Concetti Chiave
- Beato Angelico combina il rigore mistico con il naturalismo, utilizzando la prospettiva e il chiaroscuro per creare atmosfere di serena contemplazione.
- Paolo Uccello esplora la prospettiva con rigore scientifico, trattando corpi come volumi geometrici, ma infondendo ai suoi lavori un senso onirico.
- Piero della Francesca sintetizza le esperienze fiorentine e diffonde le tecniche prospettiche attraverso il suo trattato; le sue opere sono caratterizzate da luminosità e ordine compositivo.
- Botticelli rappresenta una bellezza idealizzata e malinconica, usando linee eleganti e colori trasparenti, influenzato dal clima di corte fiorentino e dalla crisi religiosa post-1492.
- La pittura del Quattrocento vede un'evoluzione dal rigore prospettico e naturalismo a una rappresentazione più idealizzata e spirituale nel contesto culturale fiorentino.
Indice
Beato Angelico e il naturalismo
Il frate domenicano Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico (1387 ca.-1455), unisce il rigore mistico con il naturalismo dell’umanesimo fiorentino. Egli utilizza la prospettiva e rappresenta gli elementi della natura, quali fiori, piante, persone, con un raffinato chiaroscuro. Eppure le sue figure, allungate ed elegantemente vestite, appaiono idealizzate. I dipinti di Angelico sono intrisi di luce, quella luce che simbolicamente, fin dal Medioevo, indica la presenza di Dio e che avvolge le figure in un’atmosfera di serena contemplazione.
Paolo Uccello e la prospettiva
Paolo Uccello (1397-1475) studia la prospettiva con assoluto rigore; di lui dice il Vasari: “Si affaticò e perse tempo nelle cose di prospettiva”. Nella sfugge alle leggi della geometria, se persino i corpi degli uomini sono trattati come puri volumi. Al tempo stesso, però, egli si affida alla fantasia, sconfinando quasi nel sogno.
Piero della Francesca e la sintesi artistica
Di una generazione successiva, Piero della Francesca (1415-1492) opera una sintesi delle principali esperienze fiorentine e contribuisce alla loro diffusione. Scrive infatti un trattato, De prospettiva pingendi, in cui in segna le tecniche della rappresentazione prospettica e delle proporzioni dei solidi geometrici. Nato a Borgo San Sepolcro, presso Arezzo, si forma a Perugia e Firenze, ma viaggia e lavora in molte città, come Ferrara, Rimini, Roma e soprattutto Urbino, alla corte dei Signori di Montefeltro. La pittura di Piero è caratterizzata dalla luminosità dei colori e da un rigoroso ordine compositivo. Le sue figure, spesso immobili, sono collocate secondo leggi armoniche, ottenute attraverso rapporti matematici, che rispecchiano la perfezione del creato.
Botticelli e la bellezza idealizzata
Nella colta Firenze dei Medici, Sandro Filipepi, detto Botticelli (1445-1510), interpreta con sensibilità il raffinato clima di corte. Le sue immagini sono volte alla rappresentazione di una bellezza idealizzata e malinconica, che tende all’astrazione. La linea, elegante ed incorporea, prende il sopravvento sui volumi, e si accompagna a colori delicati, ricchi di trasparenze. A partire dal 1492, Botticelli condivide la crisi religiosa e civile che coinvolge Firenze dopo la morte di Lorenzo il Magnifico. Le sue opere si orientano quindi, nei temi e nel linguaggio, verso un forte misticismo.
Domande da interrogazione
- Chi era Beato Angelico e quale era il suo stile pittorico?
- Qual è il contributo di Paolo Uccello alla pittura del Quattrocento?
- In che modo Piero della Francesca ha influenzato la pittura del suo tempo?
Beato Angelico, un frate domenicano, univa il rigore mistico con il naturalismo dell'umanesimo fiorentino, utilizzando la prospettiva e un raffinato chiaroscuro per rappresentare elementi naturali in un'atmosfera di serena contemplazione.
Paolo Uccello studiava la prospettiva con rigore, trattando i corpi come volumi geometrici e affidandosi alla fantasia, quasi sconfinando nel sogno, come osservato da Vasari.
Piero della Francesca ha sintetizzato le esperienze fiorentine e contribuito alla loro diffusione attraverso il suo trattato "De prospettiva pingendi", caratterizzando la sua pittura con luminosità dei colori e ordine compositivo basato su rapporti matematici.