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Concetti Chiave

  • L'arte del Beato Angelico unisce la prospettiva rinascimentale a elementi fiabeschi tardo gotici, esprimendo profonda religiosità attraverso il simbolismo e l'uso del colore oro.
  • Gentile da Fabriano presenta nella sua "Adorazione dei Magi" una ricca scena tardo gotica che illustra la magnificenza dei sovrani, con dettagli lussuosi e animali esotici.
  • La pala di Gentile da Fabriano utilizza il tema sacro come pretesto per mostrare l'eleganza e la raffinatezza, riflettendo la cultura raffinata del suo tempo.
  • Paolo Uccello racconta la leggenda di San Giorgio in modo fiabesco, con un drago stilizzato e una scena piena di fantasia ed equilibrio geometrico.
  • L'opera di Paolo Uccello enfatizza l'eroismo di San Giorgio, rappresentato in armatura scintillante su un cavallo bianco, in un contesto narrativo quasi teatrale.

Indice

  1. L'annunciazione di Maria
  2. L'opera del Beato Angelico
  3. Gentile da Fabriano e i Magi
  4. La leggenda di San Giorgio

L'annunciazione di Maria

L’arcangelo Gabriele si è appena posato davanti alla casa della Vergine, una costruzione porticata circondata da un rigoglioso giardino. Sotto una loggia classicheggiante vediamo seduta Maria che, sospesa la lettura delle preghiere, incrocia le braccia in segno di sottomissione e si prepara ad ascoltare il messaggio divino. I gesti sono importanti; con la mano sinistra l’angelo indica in alto l’aureola dorata che racchiude la colomba dello Spirito Santo (la fonte del messaggio) e con la destra indica il suo destinatario, Maria. L’arcangelo Gabriele sta pronunciando le parole tratte dal Vangelo di Luca, che l’artista scrive come in un fumetto e in caratteri dorati. Le vediamo uscire dalla sua bocca e curvarsi verso tre direzioni: lo Spirito Santo, la bocca della Vergine e il suo ventre. L’edificio inquadra la scena in prospettiva portando il nostro sguardo a sinistra, verso il punto di fuga. Qui, oltre il giardino recintato(simbolo della verginità di Maria), scorgiamo in secondo piano Adamo ed Eva, raffigurati durante la scena della cacciata dal Paradiso terrestre.

L'opera del Beato Angelico

Tutta la tavola trabocca d’oro: è presente sulle preziose ali dell’angelo, tra la seta ricamata della veste, sulle aureole, sul trono su cui siede la Madonna. L’autore del dipinto, fra Giovanni da Fiesole detto il Beato Angelico (1395-1455 ca) attraverso quest’opera esprime a sua intensa religiosità di monaco. In bilico tra due mondi, quello rinascimentale e quello tardo gotico, egli ricerca un compromesso tra gli aspetti più innovativi del primo – come la prospettiva – e del secondo, con l’interpretazione ancora fiabesca del paesaggio e l’uso dei preziosi colori nelle vesti.

Gentile da Fabriano e i Magi

Come il Beato Angelico, anche il pittore marchigiano Gentile da Fabriano (1370 ca - 1427) fu sensibile al fascino tardogotico. Con la sua Adorazione dei Magi egli realizza un esempio importante della sua raffinata cultura. Raccontando del lungo viaggio compiuto dai Magi, dal momento della comparsa in cielo della stella cometa (nella lunetta sinistra), fino al loro arrivo davanti alla capanna di Gesù Bambino. La pala, che possiede ancora la sua ricca cornice originale, è un modello di eleganza e di raffinatezza tardo gotica in pieno clima rinascimentale. Il tema sacro è infatti solo un pretesto per descrivere lo splendore che circonda un corteo di sovrani: i cavalieri con i loro cavalli perfettamente bardati, gli scudieri con altri animali rari e curiosi al seguito (tra cui falchi, scimmie, leopardi, cammelli e levrieri); sullo sfondo, magnifici giardini e città fortificate che i Magi attraversano durante il cammino. I vestiti dei re sono riccamente trapuntati d’oro: un modo per ricordare che il committente, Palla Strozzi, commerciava abiti di lusso.

La leggenda di San Giorgio

La storia di San Giorgio, tratta da una leggenda medievale, ha le caratteristiche di una fiaba. Narra di un orribile drago che pretendeva in sacrificio delle vite umane per non sterminare una intera città. La sorte volle che tra le vittime prescelte per il sacrificio ci fosse anche la figlia del re. Il dipinto , opera di Paolo Uccello (1397-1475), rappresenta il momento in cui la principessa, presso la tana del famelico mostro, viene salvata dall’improvviso intervento di San Giorgio. A cavallo di un destriero bianco e con una lucente armatura, il santo sconfigge il mostro alato, rendendolo inoffensivo. Paolo Uccello descrive l’impresa in maniera fantastica e fiabesca: rappresenta l’orrido drago come un pupazzo di gomma e le aiuole erbose sono disposte sulla roccia con geometrica cura.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato simbolico del giardino recintato nella scena dell'Annunciazione dell'Angelico?
  2. Il giardino recintato simboleggia la verginità di Maria, come descritto nel contesto della scena dell'Annunciazione dipinta dal Beato Angelico.

  3. Come il Beato Angelico combina elementi rinascimentali e tardo gotici nelle sue opere?
  4. Il Beato Angelico combina elementi rinascimentali come la prospettiva con l'interpretazione fiabesca del paesaggio e l'uso di colori preziosi tipici del tardo gotico.

  5. Qual è l'importanza della pala "Adorazione dei Magi" di Gentile da Fabriano?
  6. La pala "Adorazione dei Magi" è un esempio di eleganza e raffinatezza tardo gotica, che utilizza il tema sacro per descrivere lo splendore di un corteo di sovrani, riflettendo la cultura raffinata di Gentile da Fabriano.

  7. Quali animali rari e curiosi accompagnano il corteo dei Magi nel dipinto di Gentile da Fabriano?
  8. Nel dipinto di Gentile da Fabriano, il corteo dei Magi è accompagnato da animali rari e curiosi come falchi, scimmie, leopardi, cammelli e levrieri.

  9. Come Paolo Uccello rappresenta la leggenda di San Giorgio e il drago?
  10. Paolo Uccello rappresenta la leggenda di San Giorgio in modo fantastico e fiabesco, descrivendo il drago come un pupazzo di gomma e disponendo le aiuole erbose con geometrica cura.

Domande e risposte

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