Concetti Chiave
- La frattura tra cattolici e protestanti nel cristianesimo fu innescata dalle critiche di Lutero nelle sue 95 tesi.
- Il Concilio di Trento mirava a riformare la Chiesa, concentrandosi sull'importanza dei sacramenti e sulla vicinanza al volere di Dio.
- L'arte divenne uno strumento cruciale per trasmettere i messaggi della Chiesa, favorendo la collaborazione tra religione e arte.
- La Chiesa impose restrizioni agli artisti, delegando ai preti il compito di verificare lo scopo sacro delle opere.
- Le opere antiche furono sottoposte a censura dalla Chiesa, come avvenne nella Cappella Sistina.
La frattura nel cristianesimo
Si verificò una frattura nel cristianesimo tra cattolici e protestanti con Lutero che criticava gli atteggiamenti della Chiesa nelle sue 95 tesi. Con il concilio di Trento le personalità religiose più rilevanti si riunirono con Papa Paolo II per decidere e riformare la chiesa in particolare su due fronti:
1. Importanza dei sacramenti
2. Vicinanza al volere di Dio
Ruolo dell'arte nella riforma
L’arte è uno strumento fondamentale per poter diffondere questo messaggio, nello stesso concilio infatti si introdusse la necessità di una collaborazione tra religione e chiesa per la preghiera e la comunicazione della verità quindi allontanamento dal manierismo, anche se i protestanti si allontanarono dall’arte con chiese spoglie.
Censura e controllo artistico
La chiesa delegò poi ai preti la decisione di verificare che lo opere avessero uno scopo sacro quindi gli artisti erano meno liberi, esistevano infatti quattro scenari possibili:
1. Il prete poteva approvare subito, ma era ovviamente il caso più raro;
2. Il prede poteva richiede delle correzioni;
3. Il prete poteva disapprovare;
4. Il prete poteva rifiutare direttamente e così poter chiamare in causa la Santa Inquisizione [accusare ad esempio di blasfemia], in questo caso o veniva distrutto il quadro o veniva perseguitato l’artista.
La chiesa applicò questi criteri per le opere antiche censurandole, come nella Cappella Sistina.