Concetti Chiave
- Pisanello, nato a Pisa e noto per il suo stile artistico, realizzò "La Madonna della quaglia" intorno al 1420.
- L'opera raffigura una quaglia simbolo della Resurrezione e presenta similitudini con la "Madonna del roseto" di Stefano da Verona.
- Due cardellini nell'opera alludono alla crocifissione di Cristo, enfatizzando simbolismi religiosi.
- L'artista mostra influenze lombarde filofrancesi ma introduce un nuovo interesse per i dettagli corporei.
- "La Madonna della quaglia" è conservata nel museo Civico di Castelvecchio a Verona, realizzata in tempera e oro.
Vita e formazione di Pisanello
Antonio di Puccio, nato a Pisa nel 1395 e morto nella città di Napoli nel 1455, venne nominato "Pisanello" a causa della sua città in cui egli nacque. Pisanello si formò con altri artisti come Stefano da Verona e Gentile De Fabriano.
La Madonna della quaglia
Una delle opere di maggior rilevanza di Pisanello è stata l'opera "La Madonna della quaglia", che fu realizzata nel 1420 circa. Nell'opera "la quaglia" appare in primo piano poichè rappresenta la Resurrezione, la Madonna invece presenta una forte somiglianza con la "Madonna del roseto", opera attribuita all'artista Stefano da Verona, nonchè amico di Pisanello.
Simbolismo e tecnica artistica
Infatti in entrambe le composizioni la Madonna è seduta in un curato e lussureggiante giardino con un roseto alle sue spalle che è il simbolo della Vergine. L'opera viene animata dalla presenza di due cardellini che alludono alla crocifissione di Cristo, momento nel quale, secondo la tradizione cristiana, essi si sono macchiati di rosso. Grazie alla realizzazione di quest'opera, Pisanello mette in evidenza in maniera esplicita, i propri debiti nei confronti della tradizioni filofrancese lombarda, anche se mostra al tempo stesso un nuovo interesse per l'evidenza del corpo dei soggetti raffigurati. L'opera è stata realizzata dall'artista con tempera e ornamenti in oro. "La Madonna della quaglia" è oggi conservata a Verona nel museo Civico di Castelvecchio.