aurora.leso
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Concetti Chiave

  • Jacques-Louis David, pittore neoclassico, studiò a Roma e fu influenzato da Raffaello, Michelangelo e Caravaggio, concentrandosi su esaltazione civile e razionalità nelle sue opere.
  • Il giuramento degli Orazi è un simbolo del neoclassicismo, con composizione razionale e colori che esaltano la Francia, rappresentando un momento di forza e unità maschile in contrasto con figure femminili più emotive.
  • La morte di Marat, dipinta da David, rappresenta Marat come un eroe rivoluzionario, con elementi semplificati per esaltare la figura e un'atmosfera quasi divina, eliminando la figura di Charlotte Corday.
  • Il confronto con l'opera di Paul Baudry mostra una visione realistica e critica dei rivoluzionari, reintegrando Charlotte Corday e gli elementi realistici dell'ambiente.
  • Nel dipinto di Weerts, l'assassinio di Marat è presentato con maggiore emotività, enfatizzando il popolo e integrando altri personaggi, in uno stile post-impressionista.

Indice

  1. Formazione artistica di David
  2. Esaltazione civile e virtù
  3. Simbolismo e supremazia
  4. Composizione e razionalità
  5. Emozioni e colori
  6. Rivoluzione e sacrificio di Marat
  7. Rappresentazione e semplificazione
  8. Evoluzione della figura di Marat
  9. Napoleone e la committenza

Formazione artistica di David

Pittore neoclassico per eccellenza, vince il Grand Prix, una borsa di studio di 5 anni pagata dall’accademia francese che garantiva la possibilità di studiare da vicino, a Roma, i capolavori dell’arte classica. Tramite l’esperienza romana David si forma: si reca per vari musei italiani, ricopia le architetture e i ruderi, ama Raffaello Michelangelo e Caravaggio, i quali fungeranno da punto di riferimento per la realizzazione della figura maschile nella sua plasticità e perfezione nelle opere di David.

Esaltazione civile e virtù

Nella pittura di questo artista è forte la componente dell’esaltazione civile o la virtù di un personaggio. Egli rappresenterà sempre il momento pregnante, quel momento che aiuta a comprendere la storia al meglio: non è sempre il momento topico ed emozionante, come nel barocco dove il coinvolgimento emotivo era il più forte possibile, data la moderazione dovuta a quiete e razionalità, che si evince dall’ordinata costruzione del quadro. Generalmente si rappresenta o il momento successivo, o quello precedente.

Simbolismo e supremazia

Richiesta a David dal re, opera filomonarchica, è simbolo del neoclassicismo e viene rappresentato a Roma per poi esser trasportato a Roma. Ciò che si vuole fare è riportare ad una voglia di rivalsa da parte della Francia verso le altre nazioni, così come avveniva tra Orazi e Curiazi in periodo monarchico. Roma voleva vincere su Alba longa, schiacciando le potenze circostanti per imporre la sua supremazia.

Composizione e razionalità

È il momento precedente all’avvio della battaglia: il padre degli Orazi consegna le spade, alzando la mano in segno quasi di benedizione, i 3 fratelli Orazi, quasi un tutt’uno, allineati a manifestare un unico potere, salutano il padre e partono per la battaglia. A destra c’è l’elemento più emotivo del quadro, che si discosta dalla parte centrale e opposta: ci sono delle figure femminili che smorzano la scena sia a livello di linee che di colori. Tutto è scelto in modo estremamente razionale nella costruzione, non c’è movimento eccessivo, né un’enfasi particolare. È ambientata in una domus romana, lo sfondo è tripartito: ci sono tre arcate, che fanno da cornice alle figure. A sinistra l’arcata per i fratelli, al centro quella per il padre, a destra per le donne: è una razionalizzazione degli spazi notevole. Le linee sono rigide, per quanto concerne le figure maschili, per dare idea di rigore, forza e possanza, mentre le donne sono quasi inserite in un semicerchio, che addolcisce l’immagine.

Le gambe divaricate, inoltre, danno l’idea di essere solidamente piantate a terra, sostengono un’idea di forza e sicurezza.

Emozioni e colori

Ciò che addolcisce ulteriormente le situazioni del quadro sono i colori: le donne hanno color tenui, per amplificare un’emozione comunque molto composta, e dei colori molto forti e incisivi per la parte maschile. I tre color principali sono bianchi, rossi e blu, per esaltare la Francia: forme, linee, colore e forme rientrano in un progetto studiato e razionale.

L’unica tra le donne, in cui c’è una madre, una moglie e una bambina, c’è la sorella Camilla che manifesta una disperazione più emotiva, forse più coinvolta perché non è solo sorella ma anche fidanzata con uno dei Curiazi: è consapevole che o perderà i fratelli, o il fidanzato (alla fine muore lui).

Rivoluzione e sacrificio di Marat

Realizzata in due versioni, a Bruxelles, dove finirà i suoi giorni, il quadro è filo rivoluzionario. Marat era uno dei protagonisti della rivoluzione francese, amico di David, che lo ha considerato quasi come un eroe. Vedeva in lui una persona importante, un modello da emulare: era medico e politico, David ne vuole rappresentare il carattere, una persona che si dava per il bene del suo paese e del suo popolo.

