eddie guerrero
Genius
4 min. di lettura
Vota 3,5 / 5

Concetti Chiave

  • Géricault scelse l'episodio drammatico del naufragio della nave Medusa nel 1816 per il suo dipinto, focalizzandosi sul momento in cui i naufraghi avvistano una nave all'orizzonte senza riuscire a farsi notare.
  • Il pittore si documentò ampiamente, parlando con superstiti e visitando obitori, ma il dipinto diverge in alcuni particolari dalla realtà per dare un'impronta più universale.
  • La composizione del quadro utilizza diagonali convergenti per creare tensione verso l'orizzonte, accentuata da riflessi rossastri e un vento che soffia in direzione opposta alla nave della speranza.
  • I corpi modellati come statue e colpiti da una luce solida rappresentano la sofferenza, mentre elementi come i calzini aggiungono un tocco di realismo e contemporaneità.
  • L'opera fu interpretata anche come un'allegoria politica, vista da alcuni come una critica al governo e un simbolo della società francese in difficoltà.

Gericault, Jean Louis Théodore

La zattera della medusa

Indice

  1. Il naufragio della Medusa
  2. La rappresentazione del dolore
  3. Contrasti e simbolismo

Il naufragio della Medusa

Géricault scelse un tragico episodio della storia contemporanea che si era verificato nel 1816 (il dipinto è del 1818) al largo dell’Africa occidentale: il naufragio della nave Medusa, con la conseguente salita di 150 persone su una zattera che andò alla deriva per parecchi giorni, in un crescendo di orrore, fino a quando la nave della salvezza, l’Argo, recuperò solo una quindicina di superstiti. Il pittore fu a lungo indeciso sul soggetto, varando varie possibilità, da un ammutinamento sulla zattera alla scena di cannibalismo, dalla messa in mare della zattera alla salvezza finale, ma si decise poi per il momento altamente drammatico come quello in cui i naufraghi avvistano una nave all’orizzonte ama non riescono a farsi notare. Si documentò parecchio, leggendo i resoconti, parlando con i superstiti e visitando gli obitori ma ciò non significa che intendesse fornire un’istantanea del tutto corrispondente al vero e infatti molti particolari divergono dalla realtà: la zattera era molto più grande, manca un posto di osservazione sull’albero, ecc.

La rappresentazione del dolore

La riduzione all’essenziale rispondeva all’esigenza di sottrarre alla vicenda tratti cronachistici per darle un’impronta più universale. Géricault rappresentò dunque tutte le sfumature del dolore fisico e dell’angoscia morale nella massa di persone sulla zattera. È interessante come abbia scelto uno stile epico e grandioso per rappresentare un fatto di cronaca che coinvolgeva gente comune e non eroi. La scena è costruita su un sistema di diagonali che convergono verso due apici (l’albero e la camicia sventolata), creando così una tensione verso l’orizzonte dove si allontana la nave della possibile salvezza. Il vento (rappresentazione di disperazione) infatti, come si nota dalla vela, soffia in direzione opposta alla nave (rappresentazione di speranza) e il mare spinge inesorabile la zattera. Gli stessi riflessi rossastri del sole al tramonto accentuano la drammaticità della scena. I corpi sono modellati come se fossero statue e sono colpiti da una luce che dà loro solidità, in primo piano i cadaveri sono testimonianza della lunga sofferenza patita ma pur sempre nella loro prorompente perfezione. Anche se i nudi sono classici i calzini sono un elemento che rende il senso del tempo e della contemporaneità e quindi sono elementi che possono esser considerati realisti.

Contrasti e simbolismo

Géricault dipinge la vita nella sua contraddittorietà: bello/brutto; speranza/disperazione. A destra del quadro è rappresentata la speranza con un uomo che sventola un panno bianco e la nave che si allontana, a sinistra è rappresentata la disperazione e la morte.
Il pubblico ammirò la potenza della rappresentazione, ma la critica restava perplessa davanti alla presunta mancanza di ordine nella scena e davanti alle tonalità cupe. Frequente fu una lettura in chiave politica, come se l’opera si allineasse con l’opposizione che aveva criticato il governo per aver messo a tacere la vicenda del naufragio; al di là di questo il quadro venne considerato come un’allegoria politica: “E’ la Francia stessa, è la nostra società che si imbarca su quella zattera”, scrive un contemporaneo di Géricault vedendo la zattera come allegoria di sofferenza e morte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'episodio storico rappresentato nel dipinto "La zattera della Medusa" di Géricault?
  2. Il dipinto rappresenta il naufragio della nave Medusa avvenuto nel 1816, dove 150 persone salirono su una zattera alla deriva, con solo una quindicina di superstiti salvati dalla nave Argo.

  3. Come ha scelto Géricault il momento da rappresentare nel suo dipinto?
  4. Géricault ha scelto di rappresentare il momento drammatico in cui i naufraghi avvistano una nave all'orizzonte ma non riescono a farsi notare, dopo aver considerato varie possibilità narrative.

  5. Quali elementi stilistici ha utilizzato Géricault per creare tensione nel dipinto?
  6. Ha utilizzato un sistema di diagonali convergenti verso due apici e il contrasto tra vento e mare per creare tensione, accentuato dai riflessi rossastri del sole al tramonto.

  7. Come viene rappresentata la contraddittorietà della vita nel dipinto?
  8. Géricault dipinge la contraddittorietà della vita attraverso il contrasto tra bello e brutto, speranza e disperazione, con elementi realistici come i calzini che indicano contemporaneità.

  9. Qual è stata la reazione del pubblico e della critica al dipinto?
  10. Il pubblico ammirò la potenza della rappresentazione, mentre la critica era perplessa per la presunta mancanza di ordine e le tonalità cupe, con frequenti letture politiche dell'opera.

Domande e risposte