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Concetti Chiave

  • Nel 1496, Michelangelo si trasferisce a Roma per la prima volta, rafforzando la sua posizione artistica nella capitale.
  • Michelangelo tenta di far passare una sua scultura di Cupido come un'opera antica per soddisfare i collezionisti romani.
  • La distinzione tra opere originali e copie nel Rinascimento era sottile, e Michelangelo eccelleva in entrambe le categorie.
  • Nonostante la scoperta che il Cupido fosse una copia, il cardinale Riario commissiona a Michelangelo un Bacco.
  • Il Bacco di Michelangelo segue le regole della scultura antica, integrando elementi greci come il chiasmo e la ponderazione.

Il Cupido

Nel 1496, dopo un brevissimo ritorno a Firenze, Michelangelo decide di andare a Roma: è il suo primo soggiorno nella capitale pontificia. Si trattiene a Roma per circa 4 anni, nei quali riesce a consolidare la propria posizione artistica, diventando una figura celeberrima e di riferimento per la storia dell’arte italiana. Innanzitutto l’arrivo di Michelangelo a Roma è legato a un episodio abbastanza curioso. A Roma esistono grandi collezionisti d’arte, che però sono più interessati ad opere di scavo, che appartengono all’antica arte romana.

Michelangelo si rende conto della particolarità e della difficoltà di riuscire a sviluppare l’arte come l’aveva intesa lui. L’inizio di questo soggiorno è condizionata da un’opera che cerca di far passare per un’opera di scavo: rappresenta un Cupido, che viene venduto al cardinale Riario, grande collezionista e futuro acquirente del Laocoonte.
Michelangelo va semplicemente incontro alle esigenze artistiche dei personaggi romani, realizzando un’opera oggi perduta. Messo sotto pressione dichiarerà di essere lui l’autore di quell’opera.

Nel Rinascimento il confine che separa un’opera originale da una copia è un confine sottilissimo: realizzare una copia o un originale non è così distante come oggi. Realizzare una copia è tanto importante quanto la realizzazione di una copia: di conseguenza Michelangelo dimostra la sua perfetta capacità di avvalersi delle sue conoscenze, creando un’opera chiaramente ispirata dal mondo antico.
Nonostante gli studiosi di Michelangelo storcano il naso per questo, Michelangelo rimane un uomo del Quattrocento: quando il cardinale Riario viene a scoprire che è una copia, egli si calma e gli chiede di realizzare il Bacco, un alter ego del Cupido. Imitazione dell’antica scultura romana con regole greche (chiasmo, ponderazione).

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