Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il monumento equestre al Gattamelata, creato da Donatello a Padova tra il 1447 e il 1453, rappresenta il primo esempio di statua celebrativa rinascimentale.
  • Donatello trae ispirazione dalla quadriga di San Marco per il cavallo e dalla statua di Marco Aurelio per la figura di Gattamelata.
  • La statua rompe con la tradizione classica, essendo indipendente dall'architettura e rappresentando il condottiero in movimento deciso e ponderato.
  • L'opera enfatizza l'unità tra uomo e cavallo, simbolizzando il controllo intellettuale e la capacità di dominare con abilità e valore.
  • Il Gattamelata è rappresentato senza elmo, sottolineando l'uso della ragione nella battaglia, con un'armatura riccamente decorata che evidenzia i contrasti di chiaro e scuro.

Indice

  1. Donatello e il monumento a Gattamelata
  2. Innovazione nella scultura equestre
  3. Unità tra cavallo e cavaliere
  4. Simbolismo e dettagli artistici

Donatello e il monumento a Gattamelata

Il monumento è stato realizzato da Donatello durante il suo soggiorno a Padova dal 1447 al 1453. Gattamelata era un condottiero della repubblica di Venezia, Erasmo da Narni. Esso sorge nel mezzo della piazza antistante alla basilica di Sant’Antonio e costituisce il primo monumento a scopo celebrativo, dopo la scultura romana.

Fino ad allora, monumenti di questo tipo venivano collocati sopra un sepolcro e quindi con scopo funerario. Infatti, inizialmente l’opera era destinata a far parte di un cenotafio, ma, successivamente, fu deciso di cambiare destinazione. Durante il Rinascimento alcuni pittori hanno rappresentato dei cavalli, ma non è a essi che Donatello ha tratto l’ispirazione; infatti, pare che, per raffigurare il cavallo si sia servito della quadriga esistente nella basilica di San Marco, a Venezia. Invece, per l’uomo, l’artista si è aspirato alla statua di Marco Aurelio.

Innovazione nella scultura equestre

Innanzitutto bisogna sottolineare che dall’antichità classica è la prima volta che una statua equestre è svincolata dal concetto di scultura come parte integrante dell’architettura, cioè addossata a un muro o collocata dentro una nicchia. Pertanto, il condottiero sembra muoversi, con lentezza, ma con decisione; la sua non è un’impetuosa marcia da conquistatore, ma un modo di incedere di colui che è cosciente di possedere una superiorità intellettuale.

Unità tra cavallo e cavaliere

Il cavallo costituisce un blocco orizzontale che poggia con solidità sulle quattro zampe e il cavaliere costituisce con esso un insieme unico. Anche gli speroni sono disposti orizzontalmente rispetto al corpo dell’animale, mentre l’altezza dell’uomo corrisponde alla massima elevazione del cavallo, costituita dalla criniera. Questa unità uomo-cavallo è indicata anche dalla spada posta, ovviamente in senso obliquo, e discendente verso la parte posteriore dell’animale oltre ad indicare la direzione di marcia.

Simbolismo e dettagli artistici

Il fatto che nella statua manchino atteggiamenti violenti e irrompenti, come ci si aspetterebbe in uno scontro armato, dimostra che la battaglia è condotta dall’intelligenza dell’uomo e non solo dalla cieca violenza. Questa affermazione è confermata anche dal fatto che Gattamelata ha il capo scoperto: un elmo lo avrebbe trasformato in una macchina da guerra. Le labbra serrate e sottili mostrano la sua determinazione e che sta guidando il cavallo verso una battaglia di cui ha meditato a lungo le strategie: ancora una volta è la ragione che predomina. Il condottiero non è idealizzato: esso è rappresentato nella sua età matura, un aspetto conquistato con tante vittorie, ma anche sconfitte. Per dimostrare che egli era capace, con la sua abilità e il suo valore, di domare anche animali giganteschi o selvaggi, le proporzioni del cavallo sono superiori a quelle dell’uomo. L’espressione del cavallo è quella di un animale irrequieto che però il padrone riesce a dominare con forza e determinazione. Di particolare interesse artistico è l’armatura del Gattamelata: essa riccamente decorata e messa in risalto da un’alternanza di chiari e scuri. Con quest’opera, Donatello ha avuto il merito di rinnovare la scultura equestre con le caratteristiche che saranno conservate fino all’Ottocento.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica del Monumento equestre al Gattamelata di Donatello?
  2. Il monumento è significativo perché è il primo monumento a scopo celebrativo dopo la scultura romana, svincolato dal concetto di scultura come parte integrante dell'architettura.

  3. Da dove Donatello ha tratto ispirazione per la rappresentazione del cavallo e dell'uomo?
  4. Donatello si è ispirato alla quadriga della basilica di San Marco per il cavallo e alla statua di Marco Aurelio per l'uomo.

  5. Quali sono le caratteristiche principali del cavallo e del cavaliere nel monumento?
  6. Il cavallo è un blocco orizzontale solido, mentre il cavaliere e il cavallo formano un insieme unico. La spada obliqua indica la direzione di marcia, e l'assenza di atteggiamenti violenti sottolinea l'intelligenza del condottiero.

  7. Come viene rappresentato Gattamelata nel monumento?
  8. Gattamelata è rappresentato nella sua età matura, con il capo scoperto, labbra serrate e sottili, dimostrando determinazione e intelligenza strategica, senza idealizzazione.

Domande e risposte