Concetti Chiave
- L'opera "Madonna di Napoli" di Botticelli è stata creata tra il 1468 e il 1469 e attualmente si trova al Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli.
- La scena raffigura la Vergine con Gesù Bambino e due angeli, con forti influenze di Filippo Lippi e Verrocchio nel loro stile e rappresentazione.
- L'ambientazione è un hortus conclusus, simbolo di verginità, con un paesaggio che include elementi rocciosi e vegetazione, e un tempietto interpretato come Torre di David.
- Le caratteristiche stilistiche includono lo sguardo assente della Madonna, il velo trasparente e i ricami dorati sugli abiti di seta degli angeli e del Bambino.
- I colori dell'opera tendono a tonalità bronzee, caratterizzando abiti, elementi strutturali e il carnato dei personaggi.
Descrizione dell'opera
Si tratta di un’opera giovani di Botticelli, realizzata dal 1468 al 1469. Fino al 1760 , era custodita nel palazzo Farnese, a Roma, dove si trovava dal 1697. Attualmente è esposta al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli.
In un ambiente delimitato da un’architettura classica che si affaccia su di un paesaggio, la Vergine tiene in braccio Gesù bambino sorretto anche da due angeli.
Influenze artistiche
È molto evidente l’influenza di Filippo Lippi nella rappresentazione degli angeli e del Bambino (cfr. Madonna con gli angeli o Lippina), mentre l’aspetto quasi marmoreo della Madonna ci fa pensare al Verrocchio.
Il gruppo sacro è inserito all’interno di una cinta muraria (una specie di hortus conclusus, allegoria della verginità), oltre la quale si individuano elementi rocciosi, resi più piacevoli dalla presenza di cipressi e da una vegetazione. Fra le riocce si scorge un tempietto che è stato interpretato come una Torre di David. Infatti Turris davidica è un altro attributo della Madonna derivato dalla figura dell’Amata nel Cantico dei Cantici.
Caratteristiche stilistiche
Il dettaglio, posto sempre contro la stratificazione della roccia, compare anche negli sfondi paesaggistici delle Madonne di Filippo Lippi. Lo sguardo della Madonna è assente e come perso nel vuoto, un dettaglio derivato direttamente da Filippo Lippi, a cui si ricollega anche il velo trasparente, il panneggio e la decorazione dell’aureola. Alcuni critici riconoscono nella mano della Vergine, dalle dita affusolate un preludio della Madonna del roseto o del dipinto Fortezza. La figura dei due angeli e del Bambino sono impreziosite dalle vesti di seta con ricami dorati.
I colori sono abbastanza chiari, ma tendono alla tonalità bronzea, sia gli abiti, che gli elementi struttura, paesaggistici e il carnato dei personaggi.
Domande da interrogazione
- Qual è la storia dell'opera di Botticelli menzionata nel testo?
- Quali influenze artistiche sono evidenti nell'opera?
- Quali dettagli e simbolismi sono presenti nell'opera?
L'opera è stata realizzata da Botticelli tra il 1468 e il 1469. Fino al 1760, era custodita nel palazzo Farnese a Roma e attualmente è esposta al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli.
L'opera mostra l'influenza di Filippo Lippi nella rappresentazione degli angeli e del Bambino, mentre l'aspetto marmoreo della Madonna ricorda il Verrocchio. Inoltre, l'ambiente è caratterizzato da un'architettura classica e un hortus conclusus.
L'opera presenta dettagli come lo sguardo assente della Madonna e il velo trasparente, derivati da Filippo Lippi. Il simbolismo include la Turris davidica, un attributo della Madonna, e le vesti di seta con ricami dorati degli angeli e del Bambino.