le differenze tra le due opere sono evidenti, con la "Venere dormiente" che mantiene lo stile di Giorgione.

Domande e risposte