Concetti Chiave
- Donatello, durante il Decennio Padovano, realizzò l'Altare del Santo e il Monumento Equestre al Gattamelata.
- Il Monumento Equestre al Gattamelata a Padova si ispira al Monumento Equestre a Marco Aurelio, visto da Donatello a Roma.
- La scultura di Donatello evidenzia un forte rapporto tra cavallo e condottiero, con una posa più sciolta rispetto al modello romano.
- Donatello si focalizza sulla veridicità dei soggetti, con dettagli realistici come rughe e venature sul cavallo.
- Il volto del Gattamelata è realistico, con uno sguardo fiero e sicuro, rappresentando fedelmente il condottiero Erasmo Da Narni.
Indice
Donatello e il decennio padovano
Donato Di Bardi, detto Donatello, durante il suo cosiddetto Decennio Padovano (permanenza a Padova di dieci anni dal 1443 al 1453) lavorò a due sue opere scultoree: l'Altare del Santo per la Basilica di Sant'Antonio e il Monumento Equestre al Gattamelata.
Monumento equestre al Gattamelata
Il Monumento Equestre al Gattamelata è una statua in bronzo sita a Piazza del Santo a Padova la quale di ispira al Monumento Equestre a Marco Aurelio di epoca romana sito a Piazza del Campidoglio (sul Campidoglio) dietro i Fori Romani.
Su tale statua di epoca classica vi mise mano Michelangelo che la rinnovò e Donatello poté vederla (ed ispirarsi ad essa) nel suo viaggio a Roma con Filippo Brunelleschi.
Il monumento è dedicato al condottiero della repubblica veneta Erasmo Da Narni detto il Gattamelata.
Differenze tra i monumenti
Le principali differenze tra il monumento eretto da Donatello e quello di epoca romana entrambi sopracitati, sono le seguenti: nel monumento del Donatello, il rapporto tra cavallo e condottiero è molto più forte (c'è più interazione tra i due), la posa è molto più sciolta e le zampe del cavallo sono più realistiche e morbide nei movimenti.
Importante è per Donatello la veridicità dei suoi personaggi: le venature sul cavallo esaltano particolari realistici e naturalistici così come la stessa torsione del capo, il volto del Gattamelata è segnato da rughe e stempiatura (nessuna intenzione di abbellire un personaggio ma soltanto di renderlo il più fedele possibile alla realtà) e lo sguardo e fiero e sicuro di sé rivolto verso l'orizzonte.