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Concetti Chiave

  • Nel 1671, la famiglia Altieri commissionò a Bernini un monumento per la beata Ludovica Albertoni nella chiesa di San Francesco a Ripa a Roma.
  • L'opera è progettata per una visione frontale dalla navata centrale, enfatizzando l'effetto prospettico.
  • Bernini creò un arco scenico che incornicia il letto di morte, rappresentando il passaggio della beata alla vita spirituale.
  • La scultura esprime l'agonia della morte e l'abbandono estatico a Dio attraverso il volto e le mani della beata.
  • L'uso del marmo bianco e del diaspro, insieme alla luce dall'alto, conferisce un effetto pittorico al monumento.

Indice

  1. La commissione della famiglia Altieri
  2. L'effetto prospettico di Bernini
  3. La luce e il marmo

La commissione della famiglia Altieri

Nel 1671 la nobile famiglia Altieri commissionò a Bernini il monumento dedicato alla beata Ludovica Albertoni per la propria cappella situata nel transetto sinistro della chiesa romana di San Francesco a Ripa. L’opera è pensata per essere osservata da un unico punto di vista, frontale, collocato nella navata centrale in corrispondenza dell’asse della cappella.

L'effetto prospettico di Bernini

Per aumentare l’effetto prospettico, egli arretrò la parete di fondo del vano, aprendovi un arco scenico con la funzione di inquadrare il letto di morte della giovane beata, raffigurata nel momento in cui lascia la vita terrena per quella spirituale; dal volto, rovesciato all’indietro, traspare l’agonia della morte, mentre le mani portate al petto indicano l’estatico abbandono a Dio.

La luce e il marmo

La luce proveniente dall’alto accarezza l’esile corpo della donna, celato dalla resa virtuosistica del panneggio, quasi indicando l’ultimo fremito di vita che ancora la lega all’esistenza terrena, mentre la scelta del marmo bianco e del diaspro crea suggestioni cromatiche che conferiscono al monumento spiccati caratteri pittorici.

Domande e risposte