Concetti Chiave
- L'Estasi di Santa Teresa è un'opera di Gian Lorenzo Bernini, realizzata in marmo e bronzo per la famiglia Cornaro e conservata nella Cappella Cornaro.
- Il gruppo scultoreo raffigura Santa Teresa d'Avila in estasi mistica, con un angelo che tiene una freccia, simbolo del suo cuore trafitto da Dio.
- L'opera fu accusata di blasfemia per il suo aspetto che richiamava un'estasi erotica, ma Bernini la difese come un'opera teatrale di puro intento artistico.
- Sulle pareti della cappella, i membri della famiglia Cornaro sono scolpiti in altorilievo su balconcini, come spettatori della scena.
- Una finestra dietro la statua riflette la luce sui raggi dorati, creando effetti cromatici che accentuano la teatralità e la presenza divina.
L'estasi di Santa Teresa
L'estasi di Santa Teresa è un gruppo di marmo e bronzo realizzato dall'artista Gian Lorenzo Bernini e commissionato dalla famiglia Cornaro, conservato nell'omonima cappella. L'opera venne considerata all'epoca come la sua migliore realizzazione. Santa Teresa d'Avila viene rappresentata in estasi mistica e sopraffatta dalla visione soprannaturale di Dio.
Il gruppo scultoreo rappresenta la santa semidistesa su una coltre di nuvole con il capo abbandonato all'indietro, la bocca aperta, gli occhi chiusi e i piedi nudi e penzolanti. Un angelo regge in mano una freccia che simbolicamente alludi al cuore della Santa trafitta da dio.Controversie e difesa di Bernini
L'angelo in realtà sembra cupido, Santa Teresa è molto scomposte i suoi piedi sono penzolanti motivo per cui quest'opera venne accusata di blasfemia in quanto sembra un estasi erotica più che divina. Bernini si difese da queste accuse affermando di aver scolpito un'opera teatrale con un intento puramente artistico.
Dettagli della cappella
Ai lati della cappella sono scolpiti in altorilievo i membri della famiglia committente su dei balconcini e sembrano assistere alla scena. Dietro la statua c'è una finestra, la luce riflette i raggi dorati posti dietro al gruppo e Santa Teresa assume diverse colorazioni. Il cambiamento cromatico rafforza il concetto di teatralità che rimanda alla presenza divina.
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