Concetti Chiave
- Ammannati, operante a Firenze nel XVI secolo, è noto per la fontana di Piazza della Signoria, con la statua di Nettuno chiamata "il Biancone".
- Ha ampliato Palazzo Pitti, trasformandolo in una reggia con un cortile interno e un rivestimento in bugnato rustico che ricorda l'antichità romana.
- Il Giardino di Boboli, progettato dall'Ammannati, rappresenta lo stile rinascimentale, con elementi naturali organizzati secondo leggi prospettiche.
- Il Collegio Romano dei Gesuiti riflette l'influenza della Controriforma, abbandonando soggetti nudi e mitologici.
- Il Ponte Santa Trinita è considerato il suo capolavoro, ricostruito fedelmente dopo la distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ammannati
L’Ammannati opera a Firenze nella seconda metà del XVI secolo.
Una delle sue prime realizzazioni è la fontana di Piazza della Signoria. La vasca è ornata di satiri e di naiadi di bronzo che per il colore e per la materia utilizzata si stacca dalla statua marmorea di Nettuno che, ergendosi nel centro, costituisce per la mole ed il candore, la parte più appariscente del complesso. I Fiorentini sono soliti chiamare, fin dall’inizio, la gigantesca statua “il Biancone”.
All’Ammannati fu affidato anche l’incarico di ingrandire Palazzo Pitti e di trasformarlo in reggia dei Granduchi. Egli riprese la vecchia costruzione del Brunelleschi, rimasta incompiuta. Chiuse i due arconi laterali per inserirvi due grandiose finestre. Inoltre, aggiunse le due ali retrostanti e fece costruire il cortile interno. Nei secoli successivo, il palazzo subì ulteriori modifiche per cui, se vogliamo avere un’idea approssimativa della facciata dopo la realizzazione del progetto dell’Ammanati, occorre esaminare una veduta dipinta alla fine del XVI secolo da Giusto van Hutens. Tutte le superfici, sono rivestite da bugnato rustico che costituiscono un ricordo dell’antichità romana. Nell’insieme, il palazzo è di una gravità molto solenne, a volte anche un po’ troppo severa. Il lato interno del palazzo è aperto sul giardino (Giardino di Boboli), un giardino di stile rinascimentale in cui la natura sembra essere libera di esprimersi, ma che, in realtà, è regolarizzata ed organizzata dall’uomo. Infatti, tutti gli elementi che lo compongono (dislivelli, alberi, prati ecc.) sono composti in modo armonico e secondo leggi prospettiche ben definite. Il Giardino, voluto da Eleonora da Toledo, fu progettato dall’Ammannati secondo queste regole.
Bartolomeo Ammannati è anche l’architetto del Collegio Romano dei Gesuiti e altri palazzi a Firenze. L’aspetto del Collegio Romano risente dell’influenza della Controriforma che fa ripudiare all’artista i soggetti nudi o mitologici del periodo artistico giovanile.
Il suo capolavoro resta il Ponte Santa Trinita. Dai piloni si slanciano le tre arcate con delle lineo talmente sottili che dove è collocata la chiave di volta lo spessore è quasi costituito dal parapetto. Esse sono di ampiezza diversa, probabilmente in relazione alla corrente del fiume. Il ponte originario era crollato nel 1558, a seguito di una piena dell’Arno e invano fu richiesto a Michelangelo di occuparsi della ricostruzione. Distrutto dai Tedeschi durante la ritirata del 1944, successivamente fu ricostruito, seguendo scupolosamente il progetto dell’Ammannati; furono recuperare tutte le pietre cadute nel fiume e fu appositamente riaperta una cava di pietra da cui era stato preso il materiale nel XVI secolo.
Domande da interrogazione
- Qual è una delle prime opere realizzate da Ammannati a Firenze?
- Quali modifiche apportò Ammannati a Palazzo Pitti?
- Come è stato progettato il Giardino di Boboli?
- Qual è il capolavoro di Ammannati e quali eventi storici lo hanno coinvolto?
Una delle prime opere di Ammannati a Firenze è la fontana di Piazza della Signoria, caratterizzata dalla statua marmorea di Nettuno e ornata di satiri e naiadi di bronzo.
Ammannati ingrandì Palazzo Pitti chiudendo i due arconi laterali per inserire finestre, aggiungendo ali retrostanti e costruendo il cortile interno, rivestendo le superfici con bugnato rustico.
Il Giardino di Boboli, voluto da Eleonora da Toledo, è stato progettato da Ammannati secondo regole rinascimentali, con elementi naturali organizzati in modo armonico e prospettico.
Il capolavoro di Ammannati è il Ponte Santa Trinita, originariamente crollato nel 1558 e distrutto dai Tedeschi nel 1944, poi ricostruito seguendo fedelmente il progetto originale.