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di pser
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Concetti Chiave

  • Michelangelo fu incaricato dalla Repubblica fiorentina di scolpire il David, un blocco di marmo precedentemente rifiutato da altri artisti.
  • Originariamente destinato al Duomo di Firenze, il David fu collocato in piazza della Signoria a causa del suo grande apprezzamento da parte dei fiorentini.
  • La statua rappresenta David prima della battaglia, con la fionda e il sasso in mano, incarnando l'antico valore degli atleti greci.
  • Michelangelo affrontò domande iconografiche, scegliendo di rappresentare un David che simboleggia l'eroismo e la bellezza divina.
  • Nonostante alcune sproporzioni intenzionali, il David riflette l'ideale rinascimentale e consacra Michelangelo come un maestro riconosciuto globalmente.

Indice

  1. Michelangelo e il suo ritorno a Firenze
  2. La sfida del David
  3. L'iconografia del David
  4. La bellezza e le proporzioni del David

Michelangelo e il suo ritorno a Firenze

Michelangelo subito dopo aver conosciuto la notorietà con la Pietà, in quanto ha lavorato per un ministro della chiesa, torna a Firenze tra il 1400 e il 1500, riceve un incarico prestigioso non più da Lorenzo il Magnifico, morto nel 1492, bensì dalla Repubblica fiorentina che gli propone di scolpire un blocco di marmo lungo e stretto che gli altri artisti in precedenza avevano rifiutato di scolpire, in quanto bisognava realizzare una figura compatta.

La sfida del David

Michelangelo si trova di fronte ad una sfida con cui avrebbe potuto dimostrare le sue capacità e sarebbe stato molto gratificato dal fatto di elevarsi rispetto agli altri scultori. Il David doveva essere collocata in una nicchia del Duomo di Firenze, ma in seguito, poiché piacque molto ai fiorentini, venne collocato dapprima di fronte piazza della Signoria, dove rimase per molti decenni e poi l’originale venne collocato nella galleria dell’Accademia mentre una copia fu destinata a Piazza della Signoria, dove venne preso anche a martellate.

L'iconografia del David

Il David di Michelangelo è però iconograficamente molto diverso dallo stesso eroe biblico che era stato realizzato anche da Donatello che risponde ai canoni iconografici del 400: egli infatti si pone una domanda molto importante prima di realizzare l’opera ossia se un eroe si possa definire tale quando ha già vinto, e in questo caso specifico con la testa di Golia ai suoi piedi, oppure nel momento in cui osa sfidare e mettere in pratica un’impresa più grande di lui. Egli conclude che, per rappresentare un David simbolo anche dell’antico valore degli atleti greci, occorre rappresentarlo prima del combattimento, con la fionda in una mano e il sasso nell’altra, con tutte le parti del corpo in tensione e in particolare con gli occhi nell’atto di prendere la mira. La scultura è quindi formalmente perfetta, realizzata con i canoni classici che erano stati definiti da Policleto, anche per quel che riguarda il braccio portante a cui corrisponde la gamba flessa e il braccio libero e la gamba ugualmente leggera, ma anche qui i critici si sono posti una domande specifica: perché l’opera è tanto alta.

La bellezza e le proporzioni del David

La bellezza quasi divina del personaggio, infatti, è giustificata dal fatto che è un eroe biblico, che deve quindi conservare la sua bellezza al meglio, ma è lo stesso eroismo a renderlo grande e quasi gigantesco e quindi egli scolpisce un personaggio che ha in sé un messaggio molto elevato. Nonostante però l’equilibrio formale perfetto e l’ostentazione della conoscenza del canone di Policleto si nota nella statua una certa sproporzione per quel che riguarda le mani e la testa: anche qui però Michelangelo, che era in grado di rappresentarle in modo pressoché perfetto, capisce che esse devono avere un ruolo preminente in quanto il David si serve della mente per decidere dove colpire e delle mani per scagliare la pietra. Il David, infine, si consolida come la rappresentazione dell’uomo tipicamente rinascimentale. Michelangelo viene riconosciuto come un grande artista a non soltanto Firenze e in Toscana, ma diviene egli stesso il paradigma dell’uomo rinascimentale il cui ideale è la riuscita.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la sfida principale che Michelangelo ha affrontato nel creare il David?
  2. Michelangelo ha dovuto scolpire una figura compatta da un blocco di marmo lungo e stretto che altri artisti avevano rifiutato, dimostrando così le sue capacità superiori.

  3. Dove è stato originariamente collocato il David di Michelangelo e perché è stato spostato?
  4. Il David doveva essere collocato in una nicchia del Duomo di Firenze, ma poiché piacque molto ai fiorentini, fu collocato in Piazza della Signoria e poi l'originale fu spostato nella Galleria dell'Accademia.

  5. In che modo il David di Michelangelo differisce iconograficamente da quello di Donatello?
  6. Michelangelo rappresenta David prima del combattimento, con la fionda e il sasso, enfatizzando la tensione e il coraggio, mentre Donatello segue i canoni iconografici del 400 con David già vittorioso.

  7. Perché il David di Michelangelo è stato scolpito con proporzioni particolari, come mani e testa più grandi?
  8. Michelangelo ha enfatizzato le mani e la testa per sottolineare l'importanza della mente e delle mani nel decidere e agire, elementi cruciali per l'eroismo di David.

  9. Come viene percepito il David di Michelangelo nel contesto del Rinascimento?
  10. Il David è visto come la rappresentazione dell'uomo rinascimentale, simbolo di bellezza, eroismo e successo, consolidando Michelangelo come paradigma dell'artista rinascimentale.

Domande e risposte