Concetti Chiave
- Le opere attribuite a Carlo Caliari sono spesso collettive, con difficoltà nel distinguere i contributi individuali.
- Molte opere sono state completate dopo la morte di Paolo Caliari, tra cui tele per la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.
- Opere significative includono il Battesimo per la chiesa del Redentore e vari dipinti per Palazzo Ducale a Venezia.
- Carlo Caliari ha firmato opere come l'Adorazione dei pastori, che mostra uno stile evoluto rispetto ai lavori precedenti di Paolo.
- L'Adorazione dei pastori per la chiesa di Sant'Afra a Brescia è un'altra opera significativa di Carlo Caliari.
Le tele degli Eredi
Non sono moltissime le tele che portano la firma degli Eredi, Si tratta di dipinti dove è difficile distinguere le mani dei diversi artefici. Cronologicamente vengono collocati tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta, molti nel biennio 1588-1589, e almeno alcuni sono ritenuti dei completamenti di lavori già incominciati da Paolo e sospesi per la sua morte; questo è sicuramente il caso ad esempio delle tele per la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale.
Opere e attribuzioni
Oltre alla tela con il Battesimo della chiesa del Redentore, e alla sua copia oggi a New York, i due dipinti della Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale che rappresentano l'una Il doge Ziani rende omaggio a papa Alessandro III travestito da monaco, e l'altra Il Congedo degli ambasciatori veneziani; una Adorazione dei pastori oggi alle Gallerie veneziane, concepita per la chiesa di Ognissanti di Treviso; l'Annunciazione della Galleria Fontanesi di Reggio Emilia6; “l' Ultima Cena” conservata nella Certosa di San Martino a Napoli; la Conversione di San Paolo per un altare della basilica di Santa Giustina a Padova.
Carletto e l'Adorazione
Tra i dipinti firmati dagli Eredi si può riconoscere la mano di un unico artefice, cioè Carletto nell' Adorazione dei pastori delle Gallerie, l'opera pur essendo firmata dagli Haeredes Pauli, è collocabile in un periodo avanzato della loro produzione, alla metà degli anni Novanta e lontana dagli schemi compositivi sperimentati da Paolo e una tela di analogo soggetto, firmata da Carletto: l'Adorazione dei pastori per la chiesa di Sant'Afra a Brescia.