Concetti Chiave
- Il Polittico Roverella fu commissionato a Cosmè Tura nel 1470 per commemorare il vescovo Lorenzo Roverella.
- Il polittico, originariamente destinato alla chiesa di San Giorgio fuori le Mura a Ferrara, fu disperso nel mercato antiquario, ma Roberto Longhi ne ricostruì l'assetto.
- Il pannello centrale presenta una Madonna su un trono surreale, ornato con dettagli simbolici e angeli musicanti.
- La lunetta sopra il pannello centrale raffigura una drammatica Pietà con Cristo e altre figure bibliche, enfatizzando una tensione emotiva.
- I colori freddi e intensi del polittico, insieme ai contorni taglienti, creano una composizione di forte impatto visivo ed emotivo.
Indice
Il polittico di San Giorgio
Il polittico per l'altare della chiesa di San Giorgio fuori le Mura a Ferrara fu commissionato a Cosmè Tura dall'abate Bartolomeo Roverella per commemorare suo fratello il vescovo Lorenzo Roverella nel 1470;terminato nel 1474, fu in seguito disperso sul mercato antiquario. Roberto Longhi ne ricostruì l'assetto in base ai pezzi conservati in vari musei: il pannello centrale con la Madonna, il trono con il Bambino e angeli musicanti era sormontato da una lunetta con la Pietà e affiancato a destra da un pannello con Niccolò Roverella, san Martino e san Paolo e a sinistra da un altro pannello,perduto,con santi e Lorenzo Roverella, mentre la predella era costituita da sette tondi con Storie dell'infanzia di Cristo.
Descrizione del pannello centrale
Nel pannello centrale il trono della Vergine ha un'architettura surreale: è posto su un alto podio con due scale laterali e ha lo schienale a forma di nicchia conchigliata, ornato da tavole ebraiche, grappoli di bronzo, mascheroni grotteschi e putti dai colori metallici che reggono un festone di perle e corallo. La pallida Madonna, che regge il Bambino addormentato, ha un'espressione languida e sibillina coma una sfinge. Il manto che ne ricopre il corpo non ne evidenzia l'anatomia ma ricade in falde angolose che sembrano sbalzate nel metallo, così come quella degli angeli, i cui volti presentano espressioni diverse. I contorni sono taglienti e i colori freddi e intensi come smalti. Il verticalismo, evidenziato dalla disposizione di profilo dell'organo suonato dagli angeli in primo piano e dallo sviluppo del trono, è frenato dalla volta a cassettoni, ripresa in scorcio.
La lunetta e la tensione drammatica
Ancora più ardito è lo scorcio della lunetta. In essa è rappresentato Cristo adagiato sulle ginocchia della Madonna che gli sorregge le braccia, insieme a san Giovanni a destra. Attorno sono disposte le pie donne, Giovanni d'Arimatea e Nicodemo. Il corpo di Cristo è livido e legnoso, contratto e deformato dalla morte, all'opposto degli ideali anatomici classici;le espressioni dei dolenti sono marcate e teatrali e la cupa gamma cromatica enfatizza ancora di più la tensione drammatica della composizione.
Domande da interrogazione
- Qual è la storia dietro la commissione del Polittico Roverella?
- Come è strutturato il Polittico Roverella secondo la ricostruzione di Roberto Longhi?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche del trono della Vergine nel pannello centrale?
Il Polittico Roverella fu commissionato a Cosmè Tura dall'abate Bartolomeo Roverella nel 1470 per commemorare suo fratello, il vescovo Lorenzo Roverella. Fu completato nel 1474 e successivamente disperso sul mercato antiquario.
Roberto Longhi ricostruì il polittico con un pannello centrale raffigurante la Madonna con il Bambino e angeli musicanti, sormontato da una lunetta con la Pietà. Ai lati c'erano pannelli con figure di santi e membri della famiglia Roverella, mentre la predella era composta da sette tondi con Storie dell'infanzia di Cristo.
Il trono della Vergine ha un'architettura surreale, con un alto podio e due scale laterali. È ornato con tavole ebraiche, grappoli di bronzo, mascheroni grotteschi e putti dai colori metallici. Il manto della Madonna e degli angeli ha contorni taglienti e colori freddi e intensi, simili a smalti.