Concetti Chiave
- Leon Battista Alberti è noto per opere iconiche come il Tempio Malatestiano, il Palazzo Rucellai e la facciata di Santa Maria Novella, che testimoniano la sua capacità di unire elementi classici e innovativi.
- Alberti, nato nel 1404 a Genova, è stato un architetto, scrittore, matematico e umanista rinascimentale, influente per la sua visione artistica che superava i valori teologici medievali.
- Il suo metodo di lavoro combinava il moderno e l'antico, privilegiando l'uso del volgare per rendere l'arte e il sapere accessibili e utili a un pubblico più ampio.
- Alberti credeva che l'architettura dovesse fondere idealismo e realismo, con l'architetto che crea nella mente e realizza con l'aiuto degli artigiani.
- De Pictura, uno dei suoi scritti celebri, espone il principio della prospettiva come strumento per definire e chiarire la realtà all'osservatore, rendendolo partecipe del processo creativo.

Indice
Opere principali di Leon Battista Alberti
Le opere principali di Leon Battista Alberti sono:
- Tempio Malatestiano: Il Tempio è la maggiore e più famosa opera e chiesa genovese, oltre ad essere la prima impresa dell'architetto Leon Battista Alberti. Fu chiamato Malatestiano perché ad incaricare quest'opera fu proprio Sigismondo Malatesta, signore della città. I lavori iniziarono nel 1447, procedendo prima con gli interni, poi con gli esterni. Le arcate sono tipicamente albertiane: a sesto acuto. Alberti decise di riammodernare l'esterno aggiungendoci una cupola. La prima facciata rimanda alla civiltà romana, con gli archi di trionfo. Sui fianchi, invece, la chiesa appare con grandi arcate che ricordano gli acquedotti romani, impianti idrici di prima invenzione. I pilastri sono retti da teste di cherubino.
- Palazzo Rucellai: Il Palazzo Rucellai è uno dei migliori esempi di architettura fiorentina rinascimentale. Fu commissionato, e da lì viene questo nome, dal mercante Rucellai a Bernardo Rosellino, che lo costruì tra il 1446 e il 1451. Alberti, infatti, curò solo una parte e cioè quella esterna, in cui si notano le abilità dell'eseguire una serie di forme architettoniche pratiche e teoriche, senza tralasciare o dimenticare bellezza e sfarzo. Oggi l'edificio è ancora di proprietà della famiglia Rucellai e dà spazio al Museo di Storia della Fotografia.
- Facciata di Santa Maria Novella: La facciata di Santa Maria Novella, secondo il progetto albertiano, presenta una soluzione innovativa. Frontalmente un frontone triangolare, come nei tempi antichi greci, con grandi volute che celano le navate minori. L'utilizzo del marmo diede la risoluzione a tutti i problemi con un disegno tipicamente medievale fiorentino, dimostrando modernità anche nella tradizione perché, nonostante Alberti si trovasse di fronte a una chiesa gotica, l'architetto riuscì a non seguire le regole canoniche degli ordini, lasciando proporzioni classiche in una costruzione innovativa. Le colonne appaiono snelle, allungate e l'attico, utilizzato per separare la parte gotica da quella classica, è innovativo in quanto bilancia l'eccesso di verticalismo da "tempio" teatrale con le quattro colonne. I due ingressi sono posti in basso con due scalinate. C'è poi internamente la cripta segreta e il timpano in alto.
- Chiesa di S. Andrea: Detta anche la Consolata, è la più grande chiesa di Mantova. Completata dopo la morte di Alberti, con modi che non rispettarono il disegno originario. In ogni caso, la Chiesa presenta al suo interno una cripta occupata da due reliquari con terra di sangue di Cristo. Per questa Chiesa Alberti si ispirò al tempio etrusco. L'interno è decisamente in contrasto rispetto all'esterno: esternamente abbiamo un grande arco e due campate, internamente non c'è una grande ambivalenza e alternanza dei volumi, tre cappelle e una volta a botte. Ciò che c'è di veramente meraviglioso è la luce, che penetra dagli oculi interni della navata centrale.
Vita di Leon Battista Alberti
Leon Battista Alberti nasce a Genova nel 1404, e, forse anche per questo, fu uno dei più grandi e celebri architetti, scrittori, matematici e umanisti del tempo rinascimentale. La sua famiglia era una ricca famiglia di mercanti rinascimentali, sua madre, Bianca Fieschi era, invece, appartenente a una delle casate più importanti a Genova. Suo padre morì lasciando Alberti, molto giovane, occuparsi da solo dei diritti ereditari che gli spettavano ma che non erano riconosciuti dalla sua famiglia e dai parenti del padre. Oltre alle sue opere architettoniche, ricordiamo molte opere di un giovane Alberti alle prese con il latino e il greco, come: de Familia, scritto che celebra diversi valori e difficoltà della vita come l'educazione dei figli, l'unione del matrimonio, le differenze di ideologie moderne in contrasto con quelle tradizionali, le attività economiche, il ruolo politico delle famiglie; de Pictura, dedicata a Brunelleschi e ai grandi come Donatello e Masaccio, un'opera che potrebbe descrivere lo stesso autore in quanto rappresenta la sua capacità di trattare in maniera perfetta ma anche artistica e leggera temi puntuali come la prospettiva, la composizione dei lumi, l'arte pittorica in generale.
