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Concetti Chiave

  • Il vedutismo, nato nel contesto della cultura illuministica, si concentra sulle vedute prospettiche di città e paesaggi, enfatizzando la precisione scientifica e la razionalità dell'epoca.
  • La camera ottica, antenato della macchina fotografica, fu ampiamente utilizzata dai vedutisti del Settecento, come Canaletto, per creare disegni precisi e dettagliati delle scene reali.
  • Canaletto, nato a Venezia nel 1697, è famoso per le sue vedute architettoniche di Venezia, influenzato dalla pittura fiamminga e apprezzato a livello internazionale, soprattutto in Inghilterra.
  • Le opere di Canaletto, come "Canal Grande verso Est, dal Campo San Vio", si distinguono per l'uso di disegni preparatori dettagliati e la capacità di replicare vedute con precisione.
  • A differenza di Canaletto, Francesco Guardi preferiva una tecnica più libera e meno dettagliata, utilizzando colori caldi e pennellate rapide per creare opere più coinvolgenti e dinamiche.
Appunto di Storia dell’Arte su Giovanni Antonio Canal, conosciuto come ‘il Canaletto’. Figlio di uno scenografo e decoratore, Canaletto è stato un importante pittore vedutista italiano, nato e vissuto a Venezia.
Giovanni Antonio Canal: Maestro del Vedutismo Veneziano e Oltre articolo

Indice

  1. Vedutismo: un genere pittorico figlio della cultura illuministica
  2. Camera ottica: struttura e funzionamento
  3. Canaletto: biografia e opere
  4. Canaletto e Francesco Guardi a confronto

Vedutismo: un genere pittorico figlio della cultura illuministica

Il vedutismo è un genere pittorico nel quale i soggetti sono vedute prospettiche di paesaggi, ma soprattutto di città riprese dal vero.

Si è diffuso particolarmente tra la fine del Seicento, ma soprattutto durante tutto il Settecento. Il vedutismo è figlio del suo tempo, poiché proprio durante questo periodo, cioè tra la fine del Seicento e il settecento, si sviluppa la cultura illuministica, che prediligeva la verità, al di là di quello che poteva essere la fantasia. Per verità accettabile si intendeva solo quella che era possibile percepire attraverso i sensi o con il ragionamento e non vi poteva essere quindi spazio per attività mistiche o religiose. Si svilupparono quindi tutti quei campi legati all’uso della ragione e della razionalità, come ad esempio l’ottica e la geometria. Ci furono enormi progressi anche nel campo della prospettiva e delle sue implicazioni o applicazioni.
Il vedutismo concentra la propria attenzione sulle architetture delle città, dal momento che, più che nei paesaggi, è proprio nelle architetture delle città (dove ci sono strade, piazze, ecc.) che si potevano meglio applicare tutte quelle tecniche di rappresentazioni prospettiche, che potevano dare una restituzione il più possibile scientificamente ed esatta, come voleva la cultura del tempo.
Per ulteriori approfondimenti sul vedutismo vedi anche qua

Camera ottica: struttura e funzionamento

Nel 1700 si diffonde una sorta di apparecchiatura chiamata camera ottica. La camera ottica in realtà era già conosciuta, essendo stata inventata già nel 1500, ma è proprio nel 1700 che ha la massima diffusione, perchè viene semplificata e in qualche modo resa accessibile a chiunque. Può essere considerata l'antenata della macchina fotografica, avendo, grosso modo, lo stesso funzionamento. È composta da un obiettivo, con delle lenti mobili per la messa a fuoco. L'obiettivo proietta, all'interno di questa scatola, l'immagine di ciò che sta puntando, su uno specchio. Lo specchio, che è inclinato, riproietta la stessa immagine, che ovviamente è arrivata capovolta, su un vetro smerigliato, che è posto in orizzontale. L'artista a quel punto appoggerà su un vetro smerigliato un foglio molto sottile e ricalcherà l'immagine visualizzata, riportando un disegno perfettamente preciso ed esatto di ciò che è visibile. Inizialmente, la camera ottica era una vera e propria piccola stanza, una specie di cassa, grande abbastanza da poter contenere anche una persona. Era trasportabile, quindi, soltanto con delle stanghe, come se fosse una sorta di portantina. Successivamente, si costruirono camere ottiche di dimensioni sempre più piccole, agevolandone il trasposto. La camera ottica fu particolarmente utilizzata dai vedutisti, specialmente dai vedutisti veneziani, come Canaletto.

