Concetti Chiave
- Alla fine del XIX secolo, mentre gli impressionisti si disgregavano, il pubblico iniziava ad apprezzare le loro opere, nonostante le resistenze della critica ufficiale.
- La pittura di Caillebotte inizialmente si collegava al realismo urbano, evolvendo poi verso lo stile impressionista con pennellate frammentate e giustapposizione di colori.
- Il testamento di Caillebotte mirava a far entrare gli artisti sostenuti nelle collezioni nazionali, affidando a Renoir l'esecuzione delle sue volontà.
- Con l'aiuto di mercanti come Durand-Ruel, le opere impressioniste iniziarono a diffondersi nei musei di provincia, guadagnando riconoscimento ufficiale all'inizio del XX secolo.
- Il Museo dell'Impressionismo di Parigi e, successivamente, il Museo d'Orsay, hanno accolto le opere di Caillebotte, contribuendo alla sua rivalutazione come grande artista del XIX secolo.
Indice
Contrasti e apprezzamenti
Anche se può sembrare paradossale, alla fine del XIX secolo, mentre il gruppo dei pittori impressionisti tendeva a disgregarsi a causa di contrasti e divergenze interne, il pubblico cominciò sempre di più ad apprezzare le loro opere. Tuttavia nella critica ufficiale continuavano ad essere presenti le solite resistenze. Infatti negli 1894-1896, il Louvre rifiutò categoricamente di esporre l’Olympia di Manet. La stessa cosa avvenne per la collezione dei 67 dipinti lasciati in eredità al museo da parte di Caillebotte, pittore, mecenate e collezionista di dipinti impressionisti.
Caillebotte e il realismo urbano
All’inizio la pittura di Caillebotte si collega alla corrente realista: egli predilige ambienti urbani, mentre gli altri artisti realisti preferisco paesaggi di campagna o marini, sotto l’influenza della Scuola di Barbizon. Fra le sue opere di questo periodo possiamo ricordare I piallatori di parquet o Giovanotto alla finestra, con cui l’artista propone immagini della città viste dall’alto. Inoltre, mentre uno dei temi frequenti degli impressionisti è la rappresentazione di momenti di festa e di convivialità, all’interno di caffés o di ristoranti, Caillebotte esprime la solitudine dell’uomo nella grande città; anche quando dipinge scene di gruppo, ogni personaggio è solo perché concentrato nella sua attività.
Evoluzione impressionista di Caillebotte
A partire dal biennio 1877-1878, Caillebotte si unisce al gruppo degli impressionisti e il suo stile si evolve in tal senso. La pennellata diventa più frammentata e la giustapposizione dei colori evoca le forme e gli effetti di luce come nel dipinto Maison à Argenteuil del 1883. Il ventaglio di colori usati si allarga e le forme si dissolvono fino a diventare quasi sfocate. Inoltre, l’artista non esita a realizzare, anche se eccezionalmente, un nudo in cui sono presenti delle deformazioni come in Nu au divan. Tuttavia, la tematica dominante di questo periodo comporta in maggioranza paesaggi, battelli su di un corso d’acqua, alcune nature morte e dei ritratti.
Testamento e lascito di Caillebotte
Gustave Caillebotte muore nel 1894. Le disposizioni testamentarie riflettono la personalità del defunto. Con modo di fare molto discreto, egli non fornisce alcuna indicazione sulle opere che egli stesso ha dipinto; invece manifesta interesse per i dipinti degli artisti che ha sostenuto e collezionato. Testualmente, egli scrive che non vuole che questi quadri vadano a finire nelle soffitte o in un museo di provincia, ma piuttosto al museo del Luxembourg e al Louvre. I musei di provincia, a quell’epoca, non erano ben considerati dai Parigini e le condizioni di esposizione erano spesso pessime. Con tale lascito, Caillebotte voleva fare del suo testamento una porta d’ingresso degli artisti che egli aveva sostenuto durante la sua vita nelle collezioni nazionali, dando loro una collocazione di primo ordine. Conformemente alla volontà del legante, Renoir si incaricò dell’esecuzione del testamento. La questione fu molto lunga e la soluzione irta di ostacoli: alcune opere furono accettate ed altre rifiutate. Dopo difficili trattative, Renoir riuscì a far accedere al Musée du Luxembourg circa quaranta opere appartenenti al legato dove fu creata un’apposita sala Caillebotte.
Espansione del mercato impressionista
Nel frattempo, il mercato si stava espandendo grazie al mercante d’arte Durand-Ruel e a Théo Van Gogh, fratello di Vincent. I musei di provincia come quello di Le Havre e di Lyon furono i primi ad accogliere nelle loro sale le opere degli impressionisti, il cui successo ufficiale arrivò infine all’inizio del XX secolo. Infatti, nel 1904, per iniziativa del Salon d’Automne furono esposte 33 dipinti di Cézanne e 35 di Renoir. L’anno successivo fu la volta di 31 opere di Manet e nel 1907 furono, di nuovo, esposte 56 tele di Cézanne. Sa anni più tardi, venne ammessa l’eredità di Caillebotte e immediatamente dopo la guerra a Parigi fu aperto il Museo dell’Impressionismo a Parigi, nelle sale del Jeu de Paume. Dal 1986, le tele sono conservate al Museo d’Orsay. Nel 2018, il museo si è arricchito di ulteriori quattro tele di Caillebotte, lasciate in eredità da una vecchia signora. Fino alla fine del XX secolo, il pittore è stato considerato dalla critica come un artista di secondo ordine ed è soltanto recentemente che è stato rivalutato, collocandolo così fra i più grandi artisti del XIX secolo.
Domande da interrogazione
- Qual era la percezione pubblica delle opere impressioniste alla fine del XIX secolo?
- Quali sono le caratteristiche distintive della pittura di Caillebotte?
- Cosa prevedeva il testamento di Caillebotte riguardo alle sue opere?
- Come si è evoluta la diffusione delle tele impressioniste nei musei?
- Come è cambiata la percezione critica di Caillebotte nel tempo?
Alla fine del XIX secolo, mentre il gruppo dei pittori impressionisti si disgregava, il pubblico iniziava ad apprezzare sempre di più le loro opere, nonostante le resistenze della critica ufficiale.
La pittura di Caillebotte inizialmente si collega al realismo, con una predilezione per ambienti urbani e la solitudine dell'uomo in città. Successivamente, si evolve verso l'impressionismo con pennellate frammentate e colori giustapposti.
Il testamento di Caillebotte non forniva indicazioni sulle sue opere, ma esprimeva il desiderio che i dipinti degli artisti da lui sostenuti fossero esposti al museo del Luxembourg e al Louvre, evitando musei di provincia.
La diffusione delle tele impressioniste si è espansa grazie a mercanti d'arte come Durand-Ruel e Théo Van Gogh, con musei di provincia che iniziarono ad accoglierle, culminando nel successo ufficiale all'inizio del XX secolo.
Fino alla fine del XX secolo, Caillebotte era considerato un artista di secondo ordine, ma recentemente è stato rivalutato e riconosciuto tra i più grandi artisti del XIX secolo.