Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Madame de Pompadour, amante di Luigi XV, era nota per la sua bellezza, intelligenza e cultura, e mantenne un ruolo influente a Versailles anche dopo aver cessato di essere l'amante del re.
  • Il ritratto di Quentin de la Tour rappresenta la Marchesa come una figura raffinata e colta, circondata da oggetti d'arte e libri che riflettono il suo legame con l'élite intellettuale del tempo.
  • Il dipinto a pastello, una composizione equilibrata secondo i criteri accademici dell'epoca, mostra la Marchesa con un abito sontuoso e un effetto di prospettiva ben studiato.
  • Il pittore ha utilizzato una tavolozza cromatica sobria ma elegante, con sfumature di blu, ocra e oro che danno al ritratto un aspetto formale e armonioso.
  • Madame de Pompadour desiderava un ritratto che la mostrasse come una donna del suo tempo, colta e innovativa, piuttosto che un tradizionale ritratto cerimoniale di prestigio e potere.

Indice

  1. L'ascesa di madame de Pompadour
  2. Il ritratto di una donna colta
  3. L'opera di Quentin de la Tour
  4. Eleganza e sobrietà cromatica
  5. Una donna innovativa e colta

L'ascesa di madame de Pompadour

Nel 1745, Madame de Pompadour divenne l'amante titolare del re di Francia, Luigi XV. Il sovrano le concesse il titolo di marchesa di Pompadour e un'importante rendita che le permise di acquistare diversi castelli, tra cui l'attuale Palazzo dell'Eliseo.

Luigi XV non aveva scelto una qualsiasi.

Per la sua bellezza, intelligenza e cultura, superava la maggior parte delle cortigiane, a tal punto che quando cessò di essere l'amante del re nel 1751, egli non poté farne a meno. Restò amica e confidente del sovrano e rimase a Versailles. Ultimo privilegio: mentre un cortigiano non doveva morire nel luogo in cui risiedeva il re, la marchesa morì nella Reggia di Versailles nel 1764. Aveva solo 42 anni.

Il ritratto di una donna colta

L'artista crea un'immagine di raffinatezza e cultura. Vestita con un sontuoso abito francese, la marchesa appare circondata da oggetti d'arte e libri. Voleva quindi evidenziare i suoi rapporti con l'élite intellettuale del secolo e, di conseguenza, distinguersi dalle cortigiane ordinarie, per le quali l'Illuminismo rappresentava un pericolo. Questo ritratto, quasi politico, di una figura controversa nella storia della Francia, tuttavia, riflette una realtà: la marchesa aveva ricevuto un'educazione completa e aveva sempre mostrato interesse per la vita culturale. Al castello di Étiolles, quando viveva con il marito, aveva costruito un piccolo teatro dove organizzava degli spettacoli per i parenti. Prese le difese dei filosofi e soprattutto di Voltaire, il cui deismo non era incompatibile con la monarchia di origine divina. Inoltre, poiché la pubblicazione dei primi volumi dell'Enciclopedia era stata proibita, essa si schierò dalla parte dell'opera e sostenne Diderot e D'Alembert.

Il ritratto di Quentin de la Tour ci presenta, pertanto, la reale personalità della marchesa di Pompadour, calata nel contesto culturale in cui è vissuta.

L'opera di Quentin de la Tour

Un dipinto a pastello di queste dimensioni è un'impresa. La commissione fu data tra il 1748 e il 1751 e il ritratto fu completato solo nel 1755. Pertanto, Quentin de la Tour vi lavorò per diversi anni. Solo il volto è stato dipinto a pastello, in seguito a tre schizzi preparatori. Il resto è frutto di una composizione in laboratorio. Questa composizione è anche perfettamente bilanciata, in conformità con i criteri accademici del tempo. Il pittore raffigura la marchesa seduta su una poltrona, che le permette di ottenere un motivo centrale approssimativamente piramidale; infatti, l’asse della piramide che passa attraverso l'occhio sinistro del personaggio e costituisce la mediana del dipinto. Il tappeto costituisce la base della piramide e i relativi motivi servono a dare profondità al dipinto, una tecnica comunemente usata dal XV secolo per produrre un effetto di prospettiva.

Il pittore è stato in grado di imprimere sulla sua composizione morbidezza ed eleganza. Seguendo lo sguardo pensieroso della marchesa, scopriamo a sinistra le curve delle poltrone rococò e le pieghe dell'abito. De la Tour si occupò in particolare dell'abito, noto come di stile francese, riflettendo la moda adottata dall'alta aristocrazia parigina dell'epoca, al di fuori delle cerimonie ufficiali. Formato da un corpetto con scollo quadrato e un'ampia gonna indossata su cesti, questo abito ha anche una coda sul retro che può essere vista a sinistra con il tessuto che si stende sul tappeto. L'effetto satinato, le pieghe e il tessuto di seta sono stati particolarmente lavorati perché sono evidenziati i motivi intrecciati in rilievo: fogliame dorato, ramoscelli blu e piccoli fiori rosa. Per ottenere questi effetti è necessaria un'eccezionale padronanza del pastello ma anche un notevole lavoro ed un’estrema meticolosità.