Canaletto: biografia e opere

Canaletto, uno dei più amati vedutisti di fine 600 inizio 700, nasce nel 1697 a Venezia, in una famiglia di scenografi e decoratori. Il padre e alcuni fratelli, infatti, lavoravano in questo ambito. Quindi, la sua prima formazione avvenne su quei modelli di gusto rococò, che venivano molto utilizzati nell'ambiente teatrale e nell’illusionismo prospettico per fondali, quinte e per tutto ciò che era tipico dell'ambiente teatrale. Nel 1719, Canaletto si trasferisce per qualche tempo a Roma, dove ha modo di conoscere Caspar Adriaensz van Wittel, il quale, proveniente dal nord Europa (precisamente dalle Fiandre), sta diffondendo, in quel tempo, la pittura fiamminga di fine Seicento. Canaletto ne viene in parte influenzato. Ritornato a Venezia, Canaletto si specializza proprio come vedutista, soprattutto di vedute della sua amata Venezia, diventando uno tra gli interpreti del vedutismo più amato e conosciuto a livello internazionale. Venezia a quel tempo, nonostante stesse vivendo un periodo di crisi, era comunque un punto di snodo tra le varie anime della cultura europea del tempo. L’arte di Canaletto comincia a diffondersi anche oltre oltremanica, nell'Inghilterra, tanto che, nel 1746, per quasi una decina d'anni, Canaletto si trasferì proprio a Londra. Ritornò quasi a fine vita nella sua Venezia, dove si spense nel 1768. Una delle sue opere e delle sue vedute più famose di Venezia è intitolata "Canal Grande verso Est, dal Campo San Vio". Di questo dipinto ci sono almeno tre repliche conosciute. In realtà, la veduta è identica, perché queste tele partono tutte da un unico disegno iniziale. Questo fa capire che, nel momento in cui l'artista avesse realizzato un buon disegno di partenza, poi poteva sbizzarrirsi cambiando semplicemente un po' le figure dei personaggi che si muovono all'interno di questi paesaggi (le cosiddette “macchiette”) e le atmosfere del cielo e della luce.
Giovanni Antonio Canal: Maestro del Vedutismo Veneziano e Oltre articolo

Canaletto e Francesco Guardi a confronto

Guardi

, a differenza del Canaletto, era solito non usufruire della camera ottica per realizzare in modo naturalistico i paesaggi, infatti preferiva disegnare a mano libera.
Il Guardi usava coloro caldi, applicati con pennellate libere, senza seguire disegni preparatori.
Realizzava anche dei personaggi, in modo meno dettagliato del Canaletto, però i suoi quadri erano più coinvolgenti. Canaletto, invece, era solito usare disegni preparatori prima di realizzare la vera e propria opera; questi disegni erano molto dettagliati, infatti era solito segnare che colori/elementi/materiali usare per una specifica parte del dipinto. Canaletto era anche molto meticoloso, tanto che cercava di rendere in modo più naturalistico possibile le vedute dei paesaggi, ma questa sua ricerca ossessiva del naturalismo lo portava spesso a realizzare in modo errato alcuni elementi: ad esempio egli realizzava in modo nitido e dettagliato anche gli elementi in lontananza, nonostante l’occhio umano veda essi leggermente sfuocati; inoltre realizzava in modo statico situazioni che in realtà erano movimentate, come scene di vita in piazza o le navi che solcavano il mare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e l'importanza del vedutismo nel contesto culturale del Settecento?
  2. Il vedutismo è un genere pittorico che si sviluppa nel Settecento, influenzato dalla cultura illuministica che prediligeva la verità percepibile attraverso i sensi. Si concentra su vedute prospettiche di città, applicando tecniche di rappresentazione scientificamente esatte.

  3. Come funzionava la camera ottica e quale ruolo ha avuto nell'arte vedutista?
  4. La camera ottica, antenata della macchina fotografica, proiettava immagini su un vetro smerigliato per essere ricalcate dagli artisti. Era particolarmente usata dai vedutisti veneziani, come Canaletto, per ottenere disegni precisi delle vedute.

  5. Quali sono stati i principali influssi e le tappe della carriera di Canaletto?
  6. Canaletto, nato a Venezia nel 1697, fu influenzato dalla pittura fiamminga e si specializzò in vedute di Venezia. La sua arte si diffuse anche in Inghilterra, dove visse per quasi dieci anni. È noto per opere come "Canal Grande verso Est, dal Campo San Vio".

  7. In che modo Canaletto e Francesco Guardi differivano nel loro approccio artistico?
  8. Canaletto utilizzava disegni preparatori dettagliati e la camera ottica per un naturalismo preciso, mentre Guardi preferiva disegnare a mano libera con pennellate libere e colori caldi, creando opere più coinvolgenti ma meno dettagliate.

  9. Quali erano le caratteristiche distintive delle opere di Canaletto?
  10. Le opere di Canaletto erano caratterizzate da un'ossessiva ricerca del naturalismo, con dettagli nitidi anche in lontananza e scene statiche, nonostante la loro natura movimentata. Utilizzava disegni preparatori per garantire precisione nei colori e nei materiali.

Domande e risposte