Concetti Chiave
- Il Realismo emerge nella seconda metà del 1800 come reazione contro il rigido stile accademico, con Courbet come figura di spicco che promuove una rappresentazione obiettiva della realtà.
- Il Salon des Refusés, istituito nel 1863 per volere di Napoleone III, permette agli artisti rifiutati dal Salon ufficiale di esporre le loro opere, attirando l'attenzione pubblica e mediatica.
- Édouard Manet provoca scandalo con opere come "Colazione sull'erba" e "Olimpia", che sfidano le convenzioni accademiche con rappresentazioni moderne e non idealizzate.
- Claude Monet si distacca dai canoni classici con uno stile caratterizzato da pennellate rapide e l'assenza di disegni preparatori, contribuendo allo sviluppo dell'impressionismo.
- Il Salon des Indépendants, nato nel 1884, rappresenta una svolta verso esposizioni senza giurie né premi, promuovendo l'indipendenza artistica e segnando un distacco dalle istituzioni ufficiali.
Indice
L'evoluzione del realismo
A partire dalla seconda metà del 1800, l'orientamento artistico cambia: gli artisti vogliono definitivamente rompere con il rigido stile accademico---> l'arte vede una nuova tendenza verso il realismo, da cui si svilupperà l'impressionismo negli anni 60-65 dell'800.
Courbet fu il capofila del movimento realista, realizzando il manifesto della nuova pittura: gli spaccapietre.
Courbet, come Millet e Daumier rifiutarono completamente le convenzioni e gli artifici della pittura accademica, come anche il mondo dei sentimenti romantici, dedicandosi alla rappresentazione obbiettiva della realtà contemporanea.
Il realismo nasce ufficialmente nel 1855, quando la giuria selezionatrice dell'esposizione universale di Parigi (1855) rifiutò due opere delle trentasei presentate da Courbet (l'Atelier del pittore e Funerale a Ornans). Per protesta egli organizzò a proprie spese una mostra delle sue opere adiacente a quella dell'esposizione, che chiamò ''Pavillon du Rèalism'' (padiglione del realismo); ai visitatori addirittura venne fornito un catalogo che enucleava gli obbiettivi e i caratteri della nuova tendenza pittorica.
Il Salon des Refusés e l'impressionismo
Pochi anni dopo, nel 1863, venne fondato il Salon des Refusès: la giuria di ammissione dell'Accademia parigina rifiutò di esporre una notevole quantità di dipinti (circa 3000, secondo le fonti) nei Salon Officiel. A seguito di proteste, l'Imperatore Napoleone III, in quanto “desiderava di permettere al pubblico di giudicare la legittimità della protesta”, ordinò l’apertura di questa speciale esposizione, in parallela a quella ufficiale. Ciò consentì ad artisti come Édouard Manet con il suo colazione sull'erba (la principale causa dello scandalo), Claude Monet, Camille Pissarro, James Whistler e altri di esporre le loro opere.
La frequentatissima esposizione divenne però anche oggetto di critiche e persino di derisione. Le opere esposte venivano infatti denigrate non solo dalla critica ufficiale, ma anche dal pubblico parigino stesso. Il Salon des Refusés ebbe il merito di consentire una prima apertura verso l'arte "non ufficiale" e tradizionalista, ma anche lo svantaggio di esporre i giovani artisti al pubblico che li derideva. Tuttavia, proprio lo scandalo che generarono, gli consentì di attirare l'attenzione più su di loro che sull'arte dei Salon ufficiali. Al nuovo Salon parteciparono anche artisti come Degas (anche se si definiva realista) e Renoir. Il 1863 è la data convenzionale dalla quale si fa iniziare l'impressionismo.
La sede dei Salon des Refusès era il Palais de l'Industrie di Parigi.
''Colazione sull'erba '' (1863): l'opera non solo è lontana dallo stile accademico ma provocò scandalo per il nudo femminile rappresentato, non tanto di per sé, ma perché contestualizzato in un ambiente di ricchi borghesi vestiti con abiti contemporanei oltretutto. La presenza della giovinetta nuda accanto ai due uomini vestiti non fosse giustificata da alcun pretesto mitologico, storico o letterario. La donna raffigurata da Manet non è una ninfa, o un personaggio mitologico, bensì è clamorosamente una parigina del tempo. A rincarare la dose neanche i suoi due compagni erano camuffati in paludamenti storici: ad abbigliarli non erano infatti abiti classici, o magari vesti rinascimentali, bensì «gli orribili costumi moderni francesi».