Eleganza e sobrietà cromatica

Quentin de la Tour ha avuto il genio di adottare una sobrietà cromatica molto accademica, ma che conferisce una rara eleganza al suo lavoro. Combina principalmente sfumature di blu, ocra e oro. Lavorando su carta bluastra, ha scelto di mantenere uno sfondo blu, anche per il paesaggio posto dietro il baldacchino. La doratura dei mobili, dei libri e dell'abito si armonizza perfettamente con questo blu intenso. Nel XVIII secolo, inoltre, questi colori rendevano un ritratto più formale perché erano vicini alla bandiera fleur-de-lis (= fiore di giglio) dei re di Francia. Un blu più chiaro viene utilizzato per la copertina della partitura, gli arazzi delle poltrone e i nastri del cartone da disegno. Sfumature di blu punteggiano l'abito.

Una donna innovativa e colta

Madame de Pompadour non chiese al pittore un ritratto ufficiale per rappresentare prestigio, potere e ricchezza. Il tradizionale ritratto cerimoniale non le interessava, perché voleva apparire come una donna colta del suo secolo, nel suo ambiente domestico, senza gioielli, ma circondata da oggetti che testimoniassero i suoi interessi. De la Tour ha risposto perfettamente al desiderio della sua committente, che, comunque, doveva rimanere piuttosto vago e che spettava all'artista interpretare.

C'è sicuramente una parte di provocazione nella scelta dei titoli rappresentati: Pastor Fido, tragi-commedia di Giovanni Battista Guarini, La Henriade, il poema di Voltaire alla gloria di Enrico IV e la tolleranza, De l'esprit des lois, saggio di filosofia politica di Montesquieu e Volume IV de L’Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, un'opera bandita dalla pubblicazione nel 1752. La marchesa, ex amante del re, si presenta, così, come alleata dei filosofi dell'Illuminismo. Vuole lasciare in eredità un'immagine di se stessa probabilmente più vicina a quella che era diventata all'età della realizzazione del ritratto, anche se le sue scelte non sarebbero state condivise da Luigi XV che, in ogni modo, rimane suo amico.

Oltre al teatro e alla filosofia, la marchesa volle dimostrare di essere interessata alla pittura, con il cartone da disegno posto sul pavimento, e alla musica, con la partitura che sfogliava e la chitarra barocca posta sulla poltrona.

La donna colta e sensibile, con una mente aperta sul futuro, sostituisce qui la moglie obbediente e pia che era il modello emblematico del ritratto femminile fino al XVII secolo. Il ritratto di Quentin de la Tour segna quindi una pietra miliare. Nel corso del XVIII secolo, François Boucher aveva condotto il ritratto femminile verso la leggerezza, persino verso la futilità. Quentin de la Tour, con la complicità di Madame de Pompadour, dà alla donna un'immagine innovativa, unendo bellezza e intelligenza.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Madame de Pompadour e quale ruolo ha avuto nella corte di Luigi XV?
  2. Madame de Pompadour era l'amante titolare di Luigi XV, re di Francia, e divenne marchesa di Pompadour. Anche dopo aver cessato di essere l'amante del re, rimase sua amica e confidente, vivendo a Versailles fino alla sua morte nel 1764.

  3. Quali sono le caratteristiche principali del ritratto di Madame de Pompadour realizzato da Quentin de la Tour?
  4. Il ritratto di Quentin de la Tour è un capolavoro dell'arte del pastello, caratterizzato da una composizione bilanciata e un uso sobrio del cromatismo. Raffigura la marchesa in un ambiente domestico, circondata da oggetti d'arte e libri, evidenziando la sua cultura e intelligenza.

  5. In che modo il ritratto di Madame de Pompadour si differenzia dai tradizionali ritratti cerimoniali dell'epoca?
  6. Madame de Pompadour non desiderava un ritratto ufficiale che rappresentasse prestigio e ricchezza, ma voleva apparire come una donna colta, senza gioielli, circondata da oggetti che testimoniassero i suoi interessi intellettuali, come la filosofia e la musica.

  7. Quali elementi del ritratto sottolineano l'interesse di Madame de Pompadour per la cultura e l'Illuminismo?
  8. Il ritratto include titoli di opere significative come "Pastor Fido", "La Henriade", "De l'esprit des lois" e "L’Encyclopédie", che riflettono il suo sostegno ai filosofi dell'Illuminismo e il suo interesse per la cultura.

  9. Qual è l'importanza storica del ritratto di Madame de Pompadour di Quentin de la Tour?
  10. Il ritratto segna una pietra miliare nell'evoluzione del ritratto femminile, sostituendo l'immagine della moglie obbediente con quella di una donna colta e sensibile, unendo bellezza e intelligenza, e rappresentando un'immagine innovativa per l'epoca.

Domande e risposte