Concetti Chiave
- Borromini, insieme a Bernini, è un esponente chiave dell'architettura barocca, noto per la sua origine svizzera e il trasferimento a Roma.
- L'architettura di Borromini è caratterizzata da una nuova concezione dello spazio, con dinamismo e teatralità nelle forme e l'uso suggestivo della luce.
- La chiesa San Carlo alle Quattro Fontane mostra un'alternanza di forme concave e convesse, con un effetto prospettico unico della cupola.
- Borromini ha progettato la chiesa Sant’Ivo alla Sapienza con una pianta innovativa basata su triangoli invertiti e sovrapposti.
- Nella chiesa Sant’Ivo, Borromini ha sperimentato con curvature e convessità, creando un'energia plastica e un interno dalle forme smussate e morbide.
Indice
L'architettura barocca di Borromini
Insieme a Bernini, è il maggior interprete dell’architettura barocca. Di origine svizzera, si trasferisce a Milano e successivamente a Roma, città che vive l’amica della cultura barocca. Si diffonde una nuova concezione dello spazio, l’architettura si fa dinamica e ricorre alla teatralità delle forme e ad uno suggestivo della luce.
La chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane
La prima commissione a lui affidata fu la costruzione della chiesa San Carlo alle Quattro Fontane. Gli spazi sono concepiti in un’alternanza di forme concave e convesse, le pareti si curvano, le colonne sporgono e arretrano, la cupola appare schiacciata dall’effetto prospettico dei quattro archi a cassettone. Tutto edificio segue una linea elaborata.
La costruzione di Sant'Ivo alla Sapienza
Nel 1642 Borromini inizia la costruzione della chiesa Sant’Ivo alla Sapienza, una delle sue opere più rappresentative. Due triangoli invertiti e sovrapposti disegnano la pianta dell’edificio. Borromini imposta la facciata decorativa su due ordini, nega la tradizionale superficie piana e sperimenta invece un gioco di curvature e convessità donando così un’energia plastica prorompente. Al suo interno gli incroci delle pareti vengono smussati e morbide curvature modellano l’andamento mosso della cupola.