David rappresenta come momento pregnante l’istante successivo alla morte di Marat, avvenuta nella sorta di vasca da bagno della sua casa. Il corpo è coperto con teli bianchi, perché vi stava molto tempo per problemi di salute, in cui riceveva le persone. È qua che entra improvvisamente una donna, una girondina, Charlotte Corday, ragazza della fazione opposta ai giacobini. Era con la scusa di chiedere una supplica, una lettera in cui si chiede una cortesia, un favore, a Marat. Così, una volta entrata, lo pugnala a morte: questo è ciò che David racconta, il sacrificio di Marat per la Francia, e soprattutto il modo subdolo con cui viene ucciso dalla fazione opposta, tramutandolo come un eroe, quasi divinizzato. Alcuni elementi del quadro lo innalzano a divinità. Il volto è molto realistico, dato che l’autore aveva fatto uno schizzo di ritratto di Marat, comunque una volta morto Marat era stato chiamato per realizzare un disegno per a cronaca.

Rappresentazione e semplificazione

Le pareti non sono così spoglie come David ce le racconta: c’erano mensole, libri e una cartina geografica, ma David lo toglie perché poteva distrarre dalla figura principale, viene tutto depurato tranne un pulviscolo dorato con riferimento quasi teofanico, quasi per illuminare il personaggio come se fosse una divinità per popolo e nazione.

La postura è suggerita da altre opere italiane: il trasporto di cristo morto e la deposizione nel sepolcro. È la figura di cristo che si riprende, paragonando il sacrificio del figlio di dio al sacrificio del rivoluzionario Marat.

David elimina Charlotte Corday completamente: personaggio per lui negativo e da dimenticare, avrebbe discosto in più lo sguardo dalla figura del protagonista, per lui non ha un’importanza tale da dover essere ricordata. Unici elementi che riportano a lei e all’uccisione sono il nome sulla lettera, le gocce di sangue che sporcano anche la lettera e il coltello.

Il contesto è semplificato e impoverito, l’arredamento è ai minimi termini, sempre con l’obbiettivo di esaltare la figura.

Evoluzione della figura di Marat

Lo stesso tema, raccontato in periodi diversi da autori diversi, viene esposto in modo molto diverso. La figura divinizzata di Marat cambia: i rivoluzionari del 1860 non sono visti come elementi o politici positive per la Francia, ma sono condannati per aver portato la Francia a conseguenze estreme.

Qui, dopo il romanticismo, in pieno realismo, il racconto non è idealizzato ma è più vicino alla realtà. Si re inserisce la figura di Charlotte Corday, che quasi sembra essere la protagonista, al posto di Marat, in secondo piano. La stanza è più realistica: c’è la cartina della Francia, la boiserie (ricoprire di legno la parte anteriore della parete), la mensola con i libri, tutto ciò che era nella stanza figura nel quadro)

Di Marat c’è quasi nulla, è il popolo protagonista, c’è più emotività, quasi romantico, e ancora più realismo. A livello artistico siamo nel post-impressionismo, ma è una corrente comunque molto realistica. Charlotte ha appena ucciso Marat, ma entrano a fare da contorno altri personaggi.

Napoleone e la committenza

Bonaparte che valica il gran san Bernardo 1800

Ne realizza tre versioni, l’ultima è filo napoleonica. Napoleone, al trono della Francia, diventa imperatore e chiama David come pittore di corte. Egli è costretto a seguire le direttive della committenza, non è più la sua esperienza che mette in gioco e che lo convince a realizzare opere in un certo modo, ma sono le esigenze del committente a cui deve sottostare.

Napoleone è rappresentato, su richiesta, come il miglior condottiero di tutti i tempi, modificando la verità: è più alto nel quadro, e cavalca un meraviglioso cavallo, mentre in realtà aveva cavalcato un mulo poiché l’unico animale che poteva effettivamente reggere la fatica; inoltre era bardato per il freddo. Napoleone richiede modifiche sostanziali, sulla cavalcatura, sull’abito, molto più elegante, e l’altezza, che non è di 1,62 come nella realtà ma sembra quasi alto come il cavallo. Inoltre, fa incidere su una pietra il suo nome con quelli di altri due grandi condottieri, Annibale e Carlo Magno.

Dopo l’esperienza napoleonica, non sarà più richiesto e David sarà abbandonato e dimenticato.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Jacques-Louis David e quale fu la sua formazione artistica?
  2. Jacques-Louis David era un pittore neoclassico che vinse il Grand Prix, una borsa di studio che gli permise di studiare i capolavori dell'arte classica a Roma. Qui si formò, ispirandosi a Raffaello, Michelangelo e Caravaggio.

  3. Qual è il significato dell'opera "Il giuramento degli Orazi"?
  4. "Il giuramento degli Orazi" è un'opera filomonarchica che simboleggia il neoclassicismo e rappresenta la voglia di rivalsa della Francia. Mostra il momento precedente alla battaglia, con un forte senso di razionalità e ordine.

  5. Come viene rappresentata la morte di Marat da Jacques-Louis David?
  6. David rappresenta la morte di Marat come un sacrificio eroico per la Francia, eliminando dettagli superflui per esaltare la figura di Marat. La scena è semplificata per focalizzare l'attenzione sul protagonista, quasi divinizzato.

  7. In che modo l'assassinio di Marat è stato interpretato da Paul Baudry?
  8. Paul Baudry presenta l'assassinio di Marat in modo più realistico, reinserendo la figura di Charlotte Corday e mostrando una stanza più dettagliata, riflettendo una visione meno idealizzata rispetto a quella di David.

  9. Quali modifiche furono richieste da Napoleone nel dipinto "Bonaparte che valica il gran san Bernardo"?
  10. Napoleone richiese modifiche sostanziali nel dipinto, come essere rappresentato più alto e su un cavallo elegante, anziché su un mulo. Voleva apparire come il miglior condottiero, con un abito più elegante e il suo nome inciso accanto a quelli di Annibale e Carlo Magno.

Domande e risposte