Insieme a Brunelleschi, infatti, Alberti scoprì la prospettiva e da lì iniziò la loro divulgazione.
Alberti viene ricordato oggi come un innovativo autore e architetto rinascimentale perché nei suoi scritti abbandonò la visione medievale dell'arte come portatrice dei valori teologici e cristiani. La sua vita, poi, dimostrò che fare l'artista significava soprattutto avere un'ampia conoscenza, più che della teologia, del più ampio e vario sapere umano: poesia, storia, latino, greco, matematica e fisica.
Il metodo di Leon Battista Alberti
Ciò che di innovativo riuscì a portare Leon Battista Alberti fu proprio la sua capacità, già citata, di mischiare nuovo e moderno con antico e tradizionale. Prendeva i modelli per emularli e non riprodurli, privando essi dell'originalità. Lavorò soprattutto a Firenze, a Mantova e a Rimini, i suoi luoghi prediletti ma in realtà i luoghi prediletti dagli artisti del Rinascimento in generale.
Così come l'architettura e l'arte devono essere, per Alberti, basate su studi pregressi in molte discipline, così l'uomo deve studiare e scrivere non per gloria e fama ma per essere utile alle persone. Per questo, nei suoi scritti, Alberti utilizza, pur conoscendo molto bene latino e greco, il volgare. Infatti, nel 1441, insieme a Piero de Medici, creò il primo concorso di poesia in lingua volgare, chiamato il Certame coronario. Anche in questo fu innovativo poiché i tempi dimostrarono come il volgare sarebbe stato riabilitato tempi dopo questa impresa di Alberti, in netto anticipo rispetto ai tempi.
Allo stesso modo l'arte deve essere intuitiva, utile e compresa da più persone possibili, nonostante la creazione possa avvenire solo dopo numerose ore passate a studiare e fare ricerca sul passato.
Nonostante le sue opere letterarie, Alberti considerò sempre con maggiore attenzione le sue opere architettoniche perché più aderenti all'utilità che egli voleva dare al mondo. L'architetto è colui che crea prima nella sua mente il progetto, poi aiutato a realizzarlo insieme ad altri artigiani. Per questo, secondo Alberti, l'architetto fonde l'ideale con il reale, il primo generato attraverso ispirazioni, anche e soprattutto letterarie, il secondo grazie alla manodopera e all'aiuto fra lavoratori. Da uno dei suoi scritti celebri, De Pictura, si evince questo principio sempre presente nella mente dell'artista, ovvero quello di utilità: la prospettiva non è altro che un disegno generato e costruito dall'occhio dell'osservatore, che diventa il principale soggetto su cui si deve basare il creatore/creativo; il disegno, quindi, definisce attraverso le linee l'oggetto, lo definisce e lo chiarisce all'osservatore che ne farà buon uso per comprendere, tramite questa attività intellettuale, la realtà.
Per ulteriori approfondimenti su Leon Battista Alberti vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono le opere principali di Leon Battista Alberti?
- Qual è l'importanza del Tempio Malatestiano?
- Come si distingue il metodo di Leon Battista Alberti?
- Quali sono alcuni aspetti della vita di Leon Battista Alberti?
- In che modo Alberti ha influenzato l'arte e l'architettura?
Le opere principali di Leon Battista Alberti includono il Tempio Malatestiano, il Palazzo Rucellai, la facciata di Santa Maria Novella e la Chiesa di S. Andrea.
Il Tempio Malatestiano è considerato la maggiore e più famosa opera di Alberti, commissionata da Sigismondo Malatesta, e rappresenta un esempio significativo dell'architettura rinascimentale con influenze romane.
Il metodo di Alberti si distingue per la capacità di combinare elementi moderni e tradizionali, emulando modelli antichi senza riprodurli, e per l'uso del volgare nei suoi scritti per renderli accessibili a un pubblico più ampio.
Leon Battista Alberti nacque a Genova nel 1404, proveniva da una famiglia di mercanti e si distinse come architetto, scrittore, matematico e umanista, abbandonando la visione medievale dell'arte per una più ampia conoscenza umana.
Alberti ha influenzato l'arte e l'architettura introducendo l'uso della prospettiva, promuovendo l'arte intuitiva e utile, e fondendo l'ideale con il reale attraverso un approccio interdisciplinare e collaborativo.