Concetti Chiave
- Telemaco Signorini, pittore e scrittore, ha un linguaggio artistico variabile per rappresentare diverse culture e atmosfere nei suoi dipinti.
- I suoi dipinti famosi includono "Piazza a Settignano," "Montmartre," e "Leith," ognuno con un distinto stile pittorico che riflette l'atmosfera del luogo ritratto.
- Signorini rappresenta scene paesaggistiche e sociali, talvolta controversi, come in "Bagno penale a Portoferraio" e "Sala delle agitate a S. Bonifazio di Firenze."
- Il suo dipinto "Sala delle agitate" riflette il realismo contemporaneo, simile al Verismo in Italia, suscitando polemiche per il tema drammatico e cupo.
- Signorini viene talvolta criticato per la mancanza di coerenza stilistica, sebbene il suo approccio mira a evocare emozioni e comprendere la natura dei soggetti.
Telemaco Signorini è un pittore, uno scrittore e un uomo cólto. Dotato di uno spirito piuttosto irrequieto, ha combattuto come volontario durante la seconda guerra di indipendenza ed ha compiuto molti viaggi sia in Italia che all’estero, soprattutto in Francia e in Inghilterra.
Indice
Stile artistico e critiche
Nei suoi scritti e nella sua produzione artistica, ha dimostrato di essere un attento osservatore di tutto ciò che vedeva; per questo motivo, a volte, la critica lo ha accusato di non possedere uno stile coerente e di oscillare in continuazione fra gli ambienti artistici con cui è entrato in contatto durante i suoi spostamenti. In realtà, egli ricorre ad un linguaggio artistico diverso a seconda del tipo di paesaggio che intende raffigurare, con lo scopo di far capire all’osservatore la differente natura, la differente cultura, la differente atmosfera di un luogo diverso ad un altro.
Analisi dei dipinti
A tal scopo è necessario confrontare tre dipinti: Piazza a Settignano, Montmartre e Leith, tutti e tre realizzati fra il 1880 e il 1881.
Settignano, una località adagiata sui colli fiorentini, era il luogo prediletto dall’artista; lo frequentava molto spesso e lo ha dipinto più volte. L’opera è caratterizzata da un forte equilibrio geometrico fra i chiari e semplici edifici che fanno da sfondo alla piazza, inondata dal sole e di cui la fontana centrale costituisce il perno.
Montmartre alla fine del XIX secolo conservava ancora il suo aspetto campestre e paesani con i suoi vecchi mulini a vento e gli scorci che inspirarono molti pittori impressionisti e post impressionisti. Nella sua tela, Signorini ha saputo rendere l’atmosfera tersa del quartiere. La pennellata è rapida e la tela è contraddistinta da una visione prospettica diagonale, molto frequente in Signorini. Dall’insieme emana un senso di solitudine (non sono raffigurati passanti).
Leith è uno dei porti di Edimburgo in cui il poeta ha soggiornato e che ha visitato più volte. L’atmosfera è un po’ cupa, ravvivata soltanto dalla rossa scritta reclamistica sulla parete della casa e dalle macchie chiare dei vestiti di alcuni passanti.
Temi sociali nei dipinti
Signorini non solo tratta temi paesaggistici, ma anche argomenti sociali, a volte sgraditi alla critica. Questo è il caso di due dipinti: Bagno penale a Portoferraio e Sala delle agitate a S. Bonifazio di Firenze.
Sala delle agitate e realismo
L’ ospedale di S. Bonifazio era il manicomio di Firenze. La raffigurazione della sale riservata alle ammalate più gravi sta a indicare la tendenza dell’artista verso il realismo contemporaneo, in accordo con quanto stava facendo in Francia Zola (il dipinto è stato realizzato nel 1865) e che in Italia sarà chiamato Verismo. Quando fu esposta per la prima volta, l’opera suscitò polemiche e perplessità; il concetto che prese le difese di Signorini era che in un quado il valore non sta nella tematica affrontata, cioè nella scelta del soggetto, ma da come esso viene rappresentato e dalle sensazioni che esso suscita nell’osservatore. Il dipinto è molto drammatico; la drammaticità è resa dalla prospettiva obliqua, dall’ampiezza e dallo squallore del locale, dalla luce biancastra riflessa sulle pareti scrostate, dalla presenza delle degenti anonime ammassate o isolate, senza alcuna soggettività e destinate ad essere recluse per sempre.
Domande da interrogazione
- Chi era Telemaco Signorini e quali erano le sue principali attività?
- Come viene descritto lo stile artistico di Signorini?
- Quali sono le caratteristiche del dipinto "Piazza a Settignano"?
- Quali temi sociali ha affrontato Signorini nei suoi dipinti?
- Qual è stata la reazione della critica al dipinto "Sala delle agitate a S. Bonifazio di Firenze"?
Telemaco Signorini era un pittore, scrittore e uomo colto, noto per il suo spirito irrequieto e per aver combattuto come volontario nella seconda guerra di indipendenza. Ha viaggiato molto in Italia e all'estero, specialmente in Francia e Inghilterra.
Signorini è stato criticato per non avere uno stile coerente, oscillando tra diversi ambienti artistici. Tuttavia, utilizzava un linguaggio artistico diverso a seconda del paesaggio, per trasmettere la natura, cultura e atmosfera di luoghi diversi.
"Piazza a Settignano" è caratterizzato da un forte equilibrio geometrico tra edifici chiari e semplici, con una piazza inondata dal sole e una fontana centrale come perno.
Signorini ha trattato temi sociali, a volte sgraditi alla critica, come nei dipinti "Bagno penale a Portoferraio" e "Sala delle agitate a S. Bonifazio di Firenze", quest'ultimo raffigurante un manicomio e indicativo del suo realismo contemporaneo.
Il dipinto ha suscitato polemiche e perplessità, ma è stato difeso con l'argomento che il valore di un quadro risiede nella rappresentazione e nelle sensazioni suscitate, piuttosto che nella tematica affrontata.