''Olimpia '' (1863): la rappresentazione della giovane venne considerata volgare, poiché è evidente che si tratti di una prostituta---> riferimento alla Venere di Urbino di Tiziano o la Maja desnuda di Goya.
Fu esposta nel 1865 nei Salon, provocando ancora una volta un grande scandalo: proporzioni enormi. Quadro condannato anche da Courbet, che lo definì come una parodia.
''Le bon bock'' (il buon boccale di birra) portato a termine nel 1873 ed esposto al Salon dello stesso anno, suscitò inaspettatamente molti ed elogi da parte della critica: lo stile stile classicheggiante e meno compendario dell'opera, infatti, finì per assecondare i gusti della giuria e del pubblico accademico, che non solo la accettò, ma finì persino per apprezzarla. Per lo stesso motivo, tuttavia, il dipinto non piacque agli Impressionisti, i quali considerarono Le bon bock non all'altezza del maestro e, anzi, la interpretarono come uno sterile patteggiamento con i gusti del pubblico. Nonostante il successo Manet fu ugualmente scoraggiato, in quanto comprese che - al di là degli sforzi - le sue opere avrebbero suscitato consensi solo se avessero aderito al gusto ufficiale.
paesaggista che va totalmente contro ai canoni classici: usa pennelli grossi e tocchi rapidi, i suoi quadri sono privi di disegni preparatori.
-''I papaveri''
-''La cattedrale di Rouen''
Il declino dei Salon ufficiali
Con il XX secolo l'evento dei Salon va a esaurire la propria autorevolezza: viene affiancato, per poi essere sostituito definitivamente dai Salon des Indèpendants ---> a partire dal 1884 venivano esposti al Grand Palais di Parigi e consistevano in esposizioni di gruppi autonomi di artisti. Nel corso del tempo assumeranno denominazioni diverse (Salon d'automne o d'hiver) ma il concetto è lo stesso: riunire opere di artisti che rivendicavano una certa indipendenza nella loro espressione artistica. Di fatto, l'arte va sempre più distaccandosi dal gusto ufficiale, ma non per questo significava avesse meno valore o che un pittore fosse meno bravo.
L'evento è caratterizzato dall'assenza di una giuria e di qualsiasi premio. Esso è organizzato dalla Société des artistes indépendants: gli artisti che ne fanno parte possono presentare le loro opere al giudizio del pubblico in tutta libertà.
Si differenzia dal Salon des Refusés per la sua totale indipendenza dalle istituzioni ufficiali.
Tra i maggiori esponenti troviamo: Cèzanne, Matisse, Munch, Van Gogh---> il pubblico trova soddisfazione anche in opere non ''uffciali''.
L'ascesa delle gallerie private
Con l'entrata nel XX secolo subentrano le gallerie private, a sostituzione dei Salon: vengono allestiti eventi temporanei dove vengono esposte opere di collezioni private e non—> il rapporto che si viene a formare tra artista e pubblico cambia: vediamo il mercato dell'arte.
La logica accademica viene abbandonata del tutto: un gallerista può decidere se esporre o meno un'opera in base alla fascia di mercato verso cui si rivolge: tiene conto se il suo pubblico può essere stimolato o meno da certe opere.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la nuova tendenza artistica emersa nella seconda metà del 1800?
- Che ruolo ha avuto il Salon des Refusés nel panorama artistico dell'epoca?
- Perché l'opera "Colazione sull'erba" di Manet ha provocato scandalo?
- In che modo Monet ha sfidato i canoni classici della pittura?
- Qual è stata la caratteristica distintiva del Salon des Indépendants rispetto al Salon des Refusés?
La nuova tendenza artistica emersa è stata il Realismo, che ha segnato una rottura con lo stile accademico e ha portato alla nascita dell'Impressionismo negli anni '60-'65 dell'800.
Il Salon des Refusés ha permesso agli artisti rifiutati dal Salon ufficiale di esporre le loro opere, attirando l'attenzione su di loro e contribuendo all'apertura verso l'arte "non ufficiale".
"Colazione sull'erba" ha provocato scandalo perché rappresentava un nudo femminile in un contesto contemporaneo senza giustificazioni mitologiche o storiche, sfidando le convenzioni accademiche.
Monet ha sfidato i canoni classici utilizzando pennelli grossi e tocchi rapidi, senza disegni preparatori, concentrandosi su paesaggi e catturando l'essenza del momento.
Il Salon des Indépendants si è distinto per la totale indipendenza dalle istituzioni ufficiali, senza giuria o premi, permettendo agli artisti di esporre liberamente le loro opere.