Concetti Chiave
- La statua di San Giorgio, commissionata dall'Arte dei Corazzai, è parte di un ciclo di 14 statue celebrative delle Arti fiorentine, caratterizzata dal gusto gotico visibile nel panneggio e nello scudo.
- La fermezza fisica e morale di San Giorgio è espressa attraverso la postura, i tratti pensosi del volto e lo scudo romboidale che funge da punto di appoggio.
- Il basamento presenta un bassorilievo intitolato San Giorgio e la principessa, che utilizza la tecnica prospettica con la linea d'orizzonte all'altezza della principessa.
- Il rilievo è realizzato nello stile dello stiacciato di Donatello, e l'armatura del santo è un esempio di stile tardo gotico, mostrando l'opposizione tra mondo civile e primitivo.
- Originariamente decorava le nicchie esterne della chiesa di Orsanmichele; oggi l'originale è conservato nei Musei Nazionali del Bargello, mentre una copia si trova nella nicchia della Chiesa.
La commissione della statua
La statua di San Giorgio venne commissionata dall'Arte dei Corazzai, fa parte del ciclo di 14 statue celebrative delle Arti fiorentine, il gusto gotico si rintraccia principalmente nel panneggio. Lo scudo del santo è un voluto riferimento all'arte dei corazzai. Alla fermezza fisica si accompagna la fermezza morale, come si può vedere dalla postura e dalla profondità del volto, con dei tratti pensosi; le gambe sono leggermente divaricate e lo scudo romboidale funge da punto di appoggio.
Il rilievo e la sua storia
Il basamento è decorato dal bassorilievo San Giorgio e la principessa, dove si afferma la tecnica prospettica, la linea d'orizzonte è all'altezza della principessa e il punto di fuga sul dorso di San Giorgio.
Il rilievo è realizzato con lo stile prettamente di Donatello dello stiacciato. L'armatura di San Giorgio e lo stile delle ali rappresentano un perfetto esempio di stile tardo gotico. E' presente l'opposizione fra il mondo civile e quello primitivo, con l'opposizione fra il porticato e la caverna. Tale formella venne aggiunta presumibilmente nel 1417, ma riscosse immediatamente molto successo. L'opera decorava le nicchie esterne della chiesa di Orsanmichele e proprio per l'apprezzamento generale che riceveva le vennero riservate particolari attenzioni. Attualmente è conservata nei Musei Nazionali del Bargello. Una copia sostituisce l'originale nella nicchia della Chiesa.